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- La regione Puglia ha deciso di non sospendere i pagamenti per i servizi di irrigazione, temendo ripercussioni economiche future, nonostante le lamentele degli agricoltori.
- Progetti infrastrutturali come la diga di Piano dei Limiti, essenziale per la provincia di Foggia, sono stati soggetti a continui finanziamenti e revoche nel corso degli anni.
- La progettazione della diga di Palazzo d'Ascoli è stata finanziata con 8 milioni di euro, ma i fondi non sono ancora stati effettivamente stanziati.
- L'accordo con il Molise è indicato come un modello di collaborazione interregionale per la gestione dell'acqua, evidenziando la necessità di misure compensative.
L’agricoltura della Puglia alle prese con la crisi idrica: una situazione complessa che richiede un compromesso fra urgenze e sostenibilità economica
Attualmente, la Puglia si trova ad affrontare una grave penuria d’acqua, che mette a dura prova il comparto agricolo e le sue risorse. In tale scenario problematico, l’amministrazione regionale guidata dall’assessore all’Agricoltura e alle Risorse Idriche Donato Pentassuglia, insieme al presidente Michele Emiliano, ha categoricamente annunciato che non ci saranno sospensioni dei pagamenti per i servizi di irrigazione, una scelta motivata dalla volontà di scongiurare future ripercussioni economiche. Tale decisione ha tuttavia scatenato reazioni contrastanti da parte delle opposizioni politiche, che lamentano come molti agricoltori siano costretti a pagare per un servizio spesso assente.
Le dinamiche del confronto sono state vivacizzate dagli interventi dei consiglieri Antonio Tutolo e Rosa Barone, evidenziando le molteplici difficoltà attuali e sollecitando un’azione congiunta tra tutte le autorità e gli enti competenti. Le questioni relative ai tributi imposti dai Consorzi di bonifica e all’attuale emergenza idrica saranno nuovamente esaminate durante la prossima riunione del Consiglio regionale, programmata per il 1° aprile. L’obiettivo primario resta quello di raggiungere accordi condivisi tra maggioranza e opposizione.

Le Infrastrutture Idriche: Una Storia di Occasioni Perse e l’Urgenza di Interventi Inevitabili
Uno degli aspetti nodali emersi nel corso del dibattito riguarda lo stato delle infrastrutture idriche regionali. Opere come la Condotta del Liscione, Palazzo d’Ascoli e la diga di Piano dei Limiti sono state menzionate a più riprese come esempi di progetti non portati a termine o rimasti irrealizzati. In particolare, la diga di Piano dei Limiti, un’infrastruttura essenziale per la provincia di Foggia, è stata soggetta a continui finanziamenti e revoche nel corso degli anni, incarnando le difficoltà e le incertezze che caratterizzano la gestione delle risorse idriche.
Il consigliere Tutolo ha fatto notare come la progettazione della diga di Palazzo d’Ascoli sia stata finanziata con 8 milioni di euro, ma sembra che i fondi non siano ancora stati effettivamente stanziati, suscitando dubbi sulla reale intenzione di realizzare l’opera. L’interrogativo posto è chiaro: “Giochiamo a fare i progetti o a dare acqua?”.
La Gestione dell’Acqua: Un Bene Comune da Tutelare e Condividere
L’intervento della consigliera Barone ha focalizzato l’attenzione sull’importanza decisiva di riconoscere l’acqua come *bene comune, non limitabile a una specifica area geografica. L’accordo siglato con il Molise è stato additato come modello virtuoso che dimostra le potenzialità della collaborazione interregionale, pur sottolineando la necessità di prevedere misure compensative per chi rinuncia all’accesso a tale risorsa. Inoltre, è stato evidenziato l’impatto economico dell’energia utilizzata nei sistemi irrigui: questo fattore incide significativamente sui costi di produzione e compromette i margini operativi degli agricoltori pugliesi meridionali, soprattutto nelle zone più ricche di pozzi.
La consigliera ha altresì rimarcato l’importanza del riutilizzo delle acque reflue, gestito dai sindaci, come misura strategicamente rilevante nel contesto della crisi idrica e in linea con le indicazioni della Giunta regionale. In aggiunta agli obiettivi futuri delineati, si evidenzia lo sbarramento previsto sul torrente Cappellotto nella zona di Palazzo d’Ascoli, nell’agro di Ascoli Satriano.
Verso un Futuro Sostenibile: Innovazione, Collaborazione e Responsabilità
L’emergenza legata alla scarsità idrica in Puglia rappresenta una problematica complessa che richiede una risposta globale ed ecosostenibile. È fondamentale destinare risorse a infrastrutture idriche all’avanguardia ed efficienti, incentivare pratiche di utilizzo responsabile dell’acqua, promuovere il riuso delle acque reflue e stimolare sinergie tra le diverse amministrazioni regionali e locali. Parallelamente, è essenziale fornire ai produttori agricoli il sostegno economico necessario per affrontare costi crescenti a fronte di servizi inadeguati.
L’opzione di continuare a esigere i pagamenti per l’irrigazione può apparire giustificata dal punto di vista del bilancio pubblico, ma rischia di aggravare ulteriormente la difficile situazione del settore agricolo. Diventa quindi indispensabile trovare un equo bilanciamento tra gli obblighi finanziari dei Consorzi di bonifica e i diritti fondamentali degli agricoltori, che devono poter accedere a servizi adeguati senza subire oneri fiscali sproporzionati. Solo attraverso un impegno collettivo ben coordinato e una visione a lungo termine sarà possibile affrontare la crisi idrica, supportando l’agricoltura pugliese nella costruzione di un futuro sostenibile. Chiarifichiamo un punto cruciale: _l’acqua costituisce il principio vitale_, elemento indispensabile per la sopravvivenza dell’agricoltura. È fondamentale considerare l’importanza del metodo dell’irrigazione a goccia: esso permette un apporto diretto di acqua alle radici delle piante, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza complessiva del processo produttivo.
Tuttavia, le innovazioni nel settore agroalimentare vanno oltre questo aspetto fondamentale. Tecnologie avanzate come i _sistemi automatizzati per il monitoraggio dell’umidità del terreno_, unitamente all’implementazione di irrigazioni gestite da remoto tramite dispositivi digitali, offrono opportunità straordinarie per personalizzare la fornitura di acqua in base alle specifiche esigenze delle coltivazioni e alle variazioni climatiche.
È doveroso riflettere su cosa ciascuno possa fare nella vita di tutti i giorni per contribuire alla salvaguardia di questa risorsa preziosa. Si potrebbe, ad esempio, ridurre gli sprechi domestici o scegliere alimenti provenienti da agricoltori impegnati in pratiche irrigue ecosostenibili. Si potrebbero anche avviare campagne di sensibilizzazione per promuovere un utilizzo consapevole ed etico dell’acqua. In definitiva, le decisioni che prendiamo ogni giorno hanno un impatto significativo sul _futuro dell’agricoltura e del nostro pianeta_*.
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l’interrogativo sollevato è se stiamo progettando soltanto o se ci impegniamo a fornire effettivamente l’acqua necessaria.