Orti urbani sui tetti di Milano: il progetto delle Torri Risorsa

Nel cuore di Milano, un gruppo di pensionate ha trasformato i tetti delle case popolari del quartiere Barona in fiorenti orti urbani. Questo progetto, iniziato dieci anni fa, ha visto la luce grazie all’iniziativa “Coltivare la città”, che ha preso piede durante l’Expo 2015. L’idea originale era quella di creare un orto temporaneo sul tetto del Superstudio, una famosa location per eventi. Tuttavia, l’iniziativa ha superato le aspettative, rimanendo attiva fino alla pandemia del 2020. Le “sciure”, termine milanese per indicare le signore, hanno giocato un ruolo cruciale nella gestione di questi orti, dimostrando come l’agricoltura urbana possa essere una risposta efficace alla marginalità sociale.

Il progetto delle Torri Risorsa

Con l’arrivo della pandemia e l’introduzione del Superbonus del 110%, si è aperta la possibilità di espandere il progetto agli edifici delle case popolari di Via Franco Russoli. Grazie alla collaborazione con l’architetta Tiziana Monterisi, è stato possibile avviare un ambizioso piano di rigenerazione urbana. Le Torri Risorsa, come sono ora chiamate, sono state completamente restaurate, con l’obiettivo di trasformare i tetti in orti produttivi. Questo progetto non solo migliora l’estetica e l’efficienza energetica degli edifici, ma promuove anche una forte socialità tra i residenti, attraverso corsi, workshop e attività comunitarie.

Un modello di economia sostenibile

Gli orti sui tetti delle Torri Risorsa non sono solo un esempio di bellezza architettonica e sostenibilità ambientale, ma rappresentano anche un modello di economia di prossimità. L’obiettivo è quello di produrre cibo non solo per il consumo interno, ma anche per la vendita, contribuendo a compensare i costi condominiali. Questo approccio si ispira a esperienze internazionali, come quella di Dakakker a Rotterdam, e si avvale di collaborazioni locali, come quella con l’università IULM. L’iniziativa mira a creare un’azienda agricola urbana autosufficiente, che possa fungere da esempio per altre città.

Conclusioni: un nuovo paradigma per l’agricoltura urbana

Il progetto delle Torri Risorsa dimostra come l’agricoltura urbana possa essere un potente strumento di trasformazione sociale ed economica. Le pensionate di Milano hanno creato un modello che integra natura, tecnologia e comunità, offrendo una nuova prospettiva per le aree urbane. Questo progetto non solo migliora la qualità della vita dei residenti, ma promuove anche la sostenibilità e l’inclusione sociale.

Nel contesto dell’agricoltura urbana, una nozione base è quella della filiera corta, che riduce la distanza tra produzione e consumo, garantendo freschezza e sostenibilità. Un concetto avanzato è quello dell’agricoltura sociale, che utilizza le attività agricole per promuovere l’inclusione e il benessere sociale. Riflettendo su questi temi, possiamo chiederci come le città possano evolversi per integrare sempre più natura e comunità, creando spazi che non solo soddisfano i bisogni materiali, ma arricchiscono anche la vita sociale e culturale dei loro abitanti.