Rivoluzione agricola in Romagna: come l’innovazione sta trasformando il futuro

L’agricoltura romagnola si trova a un bivio cruciale, come evidenziato durante l’annuale convegno dell’annata agraria di Cia-Agricoltori Italiani Romagna. Il tema centrale, “Innovare per resistere”, sottolinea la necessità di affrontare le sfide contemporanee con una visione lungimirante e coraggiosa. La situazione attuale è caratterizzata da un calo significativo delle imprese agricole, con 184 aziende chiuse in un solo anno nella provincia di Ravenna, e una diminuzione del 6,1% degli occupati nel settore rispetto all’anno precedente. Questo scenario è aggravato da cambiamenti climatici, difficoltà economiche e una distribuzione iniqua del valore lungo la filiera. Tuttavia, l’innovazione varietale e le colture autunnali offrono un barlume di speranza, con un recupero tendenziale delle produzioni frutticole dopo un 2023 disastroso.

Colture Arboree e Erbacee: Un Recupero Fragile

Nel 2024, la provincia di Ravenna ha visto un recupero nella produzione di colture arboree, come albicocche, pesche e nettarine, con incrementi significativi rispetto al 2023. Tuttavia, le superfici coltivate continuano a diminuire, segnalando una fragilità strutturale del settore. La produzione di kiwi, mele e susine ha mostrato segni di ripresa, ma le condizioni meteorologiche avverse, come le grandinate primaverili e l’alluvione di settembre, hanno causato perdite significative. Nel comparto delle colture erbacee, il 2024 ha segnato una ripresa produttiva, con una quasi totale ricostituzione dei livelli pre-alluvione, eccetto per l’orzo. Tuttavia, le superfici coltivate continuano a ridursi, con il frumento duro in calo del 21% e l’orzo del 36%.

Zootecnia e Agricoltura Biologica: Sfide e Opportunità

Il settore zootecnico in Romagna continua a soffrire, con una diminuzione degli allevamenti di bovini, ovicaprini e suini. Le cause principali sono i costi di gestione elevati, i prezzi di vendita bassi e le problematiche burocratiche. Le avverse condizioni atmosferiche hanno pesantemente influenzato l’apicoltura, provocando un consistente decremento del numero di alveari. Tuttavia, la provincia di Ravenna rimane un punto di riferimento per l’agricoltura biologica, nonostante un leggero calo nel numero di operatori e nella superficie coltivata. La produzione biologica continua a rappresentare una parte significativa dell’economia locale, offrendo opportunità di crescita sostenibile.

Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile

L’agricoltura romagnola si trova di fronte a sfide complesse, ma anche a opportunità significative. La necessità di innovare è più urgente che mai, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità economica e ambientale del settore. La resilienza delle colture e l’adozione di pratiche agricole sostenibili possono contribuire a costruire un futuro più stabile e prospero per la regione. In agricoltura, una nozione fondamentale è la rotazione delle colture, una pratica che prevede l’alternanza di diverse colture su uno stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. In un panorama segnato dal cambiamento climatico, questo metodo acquisisce grande rilevanza poiché rende imprescindibile una gestione delle risorse che sia ecologicamente sostenibile. L’agricoltura di precisione rappresenta uno degli sviluppi più avanzati in tale ambito, utilizzando strumenti tecnologici come i droni o i sensori per monitorare da vicino le colture e ottimizzare così il consumo di risorse come acqua e fertilizzanti. Questa tecnica ha il potenziale di incrementare significativamente l’efficienza nella produzione mentre riduce il danno ambientale, diventando quindi una risposta originale alle odierne sfide agricole. Da queste considerazioni emerge quanto sia fondamentale adottare un approccio complessivo che coniughi la saggezza delle pratiche tradizionali con le soluzioni innovative moderne, al fine di assicurare uno sviluppo agricolo sostenibile non solo in Romagna ma anche al di fuori dei suoi confini.