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- Il settore agricolo rappresenta circa il 35% delle emissioni globali di CO2, una sfida chiave per la sostenibilità.
- Il 70% delle risorse idriche dolci globali è assorbito dalla produzione alimentare, un dato allarmante con la crescita della popolazione mondiale.
- Il 17% delle aziende zootecniche italiane sta riducendo le emissioni grazie a fonti di energia rinnovabile, percentuale che sale al 50% tra le aziende multifunzionali.
- Le imprese agricole gestite da giovani mostrano un 33% di operatività in regime biologico, indicando un alto tasso di innovazione.
Il secondo rapporto “Agricoltura tra innovazione e sostenibilità” dell’Invernizzi Agri Lab di SDA Bocconi School of Management, in collaborazione con Crédit Agricole Italia, evidenzia come il settore agricolo stia evolvendo verso pratiche più sostenibili. Le aziende agricole italiane stanno adottando un approccio sempre più consapevole e dinamico verso la sostenibilità. Il 17% delle aziende zootecniche ha intrapreso un percorso di riduzione delle emissioni attraverso l’uso di fonti di energia rinnovabile, una percentuale che sale al 50% considerando le aziende multifunzionali. Queste ultime non solo producono beni alimentari, ma offrono anche servizi secondari come fattorie didattiche, riqualificazione delle aree verdi e gestione della forestazione, contribuendo alla crescita turistica delle aree rurali.
Agricoltura rigenerativa e supporto finanziario
In crescita è l’interesse verso l’agricoltura rigenerativa, un metodo produttivo innovativo che fa uso di fertilizzanti biologici per alimentare le colture preservando al contempo la salute dei suoli, riducendo emissioni nocive e limitando effetti negativi sulla biodiversità. Nel quadro odierno, la sfera finanziaria riveste un’importanza determinante nell’incoraggiare pratiche sostenibili ed etiche. Crédit Agricole Italia ha assemblato una rete che comprende più di 250 specialisti insieme a 22 centri dedicati agli affari verdi, al fine di facilitare il passaggio energetico delle aziende agricole. Tramite soluzioni ad hoc come Agri Energia, l’istituto supporta progetti legati ai bandi PNRR in materia di agrisolare, agrivoltaico e biometano. Nell’anno corrente il settore agricolo ha ricevuto erogazioni per circa un miliardo di euro e punta ad amplificare tale impegno mediante un nuovo fondo da tre miliardi.
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Giovani e innovazione: il futuro dell’agricoltura
La rilevanza dei giovani nel campo agricolo non può essere trascurata quando si parla di innovazione. Nonostante le imprese condotte da giovani siano tipicamente meno estese rispetto alla norma, rivelano un alto tasso d’innovazione: ben il 33% opera in regime biologico mentre il 24% viene annoverato tra quelle innovative. La promozione del ricambio generazionale diviene così imprescindibile per garantire un futuro prospero all’agricoltura, con nuove idee e tecnologie introdotte dalle generazioni emergenti. Gli accordi industriali come quello sulla produzione del tabacco siglato tra Philip Morris e il Ministero dell’Agricoltura offrono una traccia cooperativa ideale che potrebbe estendersi ad altri segmenti cruciali del marchio italiano nel mondo, promuovendo stabilità economica tramite investimenti sostenibili.
Conclusioni: verso un’agricoltura sostenibile e innovativa
Il settore agricolo sta attraversando una fase critica di trasformazione, incitata dall’urgenza di abbracciare pratiche più sostenibili e innovative. La multifunzionalità associata all’agricoltura rigenerativa emerge come nuova area da esplorare, offrendo opportunità tangibili per abbattere le emissioni inquinanti salvaguardando al contempo le risorse naturali. Il sostegno economico, congiunto alla partecipazione attiva dei giovani imprenditori, appare come elemento cruciale nel facilitare tale cambiamento.
In ambito agricolo, uno dei principi fondamentali è costituito dalla rotazione delle colture; questa pratica prevede la successione temporale di diverse piante sulla medesima superficie agraria con l’intento sia di arricchire il terreno sia di diminuire sensibilmente la comparsa di infestazioni parassitarie o fitopatie. Tale strategia diviene indispensabile affinché il suolo mantenga una buona condizione salutare e i raccolti siano sostenibilmente proficui nel lungo periodo.
Parallelamente si trova il concetto avanzato dell’agricoltura di precisione: esso coinvolge sofisticate tecnologie come sensori intelligenti, velivoli a pilotaggio remoto (droni), unitamente a complessi sistemi gestionali informatici volti ad affinare sia lo sfruttamento efficiente della preziosa risorsa idrica sia quella energetica nella produzione agroalimentare moderna. Tale pratica riduce l’impronta ecologica delle operazioni agricole e promuove la loro sostenibilità. In considerazione di queste riflessioni, si comprende come un approccio integrato, che coniuga elementi tradizionali con l’innovazione, sia fondamentale per affrontare le sfide dell’agricoltura del futuro.