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- Premiate 5 aziende per l'innovazione e sostenibilità in agricoltura.
- Francesco De Musso espande la coltivazione di Aloe Arborescens con 1.200 piante aggiuntive.
- Gianni Malavolta produce 7 tonnellate di mirtilli fuori suolo in 40 giorni.
- Giulia Alberti preserva la pecora Sopravissana, collaborando con 14 aziende.
- Nadia Savino applica la blockchain per tracciare i prodotti e rappresenta il 20% del fatturato aziendale con polveri biologiche.
- Antonio Di Giovanni risparmia il 90% di acqua con il progetto Circular Farm.
L’edizione 2024 del Premio Produzioni Agricole Alternative, organizzato da Edagricole e ospitato all’Eima di Bologna, ha messo in luce alcune delle più innovative e sostenibili iniziative nel settore agricolo italiano. Questo evento, giunto alla sua terza edizione, ha premiato cinque aziende che si sono distinte per il loro impegno nel promuovere produzioni di nicchia, capaci di coniugare sostenibilità e redditività. I riconoscimenti sono stati conferiti nelle categorie di giovani, diversificazione agricola, allevamento di animali, pratiche sostenibili, insieme a un riconoscimento speciale. Queste iniziative rappresentano un esempio di come l’agricoltura moderna possa evolversi, rispondendo alle sfide ambientali e di mercato.
Giovani e Diversificazione Colturale: Nuove Frontiere Agricole
Nella categoria giovani, Francesco De Musso, dell’azienda biologica Cumento in Salento, ha ricevuto il premio per la sua coltivazione di Aloe Arborescens Miller. Questa varietà, originaria del Brasile, è diventata il fulcro della sua azienda, grazie alle sue molteplici proprietà benefiche. De Musso ha sottolineato come, nonostante i costi di produzione elevati, il mercato offra un ritorno economico soddisfacente, permettendo l’espansione della coltivazione con ulteriori 1.200 piante.
Per la diversificazione colturale, Gianni Malavolta dell’azienda Aso48, situata in provincia di Fermo, ha ottenuto il riconoscimento grazie alla sua produzione di mirtilli fuori suolo a residuo zero. Con 1.300 piante, Malavolta ha raggiunto una produzione di circa 7 tonnellate all’anno, dimostrando come la diversificazione possa portare a un prodotto di alta qualità e valore sul mercato. La raccolta concentrata in 40 giorni consente una gestione efficiente delle risorse lavorative.
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Zootecnia e Sostenibilità: Salvaguardia della Biodiversità
Giulia Alberti, della Fattoria La Rocca di Montefortino, ha vinto nella categoria zootecnia grazie al suo impegno nella salvaguardia della pecora Sopravissana, una razza in via di estinzione. Attraverso un progetto di filiera che coinvolge 14 aziende, Alberti ha creato un microlanificio che produce filati di lana tinti con piante, esportati a livello globale. Questo progetto non solo preserva una razza storica, ma promuove anche la biodiversità e la trasparenza nella filiera produttiva.
Nadia Savino, dell’azienda agricola BioLu di Calvi, ha trionfato nella categoria sostenibilità. La sua azienda, che si estende su 27 ettari, ha puntato su erbe officinali e ortaggi in via di estinzione, come il Pomodoro saccagno e la Pappacella rossa, per produrre polveri biologiche. Lanciata nel 2022, questa linea rappresenta il 20% del fatturato aziendale e si basa sui principi dell’agricoltura rigenerativa. L’uso della blockchain per tracciare i prodotti è un esempio di come il digitale possa supportare la sostenibilità.
Innovazione Circolare: Un Modello di Economia Sostenibile
La menzione speciale è stata assegnata ad Antonio Di Giovanni per il suo progetto Circular Farm a Scandicci, Firenze. Questa fattoria urbana senza terra utilizza i fondi del caffè recuperati dai bar per produrre funghi edibili, humus di lombrico e micro-ortaggi bio, risparmiando il 90% di acqua. Il modello a circuito chiuso di Di Giovanni rappresenta un esempio di economia circolare, riducendo al minimo i rifiuti e valorizzando gli scarti. L’attività ha inoltre inaugurato un’area focalizzata sulla formazione e sull’inclusione lavorativa in sinergia con la Asl di Scandicci.
La nozione base di agricoltura correlata a questo tema è l’importanza della diversificazione colturale. Essa permette di ridurre i rischi associati a una monocultura, migliorando la resilienza delle aziende agricole. La diversificazione non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma può anche aprire nuove opportunità di mercato, come dimostrato dalle aziende premiate.
Un concetto avanzato da considerare è l’implementazione di sistemi di agricoltura rigenerativa, che mirano a ripristinare la salute del suolo e la biodiversità, migliorando al contempo la produttività agricola. Questo approccio, che include pratiche come la rotazione delle colture e l’uso di coperture vegetali, può essere essenziale per affrontare le sfide future dell’agricoltura.
Riflettendo su questi esempi di innovazione agricola, possiamo apprezzare come la combinazione di tradizione e tecnologia possa portare a un futuro più sostenibile e redditizio per l’agricoltura. L’invito è a considerare come queste pratiche possano essere integrate nelle proprie realtà, promuovendo un’agricoltura che rispetti l’ambiente e sostenga le comunità locali.
- Comunicato stampa ufficiale di Eima sul Premio produzioni agricole alternative
- Sito ufficiale di Edagricole, organizzatore del Premio Produzioni Agricole Alternative, per approfondire sulla manifestazione e sulle iniziative premiate.
- Sito ufficiale di EIMA, dove trovare informazioni sulla manifestazione e sui premi assegnati, tra cui il Premio Produzioni Agricole Alternative