Come sta cambiando il ruolo dell’agricoltura nel preservare il nostro territorio?

Il 29 ottobre 2024, presso la Sala Consiliare del Municipio di Figline, si terrà un congresso di grande importanza intitolato Il valore dell’agricoltura come presidio del territorio. L’incontro, promosso dalla Cia Toscana Centro, ha l’obiettivo di esaminare l’importante ruolo dell’agricoltura nella gestione e conservazione del paesaggio rurale. La partecipazione è gratuita, con entrata libera fino a riempimento dei posti disponibili, ed è rivolta a chiunque sia interessato a scoprire le connessioni tra agricoltura e territorio.

Un viaggio tra storia e attualità

A seguito dei saluti iniziali di Valerio Pianigiani, sindaco di Figline e Incisa Valdarno, verrà introdotto il tema sui fattori locali di difesa del territorio. Successivamente, prenderà parola Lorenzo Venturi del Servizio Pianificazione Urbanistica e Ambiente del Comune di Figline e Incisa Valdarno, per illustrare le dinamiche a livello locale. Un punto di grande interesse sarà l’esposizione sul sistema mezzadrile, con Zeffiro Ciuffoletti, esperto dell’Accademia dei Georgofili, che parlerà del ruolo storico della mezzadria nel paesaggio agrario. Gian Bruno Ravenni, storico, offrirà una cornice generale sulla situazione odierna delle aree rurali, ponendo in evidenza le sfide e le possibili future soluzioni.

Radices: un omaggio alla memoria rurale

Un momento imperdibile del meeting sarà la presentazione del libro fotografico Radices, gli ultimi mezzadri. Volti e storie di coltivatori toscani, creato da Gabriele Tartoni. Quest’opera visiva e narrativa è un tributo alla tradizione agricola della Toscana, catturando attraverso immagini e racconti le esperienze e i tratti dei coltivatori della regione, e raccontando di un’epoca che ha profondamente influito sul paesaggio e sulla cultura agraria locale. La pubblicazione, supervisionata dalla Cia Toscana Centro per Edizioni Operaomnia, rientra nel Progetto Aida, cofinanziato dal FEASR mediante il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Conclusioni e prospettive future

Le conclusioni dell’incontro saranno tracciate da Sandro Orlandini, presidente di Cia Toscana Centro, che elaborerà le idee sviluppate durante il congresso delineando uno scenario futuro dove l’agricoltura viene intesa come strumento cardine di tutela del territorio. Alla fine dell’evento, i partecipanti potranno degustare un agri-aperitivo a base di prodotti locali, un momento conviviale per apprezzare il diretto risultato dell’impegno agricolo territoriale. Questa offerta viene da “La Spesa in Campagna” della Toscana Centro.

Un legame indissolubile tra agricoltura e territorio

L’agricoltura rappresenta una pratica economica fondamentale, servendo anche come un importantissimo baluardo nella preservazione ambientale. Essa modella il paesaggio e contribuisce a mantenere la biodiversità. La mezzadria, in particolare, ha giocato un ruolo nel formare paesaggi agrari insostituibili, caratterizzati da una commistione equilibrata tra aree coltivate e naturali. Nonostante la sua scomparsa concreta, ci esorta ancora a perseguire un’agricoltura che rispetti l’ecosistema.

In uno scenario avanzato, la cosiddetta agricoltura di precisione si presenta come un’opportunità per ottimizzare le risorse minimizzando l’impatto ambientale. Con tecnologie come droni e sensori, è diafareale monitorare in tempo reale le colture, aumentandone l’efficienza e la sostenibilità delle operazioni agricole. Riflettere su queste innovazioni può farci considerare come tecnologie all’avanguardia possano essere congiunte con le tradizioni per promuovere un futuro eco-sostenibile per le superficie agricole. A concludere, il congresso di Figline fornisce una piattaforma essenziale per valutare come l’agricoltura influenzi il nostro presente e il suo potenziale impacto su avvenire, enfatizzando l’imprescindibile bisogno di approcci integrati che abbracciano sia la tradizione che l’innovazione.