Come il suolo vivo può migliorare la nostra salute?

Il suolo, spesso visto solo come base per il crescere delle piante, è in realtà un sistema articolato e dinamico, fondamentale per l’ecosistema e la nostra salute. Durante il convegno “Suolo Vivo, One Health: Dal Suolo al Benessere Umano”, tenutosi presso il Politecnico di Milano il 2 dicembre 2024, esperti di agronomia e biotecnologie hanno affrontato il tema dell’importanza di un suolo in buona salute non solo per l’agricoltura, ma anche per l’ambiente e il benessere delle persone. Il suolo è costituito da tre parti interconnesse: minerale, organica e biologica. La porzione biologica, nota come microbiota, raccoglie batteri, funghi, virus e insetti che stabiliscono interazioni tra di loro e con le radici delle piante; queste interazioni sono cruciali per il loro benessere. Alessandro Passera, dall’Università degli Studi di Milano, ha evidenziato come il microbiota influenzi elementi fondamentali come la presenza di molecole climatiche, ad esempio la CO2, e il ciclo dei nutrienti nel suolo. Inoltre, esso decomprime sostanze inquinanti, stimola la crescita delle piante e le rende più resistenti agli stress, oltre a contenere i parassiti. La varietà microbica in un terreno arricchito ne aumenta la capacità di resistenza alle avversità esterne, assumendo un ruolo chiave nell’agricoltura moderna.

Biostimolanti e Produttività Agricola

Antonio Ferrante della Scuola Superiore Sant’Anna ha illustrato i benefici derivati dall’uso dei biostimolanti nel settore agricolo. Queste sostanze potenziano lo sviluppo delle colture, migliorando sia la qualità sia la quantità della produzione agricola. I biostimolanti agiscono migliorando la crescita delle radici delle piante, nonché il loro assorbimento di acqua e sostanze nutritive e favoriscono indirettamente la crescita di microrganismi benefici nel terreno coltivato. È comunque importante considerare i rischi connessi, in quanto potrebbero causare un incremento accidentale degli elementi minerali non necessari al suolo agricolo. Sul mercato esistono varie tipologie di biostimolanti: probiotici, prebiotici e postbiotici, che comprendono batteri simbiotici vivi e substrati attivi per il loro sviluppo e utili metaboliti prodotti dal loro metabolismo. Utilizzando questi avanzati componenti organico-biologici, si incoraggia una risposta naturale delle piante. Questo metodo, benché semplice e user-friendly, rappresenta un approccio innovativo e compatibile con l’ambiente, riducendo la dipendenza dalla chimica alla sola eventualità residuale necessaria. Abbracciare questi metodi multidisciplinari e consapevoli è riconosciuto a livello globale come segno di progresso sostenibile e innovazione a beneficio delle comunità.

Il Legame tra Suolo e Salute Umana

Il suolo gioca un ruolo cruciale non solo nella produzione alimentare, ma nella protezione della salute umana. C’è un ponte continuo che lega il terreno al nostro microbioma intestinale attraverso il cibo che consumiamo. I microrganismi nel suolo arricchiscono la diversità microbica degli alimenti, contribuendo a mantenere sano il microbiota intestinale umano. Al contrario, cibi di bassa qualità compromettono la biodiversità del nostro microbioma intestinale, rendendoci più vulnerabili agli stress esterni. Simone Guglielmetti dell’Università di Milano Bicocca ha illustrato come questo squilibrio possa condurre a problemi come infiammazioni intestinali croniche, obesità, malattie cardiovascolari e diabete. Quindi, curare la salute e la fertilità dei suoli risulta fondamentale non solo per l’agricoltura, ma anche per la sicurezza alimentare e il benessere delle persone. Claudio Zaccone dell’Università di Verona ha sottolineato l’importanza critica delle pratiche agricole ecocompatibili, come quelle rigenerative, che mirano a rallentare l’erosione del suolo coltivabile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulla sostenibilità dell’Europa.

Conclusioni: Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura

Il concetto di “One Health” mette in luce il legame stretto tra le condizioni di suolo, piante, animali e persone. Le pratiche agricole sostenibili e l’impiego di biostimolanti possono assicurare produzioni abbondanti e nutrienti, contribuendo a un minore impatto sull’ambiente e a una migliore qualità della vita umana. Questo tipo di approccio costituisce un passo decisivo per convertire l’agricoltura in una risorsa cruciale per la salute pubblica nel domani. Integrare la gestione del microbioma del suolo con una selezione accurata delle piante offre la possibilità di diminuire l’utilizzo dei prodotti chimici, migliorando al contempo la qualità e la salubrità dei prodotti agricoli. L’espansione dell’agricoltura 4.0, attraverso l’uso delle tecnologie digitali, apre a nuove prospettive per ottimizzare l’uso delle risorse, rendendo l’agricoltura più rispettosa dell’ambiente e più adattata ai bisogni specifici di ogni regione.

In ambito agricolo, un concetto base strettamente legato al suolo è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica prevede l’alternanza di diverse piante su uno stesso appezzamento, risultando utile a mantenere la ricchezza del terreno e a gestire le problematiche connesse ai parassiti e alle malattie vegetali. Tra le soluzioni avanzate ci sono anche i sensori per la misurazione del suolo, strumenti capaci di offrire aggiornamenti continui sulle condizioni terrene, migliorando così l’irrigazione e l’applicazione dei fertilizzanti. Considerando queste tecniche, diventa chiaro quanto sia indispensabile adottare un’ottica olistica ed eco-responsabile nella gestione della terra, finalizzata non soltanto a ottenere una produzione efficiente ma anche a proteggere il nostro pianeta per il bene delle generazioni future.