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- 75 miliardi di tonnellate di carbonio nei suoli europei equivalgono a 275 miliardi di tonnellate di CO2 potenzialmente rilasciabili.
- Il 60-70% dei suoli in Europa è degradato a causa delle pratiche agricole convenzionali.
- Pratiche agricole rigenerative potrebbero ridurre le emissioni del suolo fino al 51% entro il 2050.
Il Rilascio di Carbonio dai Suoli Europei: Una Minaccia Imminente
L’agricoltura moderna ha convertito i suoli europei in una delle maggiori riserve di carbonio del mondo, con circa 75 miliardi di tonnellate soltanto nel loro strato superiore. Questo equivale a ben 275 miliardi di tonnellate di CO2, una quantità che, se rilasciata anche solo in parte, potrebbe porre a rischio gli sforzi per arginare il cambiamento climatico. Il rapporto “Mitigating Climate Change Through Soil Revitalization Using Regenerative Agriculture” del movimento Salva il Suolo sottolinea che un rilascio dell’1% del carbonio, è pari alle emissioni annuali di un miliardo di auto, un numero che supera di quattro volte le vetture attualmente presenti in Europa.
Il rapporto “State of Soils in Europe 2024” suggerisce che attualmente ben il 60-70% dei suoli nel Regno Unito e in Europa è sottoposto a fenomeni di degrado. Questo processo è principalmente attribuibile alle pratiche agricole convenzionali che si avvalgono di fertilizzanti sintetici, eccessiva meccanizzazione e monocolture. Tali pratiche non soltanto impoveriscono i suoli, ma elevano anche il pericolo di rilascio di carbonio, mettendo a rischio la capacità dell’UE di centrare i suoi obiettivi climatici.
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Agricoltura Rigenerativa: Una Soluzione Promettente
L’agricoltura rigenerativa si profila come una soluzione promettente per gestire questo crollo. Basata su pratiche che promuovono la salute del suolo, come la diversificazione delle colture, l’uso di colture di copertura e la lavorazione ridotta del terreno, queste tecniche non solo incrementano la sostanza organica del suolo, ma potenziano anche la sua capacità di cattura del carbonio. Secondo il movimento Salva il Suolo, qualora si adottassero pratiche agro-ecologiche avanzate, le emissioni derivanti da suoli non arati si potrebbero abbattere fino al 51% e quelle concernenti i fertilizzanti potrebbero calare dell’80% entro il 2050, mantenendo intatti i rendimenti agricoli.
L’agricoltura rigenerativa non offre unicamente risposte al decadimento del suolo, ma risulta anche un’opportunità per accrescere la resistenza degli ecosistemi agricoli. Favorisce la biodiversità, migliora la qualità idrica e abbassa la necessità di usare inputs chimici, creando un’agricoltura sostenibile e robusta.
Ostacoli e Opportunità per l’Adozione dell’Agricoltura Rigenerativa
Nonostante gli indubbi vantaggi, l’espansione su vasta scala dell’agricoltura rigenerativa incontra vari impedimenti. Uno dei principali è l’assenza di supporto finanziario per nei periodi di passaggio. Molti agricoltori, pur desiderandolo, non riescono ad adottare tali pratiche a causa della mancanza di mezzi economici adeguati. Durante questo cambio, i ricavi potrebbero calare, aggiungendo ulteriori complessità economiche.
Per fronteggiare tali difficoltà, è impegnato che le politiche comunitarie forniscano un supporto finanziario efficace. La COP29 rappresenta un’occasione rilevante per spingere sulla rivitalizzazione dei suoli e le ONG auspicano l’adozione di misure politiche volte a migliorare l’accessibilità ai fondi destinati al clima per gli agricoltori. Inoltre, un sistema di certificazione agricolo per il sequestro del carbonio potrebbe offrire una inedita fonte di guadagni, incentivando pratiche che favoriscano l’accumulo di carbonio nei terreni.
Verso un Futuro Sostenibile: L’Agricoltura Rigenerativa come Pilastro del Cambiamento
L’agricoltura rigenerativa rappresenta una chiave di volta essenziale per il futuro dell’agricoltura e del nostro pianeta. Non solo propone una strategia reale per contrastare il cambiamento climatico, promuove anche un sistema alimentare più sostenibile e salubre. Nonostante questo, per liberare il suo pieno potenziale, è richiesto l’impegno congiunto di produttori, decisori politici e consumatori.
Un concetto base di agricoltura correlato al tema è la rotazione delle colture, una pratica che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre le malattie delle piante. Questo metodo, utilizzato da secoli, è fondamentale per l’agricoltura rigenerativa, poiché aiuta a mantenere la salute del suolo e a ridurre la dipendenza da fertilizzanti chimici.
Una nozione avanzata è il biosequestro di carbonio, che si riferisce alla capacità delle piante di catturare e immagazzinare CO2 attraverso la fotosintesi. L’agricoltura rigenerativa sfrutta questo processo naturale per aumentare il contenuto di carbonio nel suolo, contribuendo così a ridurre le emissioni di gas serra. Riflettendo su questi concetti, possiamo apprezzare come l’agricoltura rigenerativa non sia solo una pratica agricola, ma un movimento verso un futuro più sostenibile e resiliente.