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- Ogni giorno si perdono terre coltivabili per un'estensione pari a 28 campi da calcio.
- Dal 2006 al 2023, il valore economico dei prodotti agricoli è diminuito di 21 miliardi di euro a causa della riduzione delle aree coltivabili.
- La superficie agricola utilizzata (SAU) è calata da 18,8 milioni a 16,1 milioni di ettari negli ultimi vent'anni, registrando un calo del 2,7%.
Il consumo indiscriminato del suolo in Italia ha assunto proporzioni critiche: ogni giorno si perdono terre coltivabili pari all’estensione di 28 campi da calcio. Questi dati sono stati evidenziati durante la celebrazione della Giornata del Suolo e richiamano con urgenza l’attenzione sulle gravi conseguenze delle costruzioni sul paesaggio naturale e sull’economia agricola italiana. Tra gli anni dal 2006 al 2023, si stima che il valore economico derivante dai prodotti agricoli sia diminuito di circa 21 miliardi di euro a causa della riduzione delle aree coltivabili. La Superficie Agricola Utilizzata (SAU), infatti, è calata significativamente da circa 18,8 milioni di ettari registrati nel nuovo millennio a soli 16,1 milioni nel corso degli ultimi vent’anni; un calo indicativo stimato al -2,7%. Tale problema non solo ostacola la produzione nell’ambito dell’agricoltura ma esacerba anche i rischi legati all’idrogeologia perché le zone costruite impediscono al suolo naturale un efficace assorbimento delle precipitazioni meteoriche. Oltre nove comuni italiani su dieci si trovano ad affrontare elevati rischi dovuti a frane ed alluvioni, una condizione che impone lo sviluppo urgente di strategie preventive considerate essenziali per preservare efficacemente queste terre grazie anche all’attività agraria come stabilizzatore ambientale straordinariamente necessario.
La Proposta di Legge sul Consumo del Suolo
Nel tentativo di arginare il problema, l’ex ministro Mario Catania aveva <a class="crl" href="https://www.agri-bullet.it/regolamenti/scopri-la-nuova-proposta-di-legge-salva-campagne-che-protegge-la-sardegna/”>proposto una legge sul consumo del suolo. Tuttavia, a luglio 2023, Catania si era dichiarato “molto pessimista” riguardo al futuro dell’agricoltura italiana, a causa di interessi trasversali che hanno bloccato qualsiasi tentativo di soluzione. La cultura economica nazionale continua a legare lo sviluppo del paese alla filiera cemento-edilizia, rendendo difficile l’adozione di misure efficaci per proteggere il suolo agricolo. Dal 2012 al 2016, la cementificazione ha consumato una superficie pari a otto volte la città di Parigi, evidenziando la necessità di un intervento legislativo deciso.
- 🌱 Positivo: È incoraggiante vedere un'attenzione crescente verso......
- ❌ Negativo: Purtroppo, il blocco legislativo continua a causare......
- 🔍 Interessante: E se il fotovoltaico potesse diventare parte della soluzione......
Il Ruolo del Fotovoltaico nel Consumo del Suolo
Oltre alla cementificazione, un altro fattore che contribuisce alla perdita di suolo agricolo è l’installazione di pannelli fotovoltaici. Secondo uno <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.esg360.it/agrifood/effetto-covering-lagrivoltaico-riduce-il-suolo-agricolo-di-400-ettari/”>studio recente di Ismea, nel 2023 sono stati persi 400 ettari di terreno agricolo a causa dell’effetto “covering” dei pannelli solari. Sebbene il fotovoltaico rappresenti una fonte di energia rinnovabile importante, è essenziale trovare un equilibrio tra la produzione di energia e la conservazione del suolo agricolo. La Giornata del Suolo ha visto numerosi appelli, tra cui quello dell’AIC, per fermare il consumo di suolo agricolo e tutelare il patrimonio fondamentale per la biodiversità, l’ambiente e la sicurezza alimentare.
Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Italiana
L’emergenza legata al consumo irrazionale del territorio impone urgentemente un’iniziativa concertata per assicurare alla futura agricoltura italiana una crescita sostenibile. È cruciale adottare norme che difendano le terre agricole mentre affrontano i mutamenti climatici, come affermato da Mario Catania. La pressione esercitata dall’espansione urbana richiede un bilanciamento con l’esigenza imprescindibile di conservazione dei terreni per i posteri. Solo attraverso sforzi collettivi sarà possibile invertire la corrente negativa preservando lo slancio vitale dell’agricoltura.
Nell’ambito agricolo risalta essenzialmente il principio della rotazione delle colture, metodo chiave nella gestione della fertilità dei campi e nella prevenzione dell’erosione. Implementando efficacemente tale tecnica si potrà minimizzare la necessità di ampliare le aree destinate alle coltivazioni conservando quindi l’attuale terra arabile. Un approccio più evoluto è racchiuso nell’agricoltura rigenerativa che si concentra sulla rivitalizzazione della terra tramite modalità sostenibili quali la copertura permanente dei terreni e l’utilizzo programmato di piante di copertura. Il testo è corretto. Non necessita modifiche.