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Urgente: italia investe miliardi nell’agrifotovoltaico e nell’idrogeno

il ministro dell'agricoltura e la premier meloni delineano il futuro dell'energia solare e dell'idrogeno, con un focus sulla sostenibilità agricola e sulla sovranità alimentare
  • Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha destinato oltre un miliardo di euro per impianti agrivoltaici con una capacità di 1 GW e produzione di 1.300 GWh/anno entro giugno 2026.
  • L'Italia ha investito 3,5 miliardi di euro nell'idrogeno, puntando a stilare un piano entro l'anno, in linea con l'obiettivo dell'UE di produrre 20 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2030.
  • La crescita delle rinnovabili nel 2022 è stata dell'87%, con il fotovoltaico che ha rappresentato il 92% della potenza installata. Tuttavia, è necessario triplicare la produzione entro il 2030.

Il ministro dell’Agricoltura, Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente sottolineato l’importanza dell’agrifotovoltaico come opportunità da perseguire, durante un vertice bilaterale tra Italia e Serbia a Trieste. La regolamentazione precisa è fondamentale per evitare l’installazione indiscriminata di impianti, che potrebbe penalizzare il comparto agricolo. Parallelamente, l’Italia ha investito oltre 3,5 miliardi di euro nella partita dell’idrogeno, con l’obiettivo di stilare un piano entro l’anno. L’Unione Europea punta a produrre 20 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2030, di cui 10 milioni prodotti internamente. Il Friuli Venezia Giulia sta lavorando alla creazione di una valle dell’idrogeno in collaborazione con Austria e Slovenia, mentre il resto dell’idrogeno sarà importato dal Nord Africa, aprendo un interessante bacino di opportunità.

Un Miliardo di Euro per gli Impianti Agrivoltaici: Le Regole Operative

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato le regole operative per la misura del PNRR, finalizzata a sostenere la realizzazione di sistemi agrivoltaici avanzati. Queste regole, elaborate dal Gestore dei Servizi Energetici, stabiliscono le modalità attuative per l’accesso agli incentivi, con oltre un miliardo di euro destinati alla costruzione di impianti agrivoltaici. L’obiettivo è l’installazione di pannelli fotovoltaici in sistemi agrivoltaici con una capacità complessiva di circa 1 GW e una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno entro giugno 2026. I beneficiari della misura riceveranno un contributo in conto capitale, fino a un massimo del 40% dei costi ammissibili, oltre a una tariffa incentivante per l’energia elettrica rinnovabile prodotta.

Il Dibattito sulla Resa Agricola Sotto i Pannelli Solari

Il compromesso raggiunto dal decreto agricoltura, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici nei terreni agricoli solo se sollevati da terra. La bozza di maggio del Ministero dell’Agricoltura, proposta da Francesco Lollobrigida, prevedeva il blocco dell’installazione di nuovi impianti fotovoltaici nei terreni a uso agricolo, una misura considerata incompatibile con lo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’anno scorso, in Italia, la crescita delle rinnovabili è stata dell’87% rispetto al 2022, con una quota record trainata dal fotovoltaico, che ha rappresentato il 92% della potenza installata. Tuttavia, l’Italia deve triplicare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2030, come confermato al G7 Clima, Energia e Ambiente.

Il decreto agricoltura stabilisce che nei terreni a uso agricolo è consentito installare impianti fotovoltaici ad almeno due metri di altezza, vietando il fotovoltaico a terra. Il ministro Lollobrigida ha parlato di “installazione selvaggia”, una definizione contestata, poiché in Italia il suolo destinato a coltivazioni agricole occupato da pannelli solari è solo lo 0,1% del totale. Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, ha spiegato che l’agrivoltaico presenta svantaggi rispetto al fotovoltaico a terra: è più costoso, complesso da installare e presenta maggiori problematiche in caso di vento. Tuttavia, l’agrivoltaico è considerato una soluzione interessante e diffusa, poiché riduce il consumo di suolo e ottimizza gli spazi, aumentando la resa delle coltivazioni e diminuendo il consumo idrico.

La Posizione del Governo Italiano

La premier Giorgia Meloni ha ribadito che la terra coltivabile non sarà destinata ai pannelli fotovoltaici. Durante una diretta sui social, ha sottolineato l’importanza del sostegno al settore agricolo per tutelare le imprese e difendere le filiere deboli. Meloni ha affermato che il consumo di suolo produttivo è una minaccia per la sovranità alimentare dell’Italia e che è possibile produrre energia solare rinnovabile senza sottrarre terra alla coltivazione. Ha inoltre parlato dell’importanza del sostegno alla natalità e del mantenimento dell’assegno unico, con un investimento di 3 miliardi di euro in più. La premier ha anche criticato la Commissione Europea per aver aperto una procedura di infrazione con motivazioni che ha definito “folli”.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’agrifotovoltaico rappresenta una sfida e un’opportunità per l’agricoltura moderna. La regolamentazione precisa e il sostegno finanziario sono cruciali per garantire che questa tecnologia possa essere implementata in modo sostenibile e vantaggioso per entrambe le produzioni agricole ed energetiche. La posizione del governo italiano e le misure adottate riflettono l’importanza di bilanciare la produzione di energia rinnovabile con la tutela del suolo agricolo.

Per chi è interessato all’agricoltura, è importante comprendere che l’agrifotovoltaico può contribuire a una maggiore resa delle coltivazioni, soprattutto in zone aride e siccitose. Ad esempio, coltivazioni come pomodori, patate, broccoli e mais possono beneficiare dell’ombreggiamento fornito dai pannelli fotovoltaici. Tuttavia, è fondamentale considerare anche i costi e le complessità legate all’installazione e alla gestione di questi impianti.

Un ulteriore aspetto avanzato da considerare è l’integrazione della biodiversità nei siti agrivoltaici. Lasciare crescere la vegetazione autoctona sotto i pannelli fotovoltaici può promuovere la biodiversità e la salute del suolo, contribuendo anche a raffrescare i pannelli e migliorare l’efficienza energetica. Questa pratica può rappresentare un valore aggiunto per l’agricoltura sostenibile e per la produzione di energia rinnovabile.

In definitiva, l’agrifotovoltaico offre una soluzione innovativa per affrontare le sfide energetiche e agricole del futuro, ma richiede un approccio equilibrato e ben pianificato per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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