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- Lombardia: 12 GW di nuova potenza rinnovabile entro il 2030.
- Investimento previsto: tra 11 e 12 miliardi di euro.
- 20.000 ettari dedicati a fotovoltaico e agrivoltaico.
- 40% fotovoltaico, 60% agrivoltaico del totale.
La Regione Lombardia sta accelerando la sua transizione verso un futuro energetico più sostenibile, con un piano ambizioso che mira ad installare 12 GW di nuova potenza da fonti rinnovabili entro il 2030. Questo progetto, che richiederà un investimento stimato tra gli 11 e i 12 miliardi di euro, punta principalmente sull’agrivoltaico e sul fotovoltaico, con l’intento di unire la produzione di energia pulita alla protezione del settore agricolo.
Un Piano Strategico per l’Energia e l’Agricoltura
L’elemento centrale del piano è l’individuazione di circa 20.000 ettari di territorio lombardo da dedicare a centrali fotovoltaiche e agrivoltaiche. La strategia regionale ambisce a un bilanciamento tra la transizione energetica e la protezione delle attività agricole, riconoscendo la rilevanza di entrambi i settori per l’economia e il paesaggio della Lombardia. L’assessore Massimo Sertori ha sottolineato come questi nuovi impianti contribuiranno a consolidare l’indipendenza energetica della regione, stabilizzando i costi e potenziando la competitività. Parallelamente, l’assessore Alessandro Beduschi ha messo in luce la necessità di un approccio ponderato per salvaguardare l’agricoltura, traino economico e custode del territorio.

Dettagli e Distribuzione del Piano
La Regione Lombardia ha stabilito una ripartizione della potenza da installare per ogni provincia, definendo anche un limite massimo oltre il quale non si potranno costruire ulteriori impianti. Questa suddivisione tiene conto sia delle necessità locali che delle peculiarità del territorio. In modo più preciso, la seguente è la distribuzione della potenza (in GW): a Bergamo spetteranno 1,24 GW, a Brescia 1,89 GW, a Como 0,55 GW, a Cremona 1,44 GW, a Lecco 0,34 GW, a Lodi 0,47 GW, a Mantova 1,13 GW, a Monza e Brianza 0,62 GW, a Milano 1,63 GW, a Pavia 1,70 GW, a Sondrio 0,16 GW e a Varese 0,81 GW. La Regione Lombardia prevede che, dei 12 GW totali, il *40% sarà rappresentato dal fotovoltaico e il restante 60% dall’agrivoltaico. La concezione lombarda di agrivoltaico si allineerà con la definizione a livello nazionale.
Le Sfide e le Opportunità dell’Agrivoltaico
Il progetto lombardo attribuisce un’importanza particolare all’agrivoltaico, una soluzione innovativa che combina la produzione di energia solare con le attività agricole. Questo approccio apre nuove prospettive per il mondo della meccanizzazione agricola, consentendo alle aziende di organizzare le proprie strutture in armonia con gli impianti energetici, ottimizzando l’utilizzo del suolo e migliorando la gestione degli spazi agricoli. Tuttavia, la Regione Lombardia è consapevole delle sfide che ciò comporta e sta lavorando per definire le compensazioni territoriali necessarie a garantire un giusto equilibrio tra lo sviluppo energetico e la protezione delle attività rurali. Secondo le indicazioni dell’assessore Beduschi, la coltivazione del mais risulterebbe incompatibile con l’agrivoltaico.
Verso un Futuro Sostenibile: Riflessioni Finali
La Lombardia si posiziona all’avanguardia nella transizione energetica, con un piano ambizioso che punta a far convergere la produzione di energia pulita con la tutela del territorio e dell’agricoltura. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile, in cui l’energia e il cibo non si ostacolano, bensì si valorizzano a vicenda.
Agricoltura e Innovazione: Un Binomio Indissolubile
L’agrivoltaico, fulcro di questa iniziativa, rappresenta una frontiera dell’agricoltura moderna. Ma cosa significa esattamente? In termini semplici, si tratta di integrare la produzione di energia solare con le coltivazioni agricole, sfruttando lo stesso terreno per due scopi diversi. Questo approccio permette di ottimizzare l’uso del suolo, ridurre l’impatto ambientale e creare nuove opportunità economiche per le aziende agricole.
Un concetto più avanzato, applicabile in questo contesto, è quello dell’agricoltura di precisione*. Utilizzando sensori, droni e altre tecnologie avanzate, è possibile monitorare in tempo reale le condizioni del suolo, le esigenze delle piante e l’efficienza degli impianti fotovoltaici. Questo permette di ottimizzare l’irrigazione, la fertilizzazione e la gestione dell’energia, massimizzando la resa agricola e la produzione di energia pulita.
Riflettiamo: in un mondo sempre più consapevole dell’importanza della sostenibilità, iniziative come quella della Regione Lombardia ci invitano a ripensare il nostro rapporto con l’energia e con la terra. Possiamo davvero creare un futuro in cui l’innovazione tecnologica e la tutela dell’ambiente vanno di pari passo? La risposta, forse, è già scritta nei campi agrivoltaici che stanno nascendo in Lombardia.