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- 10 milioni di metri quadrati di terreno agricolo coinvolti nell'espansione dei campi fotovoltaici.
- Incremento dei valori fondiari del 300-400% nelle aree più colpite.
- Scetticismo sui progetti agrivoltaici e le loro reali applicazioni pratiche.
Un tema scottante concerne i progetti denominati agrivoltaici, ideati per integrare impianti solari con attività agricole. Tuttavia, secondo Coldiretti c’è scetticismo sulla reale validità di tali proposte, dato che in molti casi le colture posizionate al di sotto dei pannelli risultano essere puramente decorative. Alcuni agricoltori segnalano contatti da parte di agenti immobiliari intenzionati a proporre cessioni terriere o collaborazioni con compagnie energetiche. Anche se tali opportunità si presentano agli agricoltori, resta proibito l’accesso alla valorizzazione dei tetti agricoli preesistenti per generare energia solare, una strada percorribile senza ulteriore utilizzo del territorio. Inoltre, i siti industriali abbandonati che sarebbero idonei per installazioni fotovoltaiche non vengono adeguatamente sfruttati.
Conclusioni e Riflessioni Future
In Piemonte si discute intensamente sulla crescita dei campi fotovoltaici poiché ciò tocca questioni fondamentali relative al destino dell’agricoltura locale e alla gestione territoriale. È indispensabile trovare un equilibrio tra le nuove esigenze di energia rinnovabile e la tutela delle terre agricole indispensabili per l’alimentazione. Pertanto, alle istituzioni regionali è richiesto un intervento mirato alla regolamentazione dell’impiego del suolo a favore di soluzioni che non compromettano la sostenibilità in agricoltura.
Nel contesto agricolo è primario il concetto di rotazione delle colture: questa tecnica permette al terreno di mantenersi fertile evitando fenomeni erosivi. Inoltre, avanzamenti tecnologici nell’ambito agricolo quali l’agricoltura di precisione consentono una maggiore efficienza attraverso strumenti come droni e sensori avanzati: questo approccio mira a ottimizzare le risorse naturali aumentando anche le rese colturali. Da queste osservazioni si può evincere come sia vitale fondere innovazione con pratiche tradizionali per assicurare una continuità sostenibile all’agricoltura, un ambito centrale tanto per il benessere della comunità quanto per la sicurezza alimentare mondiale.