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- Produzione agricola da rinnovabili +1000% dal 2010, raggiungendo 2,59 miliardi di euro.
- 46.000 impianti fotovoltaici agricoli, con una potenza di 2.877 MW.
- Il biogas genera 2 miliardi di euro annui e impiega 20.000 persone.
Agroenergie: Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Italiana
L’integrazione delle fonti rinnovabili nel settore agricolo italiano sta vivendo una crescita esponenziale, come evidenziato dal primo rapporto dell’Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura. Dal 2010 al 2023, il valore della produzione agricola legata all’energia rinnovabile, comprendente fotovoltaico, biogas e biomasse, ha visto un incremento di dieci volte, passando da 231,9 milioni a 2,59 miliardi di euro. Questo dato sottolinea il potenziale trasformativo delle agroenergie per un’agricoltura più sostenibile e resiliente.
Attualmente, le aziende agricole italiane ospitano circa 46.000 impianti fotovoltaici, con una potenza complessiva di 2.877 MW, un aumento significativo rispetto ai 510 MW del 2010. Inoltre, si contano oltre 1.800 impianti di biogas, un numero notevolmente superiore rispetto alle poche decine del 2007. Di particolare rilievo è il fatto che il 15,9% delle 65.000 aziende agricole che svolgono attività connesse alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli si dedica alla produzione di energia rinnovabile, segnando un aumento del 214,4% rispetto al decennio precedente.

Il Biogas: Un Pilastro dell’Agroenergia
L’Osservatorio sulle Agroenergie pone un’enfasi particolare sul biogas, un settore che genera flussi di cassa annuali di circa 2 miliardi di euro per le aziende agricole e agroindustriali italiane, impiegando oltre 20.000 persone. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in agricoltura, che include bioenergie, idroelettrico e fotovoltaico, supera i 57 GW, con il settore agricolo che contribuisce con una capacità installata di circa 5 GW attraverso 48.000 impianti.
La produzione di elettricità verde nel settore agricolo si attesta attorno ai 13 TWh, coprendo circa l’11% della produzione complessiva nazionale. Nello specifico, circa 10 TWh all’anno sono generati da impianti a biogas, 2 TWh all’anno derivano dal fotovoltaico e 1 TWh all’anno è prodotto grazie all’idroelettrico, sfruttando le risorse idriche come fiumi e canali ad uso irriguo. Questi dati evidenziano il ruolo cruciale del biogas come fonte di energia rinnovabile nel contesto agricolo italiano.
Agrivoltaico: Un Modello Innovativo per il Futuro
L’agrivoltaico emerge come una soluzione promettente per conciliare la produzione di energia rinnovabile e l’attività agricola. Questa tecnologia consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su infrastrutture che non ostacolano l’utilizzo agricolo del terreno. Studi hanno dimostrato che l’ombreggiamento causato dai moduli può ridurre l’evapotraspirazione, offrendo benefici soprattutto durante la stagione estiva, in caso di stress idrico o mancanza di irrigazione.
Un esempio significativo è rappresentato dall’impianto agrivoltaico più esteso a livello globale, localizzato nelle vicinanze del deserto del Gobi, in Cina; qui, al di sotto di pannelli solari con una potenza di 700 MW, si coltivano frutti di bosco. La presenza dei pannelli protegge le colture dal riscaldamento eccessivo e attenua la temperatura del suolo, creando un microclima favorevole alla crescita delle piante. In Italia, la società REM Tec ha sviluppato un sistema agrovoltaico brevettato, composto da pannelli con inclinazione variabile per massimizzare la produzione di energia e aumentare la sicurezza durante eventi meteorologici estremi.
Sfide e Opportunità per il Futuro dell’Agroenergia
Nonostante i progressi compiuti, il settore delle agroenergie si trova di fronte a diverse sfide. Il raggiungimento degli obiettivi al 2030 richiede un quadro legislativo più chiaro e incentivi adeguati. Il DL Agricoltura e il DM Aree Idonee necessitano di maggiore chiarezza per gli operatori, mentre i ritardi negli incentivi previsti, come FER X e FER 2, potrebbero compromettere il raggiungimento dell’obiettivo stimato di circa 90 GW di installato da bioenergie, idroelettrico e fotovoltaico.
Tuttavia, le opportunità sono immense. La nuova PAC, a partire dal 2023, punta ad avvicinare sempre di più l’agricoltura alle ambizioni climatiche del Green Deal europeo, promuovendo l’energia rinnovabile e il raggiungimento di target di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. L’agrivoltaico, l’agrisolare e il biogas rappresentano una componente imprescindibile del futuro, permettendo di conciliare lo sviluppo economico con la tutela ambientale, favorendo la decarbonizzazione e la sostenibilità.
Verso un’Agricoltura Energeticamente Indipendente: Una Visione Olistica
L’agricoltura italiana ha l’opportunità di trasformarsi in un settore energeticamente indipendente, sfruttando le risorse rinnovabili disponibili e adottando pratiche innovative. Questo cambiamento non solo ridurrà i costi di produzione e l’impatto ambientale, ma creerà anche nuove opportunità di reddito per gli agricoltori e contribuirà alla sicurezza energetica del Paese.
Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale adottare una visione olistica che integri la produzione di energia rinnovabile con le attività agricole tradizionali. Questo significa investire in tecnologie innovative come l’agrivoltaico, ottimizzare l’uso delle biomasse e del biogas, e promuovere l’efficienza energetica nelle aziende agricole.
Un concetto base dell’agricoltura, applicabile in questo contesto, è la rotazione delle colture. Così come la rotazione delle colture migliora la salute del suolo e riduce la necessità di fertilizzanti chimici, l’integrazione di diverse fonti di energia rinnovabile può aumentare la resilienza energetica di un’azienda agricola.
Un concetto più avanzato è l’agricoltura rigenerativa, che mira a ripristinare la salute del suolo e a sequestrare il carbonio atmosferico. L’agrivoltaico, ad esempio, può contribuire all’agricoltura rigenerativa proteggendo il suolo dall’erosione e riducendo l’evapotraspirazione.
Riflettiamo: come possiamo incentivare ulteriormente l’adozione di pratiche agricole sostenibili e la produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole italiane? Quali sono le barriere che impediscono agli agricoltori di investire in queste tecnologie e come possiamo superarle? Come possiamo garantire che la transizione verso un’agricoltura energeticamente indipendente sia equa e inclusiva, offrendo opportunità a tutti gli agricoltori, indipendentemente dalle dimensioni della loro azienda?