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- Nel 2023, l'agrivoltaico in Italia ha raggiunto quasi 16 GW di capacità.
- Un totale di 643 progetti agrivoltaici sono stati presentati per un finanziamento di oltre 920 milioni di euro.
- Entro il 2030, l'Italia potrebbe raggiungere una potenza installata di 22 GW, coprendo il 58% dei progetti a terra del PNIEC.
L’agrivoltaico si presenta come una delle soluzioni innovatrici più promettenti per combinare la produzione di cibo con la generazione di energia sostenibile. Questa tecnologia, che prevede l’impiego simultaneo di sistemi fotovoltaici e di metodi agricoli, rappresenta un sostanziale passo avanti rispetto alla semplice posa di impianti solari sul terreno, consentendo un’ottimizzazione sia culturale che energetica. In Italia, tale pratica sta acquisendo slancio grazie a politiche eco-sostenibili e a un’agricoltura ben radicata e variegata.
Lo Sviluppo dell’Agrivoltaico in Italia
Nel 2023, il comparto agrivoltaico ha visto una crescita robusta in Italia, con iniziative che raggiungono quasi i 16 GW. Il concorso del PNRR dedicato al finanziamento di progetti agrivoltaici, chiuso nel settembre 2024, ha riscontrato un notevole riscontro con una domanda di oltre 920 milioni di euro e un totale di 643 progetti presentati per una capacità aggregata di sopra a 1,7 GW. In base a uno studio effettuato da Althesys, si prospetta che entro il 2030 l’Italia possa conseguire una potenza installata di 22 GW, corrispondente al 58% dei progetti a terra delineati nel Piano Nazionale Integrato su Energia e Clima (PNIEC). Tale espansione coinvolgerebbe circa 40.000 ettari di suolo agricolo, che rappresentano solo una minima porzione, pari all’1%, del territorio agricolo disponibile complessivamente.
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Benefici Economici e Ambientali
L’agrivoltaico apporta una serie di guadagni imprescindibili, quali la significativa riduzione dei costi dell’energia e delle emissioni di anidride carbonica, contribuendo così a contrastare i cambiamenti climatici. Gli impianti agrivoltaici sono concepiti elevando i pannelli solari dal terreno, in modo da facilitare l’impiego di attrezzature agricole moderne e permettere alle piante di crescere al di sotto. Ciò consente un uso ottimale dello spazio disponibile, diversificando le entrate degli agricoltori e favorendo l’adozione di energie rinnovabili, senza sacrificare le colture. Inoltre, l’ombra prodotta da questi pannelli solari può contribuire a limitare lo stress causato dal calore alle coltivazioni, aumentando così la loro produttività.
Ostacoli e Sfide Normative
Nonostante gli innumerevoli vantaggi, l’agrivoltaico in Italia deve affrontare diverse sfide, soprattutto di carattere normativo. La regolazione complessa e la forza di una definizione precisa e univoca di “impianto agrivoltaico” possono impedire l’installazione di tali sistemi su superfici agricole. Normative a livello locale, difatti, tendono a considerare tali impianti come alterazioni dell’uso del territorio, richiedendo quindi iter burocratici estenuanti e costosi. Diventa pertanto essenziale rendere più agevoli le pratiche per ottenere autorizzazioni e incoraggiare la ricerca e lo sviluppo al fine di concepire tecnologie più efficienti e armonizzate con le arti dediche all’agricoltura.
Un Futuro Sostenibile
L’agrivoltaico costituisce un’enorme occasione per l’Italia, permettendo la fusione delle esigenze energetiche con quelle agricole, garantendo vantaggi economici e ambientali a entrambe le parti coinvolte: produttori ed utilizzatori. Con dottrine idonee ed una collaborazione comune, l’agrivoltaico può divenire un elemento basilare nella transizione energetica sostenibile del Paese.
L’agrivoltaico è una concezione interessante che collega e integra due ambienti apparentemente distanti: agricoltura e raccolta solare. Tradotto semplicemente, si tratta dell’impiego contemporaneo di terreni per la coltivazione di piante e la produzione di energia solare, permettendo un uso del terreno intelligente ed ottimizzato. Un elemento all’avanguardia di questa tecnologia è l’aggiunta di sistemi che controllano l’effetto delle installazioni fotovoltaiche sulle colture, la gestione delle risorse idriche, e sull’efficienza del settore agricolo. Questa fusione non amplifica solo la resa energetica, ma favorisce anche la sostenibilità ambientale.
Meditando su queste evoluzioni, è possibile vedere un futuro in cui agricoltura e produzione energetica non convivono solo fianco a fianco, ma si rafforzano reciprocamente. L’agrivoltaico incita a ridefinire il modo in cui andiamo a gestire le risorse naturali, suggerendo un modello di sviluppo più verdecostume.