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- Coinvolge oltre 700 milioni di persone e copre quasi un quarto del PIL globale.
- Importazione prevista di 99.000 tonnellate di carne bovina soggetta a una tariffa agevolata del 7,5%.
- Importazioni senza dazio per 180.000 tonnellate di pollame.
Il patto commerciale firmato il 6 dicembre 2024 tra l’UE e il Mercosur mira a costruire una delle maggiori aree globali di libero scambio. Coinvolgendo oltre 700 milioni di persone, questa intesa copre quasi un quarto del PIL globale. L’accordo si propone di ridurre sia le tariffe che gli ostacoli al commercio, rendendo più fluido lo scambio di beni tra i due continenti. Per l’Unione Europea significherebbe minori costi su beni come automobili, macchinari e prodotti chimici; d’altra parte, gli stati appartenenti al Mercosur avrebbero una migliore penetrazione nei mercati europei per merci agricole quali carne bovina, pollame e zucchero.
Tuttavia, tali benefici economici hanno incontrato resistenze considerevoli, soprattutto dagli agricoltori europei preoccupati che un’ondata massiccia di prodotti sudamericani possa sopraffare i mercati locali, compromettendo la stabilità agricola dell’Europa.
Critiche e Preoccupazioni degli Agricoltori Europei
Coldiretti, insieme a Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani, ha mostrato forti preoccupazioni riguardo al nuovo accordo commerciale discusso tra Europa e Sud America. Lamentano che questa intesa non protegge la parità delle regole operative per gli agricoltori europei, esponendoli a condizioni competitive ingiuste rispetto ai loro colleghi d’oltreoceano. Viene paventata la possibilità che questo accordo faciliti un afflusso crescente di prodotti agroalimentari sudamericani nel mercato europeo; tali beni rischiano di essere realizzati secondo norme sanitarie ed ecologiche meno rigide.
Un esempio simbolico è rappresentato dall’arrivo previsto sul territorio europeo di 99.000 tonnellate di carne bovina soggette a una tariffa agevolata del 7,5%, oltre alle previste importazioni senza dazio per 180.000 tonnellate di pollame. Questo scenario potrebbe mettere sotto pressione gli allevatori all’interno dell’UE, costretti ad aderire a regolamentazioni più rigide riguardo all’impiego degli ormoni della crescita o dei pesticidi nei processi produttivi. Non va inoltre dimenticato come tale accordo rischierebbe di esacerbare il fenomeno della deforestazione in Amazzonia, comportando conseguenze potenzialmente devastanti per l’ambiente naturale globale.
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Posizioni Politiche e Implicazioni Economiche
L’intesa ha suscitato spaccature tra l’opinione pubblica e la scena politica in Europa. Stati come Germania, Spagna, Italia e Portogallo supportano fermamente l’accordo grazie alla considerazione del Mercosur come un mercato strategico fondamentale per le loro industrie trainanti, soprattutto nel settore automobilistico. Al contrario troviamo paesi quali la Francia, la Polonia e l’Austria che resistono con decisione all’intesa reclamando regolamentazioni più severe su ambiente e lavoro.
Ursula von der Leyen, della Commissione Europea, difende apertamente l’accordo asserendo che offre robuste misure di salvaguardia dei redditi degli agricoltori europei assicurando il rispetto, da parte dei prodotti provenienti dal Mercosur, delle norme igieniche ed alimentari imposte dall’Europa. Tuttavia permane il dubbio tra le organizzazioni agricole continentali poiché ritengono le protezioni al momento proposte assolutamente inadeguate.
Conclusioni e Prospettive Future
L’accordo con il Mercosur si pone come una prova complessa per l’Unione Europea, esigendo un bilanciamento delicato tra gli imperativi economici e la difesa dell’agricoltura del continente. Sebbene ci siano prospettive di vantaggio per certi segmenti industriali grazie alla liberalizzazione dei mercati, l’agricoltura europea potrebbe essere fortemente penalizzata. La ratifica dell’accordo appare ancora incerta; vari Stati membri potrebbero opporre resistenza qualora le loro apprensioni non fossero debitamente tenute in conto.
Alla fine dei conti, per l’Unione Europea diventa essenziale assicurarsi che ogni intesa commerciale rispetti i canoni di giustizia ed equità reciproca mentre tutela i settori più deboli. Soltanto attraverso uno scambio di idee produttivo e un comune impegno nel rispetto degli standard si potrà giungere a un’intesa favorevole a tutte le entità interessate.
Riflessioni sull’Agricoltura e il Commercio Globale
L’agricoltura si configura come settore chiave non solo per il suo ruolo nella fornitura di cibo ma anche per il suo contributo alle economie locali e alla salvaguardia delle tradizioni culturali. Il concetto essenziale associato all’accordo Ue-Mercosur è quello della sovranità alimentare, che sottolinea l’importanza della capacità nazionale di produrre alimenti in maniera sicura e sostenibile. Questo principio è determinante affinché le popolazioni locali possano avere accesso ad alimenti salubri e nutrienti diminuendo al tempo stesso la necessità di importazioni.
In una prospettiva evoluta, l’approccio dell’agricoltura rigenerativa appare come una via promettente per affrontare questioni ambientali e sociali connesse al commercio internazionale. Tale metodo agricolo punta a rafforzare la salute del suolo, stimolare la biodiversità ed abbassare i livelli di emissione carbonica mentre fortifica economicamente le comunità agricole coinvolte. Riconsiderare come queste pratiche possano essere integrate nei modelli commerciali mondiali potrebbe delinearsi come un percorso verso un futuro agricolo mondiale più equo e duraturo.