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- La FNSEA domina con il 54% dei voti nelle ultime elezioni, sfidata da Coordination Rurale e Confédération Paysanne.
- Circa 100 manifestazioni a livello nazionale contro l'accordo Mercosur.
- Il presidente Macron non intende firmare l'accordo UE-Mercosur nella sua forma attuale, nonostante il margine di manovra limitato.
Le recenti manifestazioni in Francia contro l’accordo UE-Mercosur si intrecciano con una complessa battaglia di potere tra i sindacati agricoli. La Fédération Nationale des Syndicats d’Exploitants Agricoles (FNSEA), principale organizzazione sindacale del settore, si prepara a mantenere il suo dominio nelle elezioni professionali previste per gennaio 2025. Questo appuntamento elettorale, cruciale per il settore agricolo, vedrà gli agricoltori francesi eleggere i loro rappresentanti nelle camere dell’agricoltura locali, che fungeranno da portavoce presso le autorità pubbliche. L’opposizione all’accordo UE-Mercosur è unanime tra i sindacati, tuttavia le fratture emergono visibilmente nelle proteste per strada. Le manifestazioni, già tinte di campagna elettorale lo scorso inverno, sono ora il palcoscenico di una competizione accesa tra i sindacati, tutti in cerca di visibilità.
Proteste e Rivalità Sindacali
Le proteste degli agricoltori francesi contro il trattato Mercosur si sono intensificate, con azioni che includono il blocco delle strade e l’accensione di fuochi. Circa cento manifestazioni sono state registrate a livello nazionale, con una partecipazione significativa nelle regioni meridionali e occidentali della Francia. La FNSEA, che ha ottenuto il 54% dei voti alle ultime elezioni del 2019, è sfidata dalla Coordination Rurale e dalla Confédération Paysanne, che hanno rispettivamente ottenuto il 21% e il 20% dei voti. La rivalità tra FNSEA e Coordination Rurale è particolarmente intensa, con quest’ultima che ha guadagnato visibilità attraverso azioni di protesta e copertura mediatica. La Confédération Paysanne, al contrario, tenta di ottenere rilievo sul piano continentale tramite la sua rete di affiliazione, Via Campesina.
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L’Accordo UE-Mercosur e le Preoccupazioni degli Agricoltori
L’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Mercosur è al centro delle preoccupazioni degli agricoltori francesi. Temono che la concorrenza delle grandi aziende agricole sudamericane, che beneficiano di costi di produzione inferiori e standard ambientali meno rigorosi, possa danneggiare gravemente il settore agricolo francese. Gli agricoltori propongono di adottare “normative specchio” affinché le stesse regole imposte in Francia si applichino anche alle merci importate. L’accordo punta a rafforzare gli scambi di beni e servizi tra l’UE e i paesi del Mercosur eliminando gradualmente i vincoli commerciali e uniformando leggi e regolamenti. Tuttavia, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia non firmerà l’accordo nella sua forma attuale, nonostante il margine di manovra sia limitato.
Una Prospettiva di Cambiamento
Le elezioni professionali di gennaio 2025 rappresentano un momento cruciale per il futuro dell’agricoltura francese. Al di là delle preoccupazioni legate all’accordo UE-Mercosur, saranno fondamentali altri fattori, quali l’emergenza climatica, la diffusione di malattie tra gli animali e le politiche governative in risposta alle richieste degli agricoltori. Nonostante un’alleanza tra la Confédération Paysanne e la Coordination Rurale appaia improbabile, entrambe le organizzazioni si sono già unite in passato per sollecitare il presidente Macron a migliorare i guadagni degli agricoltori e fermare l’accordo. Una risoluzione politica sull’accordo potrebbe essere possibile all’inizio del 2025, il che farebbe supporre una continua o crescente ondata di manifestazioni.
In agricoltura, una nozione di base correlata al tema è il concetto di sovranità alimentare, che implica il diritto delle popolazioni a definire le proprie politiche agricole e alimentari. Questo principio è fondamentale per comprendere le preoccupazioni degli agricoltori francesi riguardo all’accordo UE-Mercosur. Una nozione avanzata è l’importanza della diversificazione delle colture, che può aiutare a mitigare i rischi economici e ambientali associati alla dipendenza da un singolo mercato o prodotto. Riflettendo su questi concetti, emerge la necessità di un equilibrio tra l’apertura ai mercati globali e la protezione delle economie locali, un tema che continua a suscitare dibattiti accesi nel panorama agricolo moderno.