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- La normativa impone l'assicurazione per oltre un milione di mezzi agricoli in aree private.
- Associazioni come UNCAI e Confagricoltura chiedono una proroga dell'obbligo.
- Manca la disponibilità di prodotti assicurativi specifici per il rischio statico.
La recente normativa che impone l’obbligo di assicurazione per i veicoli agricoli situati in aree private ha sollevato un acceso dibattito nel settore agricolo italiano. Dallo scorso luglio, una normativa dell’UE richiede che la copertura assicurativa RC Auto venga estesa anche ai mezzi agricoli che non transitano su strade pubbliche, ma si trovano all’interno di proprietà private, come le aziende agricole o i piazzali dei rivenditori. Questa misura ha generato preoccupazioni tra gli agricoltori e i contoterzisti, che si trovano a dover affrontare un obbligo percepito come eccessivo e non proporzionato al rischio effettivo.
Le Reazioni del Settore Agricolo
Il mondo agricolo ha reagito con fermezza alla nuova normativa, evidenziando la mancanza di strumenti assicurativi adeguati per coprire il cosiddetto “rischio statico”. Lo scorso 5 settembre, diverse associazioni di categoria, tra cui UNCAI, CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, CAI Agromec e Copagri, si sono unite per portare la questione all’attenzione dei ministri competenti. La richiesta principale è stata quella di posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo, in attesa di un confronto tecnico che possa chiarire e risolvere le criticità operative e giuridiche.
- 👍 Finalmente una misura che valorizza la sicurezza in ambito agricolo......
- 👎 Un altro peso burocratico per gli agricoltori che non necessitano......
- 🌐 E se questa normativa fosse vista come un'opportunità per rinnovare......
La Posizione delle Associazioni di Categoria
Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, ha sottolineato come il provvedimento rappresenti un paradosso: da un lato, vi è l’imposizione normativa, dall’altro, l’impossibilità di attuarla per l’assenza di prodotti assicurativi specifici. Andrea Borio, presidente di Federacma, ha dichiarato che l’intera filiera agricola è pronta a collaborare per trovare una soluzione condivisa, ma attende ancora una risposta concreta dal Governo. La questione interessa oltre un milione di mezzi agricoli in tutta Italia, con un impatto significativo sui costi operativi delle aziende agricole.
Le Prospettive Future e le Richieste di Proroga
La filiera agricola continua a chiedere con insistenza la <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.mimit.gov.it/it/notizie-stampa/assicurazioni-per-i-rischi-catastrofali-urso-riforma-di-sistema-assolutamente-necessaria”>convocazione di un tavolo tecnico ministeriale per affrontare le criticità legate all’obbligo assicurativo. L’avvocato Gualtiero Roveda ha evidenziato come la normativa non distingua tra veicoli in circolazione e quelli fermi, trattandoli allo stesso modo e gravando inutilmente sulle aziende agricole. Spostare in avanti l’applicazione della legge permetterebbe di fermare temporaneamente l’imposizione, consentendo alle imprese agricole di adattarsi e alle compagnie assicurative di concepire soluzioni adeguate. È essenziale che il Ministero dei Trasporti e l’IVASS intervengano prontamente per evitare di penalizzare ulteriormente il settore agricolo.
Una Riflessione sul Futuro dell’Agricoltura e delle Assicurazioni
In un contesto agricolo sempre più complesso, la gestione dei rischi è fondamentale per garantire la sostenibilità delle aziende. Una nozione base di agricoltura correlata a questo tema è l’importanza della gestione del rischio nelle operazioni agricole, che include la protezione contro eventi imprevisti come danni alle colture o guasti ai macchinari. A livello avanzato, le aziende possono adottare strategie di risk management più sofisticate, integrando tecnologie innovative e analisi dei dati per prevedere e mitigare i rischi.
La questione delle assicurazioni per i veicoli agricoli in aree private solleva una riflessione più ampia sulla necessità di strumenti assicurativi flessibili e adeguati alle specifiche esigenze del settore agricolo. È cruciale che le politiche pubbliche e le soluzioni di mercato lavorino insieme per creare un ambiente in cui le aziende agricole possano prosperare senza essere gravate da oneri eccessivi.