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Quali specie italiane sono in grave pericolo e perché?

Scopri come la situazione critica di numerosi animali, come il fratino e il gabbiano corso, sta segnando il loro futuro e cosa si sta facendo per salvarli.
  • Declino del Fratino dalle 1550-1900 coppie nel 2010 a circa 600 coppie nel 2022.
  • Competizione tra Gabbiano Corso e Gabbiano Reale per gli spazi riproduttivi, con il primo stimato in circa 1200 coppie in Italia.
  • Presenza della berta minore con 67,3% della popolazione globale in Italia.

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, Legambiente ha lanciato un allarme riguardo alla situazione critica di numerose specie animali in Italia. Tra queste, il Fratino, un piccolo uccello che nidifica sulle spiagge, è particolarmente a rischio. La sua presenza è un indicatore della salute ambientale delle aree costiere. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, la popolazione del Fratino è diminuita drasticamente, passando da 1550-1900 coppie nel 2010 a circa 600 coppie nel 2022. Le principali cause di questa riduzione sono la pulizia meccanica delle spiagge e l’aumento di predatori come ratti, gatti, cani, cornacchie e gabbiani reali.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha sottolineato l’urgenza di un’inversione di tendenza nelle politiche di tutela ambientale. Secondo Ciafani, è necessario implementare strumenti operativi e nuove norme per accompagnare i territori verso una transizione ecologica e creare più aree protette.

Specie Marine e la Minaccia della Competizione

Oltre al Fratino, altre specie di uccelli marini sono in pericolo. Il Gabbiano Corso, ad esempio, è indicato come “prossimo alla minaccia” nel report di Legambiente. Questa specie nidifica su piccole isole e tratti costieri del Mediterraneo e soffre a causa del depauperamento degli stock ittici, del bycatch e del disturbo alle colonie in nidificazione. La popolazione stimata in Italia è di circa 1.200 coppie.

In alcuni siti riproduttivi, il Gabbiano Corso è in competizione per gli spazi con il Gabbiano Reale, una specie che ha beneficiato delle lacune nel ciclo di smaltimento dei rifiuti, sfruttando discariche e depositi temporanei di immondizia. In Paesi come il Portogallo, i gabbiani reali sono stati dotati di GPS per localizzare discariche abusive e rimuoverle.

Le berte, sia maggiore che minore, sono altre specie marine a rischio. Questi uccelli, che si alimentano di “pesce azzurro” e seguono i pescherecci, possono facilmente diventare vittime delle reti e degli attrezzi da pesca. La berta minore, endemica del Mediterraneo, è presente in Italia con circa il 67,3% della popolazione globale e rientra tra le specie vulnerabili.

La Minaccia degli Anfibi e la Crisi Climatica

Il report di Legambiente evidenzia anche la situazione critica degli anfibi, la classe di vertebrati più minacciata in Italia. La Salamandra di Aurora, localizzata in una ristretta porzione boschiva delle Prealpi Vicentine, è in pericolo di estinzione a causa delle pratiche forestali. Il Geotritone del Monte Albo, esclusivo della catena del Monte Albo nel nord-est della Sardegna, è minacciato dalla degradazione del suo habitat.

Il Geotritone del Sarrabus, presente solo nella regione sud-orientale della Sardegna, è considerato il geotritone più a rischio in Italia. La Raganella Sarda, un anfibio endemico della Sardegna, della Corsica e dell’Arcipelago Toscano, potrebbe risentire della carenza d’acqua nei siti riproduttivi e degli effetti negativi dell’uso eccessivo di prodotti fitosanitari agricoli.

Un ulteriore pericolo per l’avifauna marina è rappresentato dalla plastica in mare. Le microplastiche possono causare una nuova malattia, la “plasticosi”, che induce fibrosi nel tratto gastrointestinale degli uccelli marini.

Azioni e Iniziative per la Tutela della Biodiversità

Per affrontare queste sfide, Legambiente ha sottolineato la necessità di sei azioni fondamentali a livello europeo, in linea con gli obiettivi del Green Deal e della Strategia per la Biodiversità. Queste azioni includono la tutela del 30% del territorio e del mare, l’aumento della connettività e della resilienza degli ecosistemi, la riduzione del consumo di suolo e il contrasto alle specie invasive.

In Italia, la Strategia Nazionale per la Biodiversità mira a costruire una rete nazionale coerente di aree protette e a ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030. Il ministro Pichetto Fratin ha dichiarato che il governo italiano è in prima fila nella valorizzazione del Capitale Naturale e nella lotta contro la perdita di biodiversità.

L’Ispra ha presentato a Roma la pubblicazione “La sfida ambientale per la finanza sostenibile”, un documento che fornisce informazioni chiare e affidabili riguardanti la finanza sostenibile. Questo strumento è stato portato all’attenzione del G7 di Venaria Reale e mira a promuovere investimenti nei fondi ESG (Environmental, Social & Governance) per sostenere iniziative di sostenibilità e giustizia sociale.

Bullet Executive Summary

La biodiversità è un patrimonio inestimabile che richiede azioni immediate e concrete per essere preservato. La perdita di specie come il Fratino, il Gabbiano Corso e la Berta Maggiore rappresenta una minaccia non solo per l’ecosistema, ma anche per il benessere umano. Ogni specie estinta è una perdita irreparabile di un percorso evolutivo unico. La collaborazione tra governi, aziende e cittadini è essenziale per proteggere la biodiversità e garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.

Nozione base di agricoltura: La biodiversità agricola è fondamentale per la sicurezza alimentare. Diversificare le colture e preservare le varietà locali può aumentare la resilienza degli agroecosistemi ai cambiamenti climatici e alle malattie.

Nozione avanzata di agricoltura: L’agricoltura rigenerativa è un approccio che mira a migliorare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e sequestrare il carbonio. Tecniche come la rotazione delle colture, l’agroforestazione e l’uso di compost possono contribuire a creare sistemi agricoli più sostenibili e resilienti.

La tutela della biodiversità non è solo una questione ambientale, ma anche una responsabilità collettiva che richiede l’impegno di tutti. Riflettiamo su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a proteggere questo prezioso patrimonio naturale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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