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- La diffusione della peronospora ha causato danni ingentissimi al settore vitivinicolo nel 2023, richiedendo un'azione coordinata a più livelli.
- La Commissione europea ha annunciato un pacchetto di aiuti di emergenza pari a 60,5 milioni di euro per i settori agricoli italiani colpiti.
- La crisi ha evidenziato una perdita di prodotto stimata all'80%, con un conseguente ammanco di quasi 500.000 quintali di uva e una diminuzione di fatturato stimato in 26 milioni di euro.
Nel 2023, il settore vitivinicolo ha affrontato una delle sue più gravi crisi a causa della diffusione della peronospora (Plasmopara viticola), un patogeno che ha causato danni ingentissimi alle colture. La situazione ha richiesto un’azione coordinata a livello nazionale e regionale, con l’intervento dell’Agea e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, per mettere in atto misure di sostegno finanziario ai viticoltori colpiti.
Le istruzioni operative per richiedere i ristori sono state pubblicate, consentendo l’accesso al sostegno previsto dal DM 690595 del 15 dicembre 2023, in risposta all’emergenza provocata dagli attacchi di peronospora. La Regione Molise, in particolare, ha visto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale che dichiara l’esistenza del carattere di eccezionalità per i danni subiti, permettendo l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per le aziende agricole interessate.
La risposta europea e le critiche locali
Parallelamente, la Commissione europea ha annunciato un pacchetto di aiuti di emergenza pari a 60,5 milioni di euro per i settori agricoli italiani colpiti da problemi specifici, tra cui quello vitivinicolo. Questo sostegno è stato accolto come un segnale importante di vicinanza al comparto, gravemente danneggiato da una perdita di prodotto stimata all’80%, con un conseguente ammanco di quasi 500.000 quintali di uva e una diminuzione di fatturato stimato in 26 milioni di euro.
Nonostante queste misure, le critiche non sono mancate, soprattutto a livello regionale. In Abruzzo, ad esempio, il consigliere regionale Paolucci ha denunciato la mancanza di sostegni concreti per le aziende vitivinicole, nonostante le promesse elettorali e i decreti annunciati. La lentezza burocratica e la mancanza di risorse finanziarie immediatamente disponibili sono state al centro delle accuse, con un appello affinché le deleghe agricole possano passare a mani più efficaci nel nuovo esecutivo.
Le prospettive future e l’importanza del sostegno istituzionale
La crisi vitivinicola del 2023 ha messo in evidenza l’importanza di un sostegno istituzionale rapido ed efficace in situazioni di emergenza. La collaborazione tra enti locali, nazionali e internazionali si è rivelata fondamentale per affrontare le conseguenze devastanti della peronospora, ma ha anche evidenziato la necessità di migliorare i meccanismi di risposta alle crisi agricole.
Bullet Executive Summary
La crisi vitivinicola del 2023, causata dalla diffusione della peronospora, ha richiesto un’azione coordinata a più livelli per sostenere i viticoltori colpiti. Le misure adottate, sia a livello nazionale che europeo, hanno dimostrato l’importanza di un sostegno istituzionale in tempi di crisi. Tuttavia, le critiche emerse sottolineano la necessità di migliorare l’efficacia e la tempestività delle risposte.
Una nozione base di agricoltura correlata a questa situazione è l’importanza della prevenzione e del monitoraggio costante delle colture per mitigare il rischio di patogeni come la peronospora. Inoltre, una nozione di agricoltura avanzata applicabile è lo sviluppo e l’adozione di varietà di vite resistenti ai patogeni, combinata con pratiche agricole sostenibili, per ridurre la dipendenza da interventi chimici e migliorare la resilienza delle colture vitivinicole. Queste strategie possono offrire spunti di riflessione per affrontare le sfide future nel settore vitivinicolo, stimolando una riflessione sulla necessità di un’agricoltura più sostenibile e resiliente.