Importante: stop al lavoro nei cantieri e nei campi durante le ore più calde in Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna ha introdotto una nuova ordinanza, firmata dalla presidente Irene Priolo, che vieta le attività lavorative nei cantieri edili, nell’agricoltura e nel florovivaismo durante le ore più calde della giornata. Questo provvedimento, in vigore dal 29 luglio al 31 agosto 2024, mira a garantire la sicurezza dei lavoratori esposti a condizioni di caldo estremo o anomalo. L’ordinanza prevede il divieto di lavorare dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “alto”.

Il Collegio degli Imprenditori Edili dell’Emilia ha accolto favorevolmente questa misura, definendola “fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure”. Tuttavia, i costruttori emiliani hanno richiesto ulteriori misure per garantire la continuità delle attività di cantiere, specialmente per lavori non facilmente rimandabili, come la manutenzione degli edifici scolastici. Essi propongono di anticipare l’inizio dei lavori rumorosi nei cantieri prima delle 8 di mattina, quando le condizioni climatiche sono più sopportabili.

La Reazione delle Associazioni di Categoria

Confagricoltura ha espresso il proprio sostegno alla decisione della Regione Emilia-Romagna. Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, ha dichiarato: “Prevenzione è sempre la cosa migliore, e questa è una decisione di buonsenso. In molte imprese agricole, la tutela dei lavoratori è già una priorità, e questa ordinanza rafforza ulteriormente questo impegno”. Gasparini ha sottolineato come il lavoro agricolo, spesso svolto all’esterno, comporti una prolungata esposizione al sole, che rappresenta un pericolo per i lavoratori.

Anche altre regioni italiane, come Toscana, Puglia, Lazio, Molise, Abruzzo e Sicilia, hanno adottato misure simili per vietare il lavoro nei cantieri e nei campi durante le ore più calde dell’estate. In queste regioni, il divieto è valido se il luogo di lavoro è segnalato in rosso nelle mappe dell’Inail sul sito www.worklimate.it.

Le Sfide per le Aziende e i Sindacati

Ivan Missiroli, della segreteria confederale della Cgil di Ravenna, ha evidenziato come la sensibilità al tema del caldo estremo vari tra le aziende. “Le imprese dove il sindacato non è presente non controllano la sensibilità al tema. Le rappresentanze sindacali fanno accordi per periodi di lavoro brevi, iniziando prima e con pause ridotte per terminare il lavoro il prima possibile, utilizzando anche lo strumento delle ferie”.

Roberto Martelli, segretario della Fillea Cgil di Ravenna, ha spiegato che nel settore delle costruzioni molte aziende cercano di effettuare i lavori all’aperto solo al mattino, dalle 6 alle 13. Tuttavia, ha sottolineato che il problema principale è la dimensione aziendale: “Le aziende edili hanno in media due o tre dipendenti, e la gestione del lavoro dipende solo dal datore”.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’ordinanza regionale dell’Emilia-Romagna rappresenta un passo significativo verso la tutela dei lavoratori esposti a condizioni di caldo estremo. La misura è stata accolta con favore sia dai costruttori che dalle associazioni agricole, sebbene siano state sollevate alcune preoccupazioni riguardo alla continuità delle attività di cantiere. La collaborazione tra amministrazioni locali, sindacati e associazioni di categoria sarà fondamentale per garantire l’efficacia di queste misure e la sicurezza dei lavoratori.

Nozione base di agricoltura correlata: La rotazione delle colture è una pratica agricola che consiste nell’alternare diverse colture nello stesso campo in diverse stagioni o anni. Questa tecnica aiuta a migliorare la fertilità del suolo e a ridurre la pressione dei parassiti.

Nozione avanzata di agricoltura correlata: L’agricoltura di precisione utilizza tecnologie avanzate come i droni, i sensori e i sistemi di informazione geografica (GIS) per monitorare e gestire le colture in modo più efficiente. Questo approccio consente di ottimizzare l’uso delle risorse e di migliorare la resa delle colture, riducendo al contempo l’impatto ambientale.