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- Il Piemonte istituisce il primo tavolo regionale permanente sul caporalato, coinvolgendo Prefetture, sindacati e associazioni datoriali.
- Un'ordinanza anti-caldo sarà in vigore dal 1° agosto al 31 agosto 2024, prevedendo la sospensione dei lavori agricoli durante le ore più calde.
- La Regione Marche adotta un'ordinanza simile per proteggere i lavoratori dallo stress termico, valida fino al 31 agosto 2024.
Il 31 luglio 2024, presso il Grattacielo Piemonte, si è tenuto il primo incontro del tavolo regionale di coordinamento e monitoraggio sul caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, che da oggi diventa permanente. La Regione Piemonte ha raccolto la convergenza di Prefetture, associazioni datoriali, sindacati e cooperative per estendere a tutto il Piemonte il protocollo che ha dato ottimi risultati nel Saluzzese.
Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha annunciato che le Prefetture del Piemonte, coordinate da quella di Torino, convocheranno incontri a livello provinciale con i soggetti interessati per analizzare le caratteristiche locali e predisporre l’adattabilità del protocollo alle specifiche territoriali. Cirio ha anche incaricato gli uffici regionali di predisporre con urgenza un’ordinanza valida fino al 31 agosto, che prevede la possibile sospensione dei lavori agricoli nei cantieri durante le ore più calde della giornata.
L’Ordinanza Anti-Caldo: Una Risposta alle Esigenze dei Lavoratori e delle Aziende
Il Piemonte adotterà un’ordinanza anti-caldo che prescrive l’astensione dal lavoro nelle ore centrali della giornata per le mansioni che richiedono fatica sotto il sole, nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del florovivaismo. La decisione è stata comunicata ieri dal governatore Alberto Cirio ai sindacati e alle associazioni datoriali, con la partecipazione degli assessori al Lavoro Elena Chiorino, all’Agricoltura Paolo Bongioanni e all’Immigrazione Enrico Bussalino.
Il testo dell’ordinanza entrerà in vigore all’inizio di agosto e avrà una durata di un mese. La sua applicazione sarà parametrata ai requisiti di settore e alle condizioni ambientali dei diversi territori, basandosi sugli alert delle ondate di calore pubblicati sul sito dell’Inail e sui bollettini dell’Arpa regionale. Il provvedimento è stato accolto con favore dai sindacati, che hanno chiesto un atto amministrativo più stringente di una semplice raccomandazione.
Strumenti per Prevenire le Patologie da Calore
La Cna Alto Adige ha ribadito che gli strumenti per prevenire le patologie da calore esistono e devono essere utilizzati. Il presidente di Cna Trentino Alto Adige, Claudio Corrarati, ha sottolineato l’importanza del ruolo del coordinatore della sicurezza e del medico aziendale, che deve individuare i soggetti fragili e prestare particolari attenzioni.
A disposizione delle aziende c’è un vademecum realizzato dall’Ispettorato Medico del Lavoro e dal Servizio aziendale di Medicina del Lavoro, che riepiloga le patologie da calore e le misure da adottare, soprattutto nelle giornate in cui le temperature superano i 30 gradi e l’umidità il 50%. Tra le misure suggerite ci sono la riduzione dell’attività lavorativa nelle ore calde, la disponibilità di acqua nei posti di lavoro e l’aumento della frequenza delle pause di recupero. È inoltre importante che l’abbigliamento da lavoro sia leggero e traspirante.
Stress Termico: L’Ordinanza Regionale nelle Marche
Anche la Regione Marche ha adottato un’ordinanza per tutelare i lavoratori dallo stress termico. Il presidente Francesco Acquaroli, insieme agli assessori Stefano Aguzzi e Andrea Maria Antonini, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria per definire una linea condivisa di azione. L’ordinanza, che sarà firmata domani, prevede il divieto di attività lavorativa all’aperto con esposizione prolungata al sole dalle ore 12:30 alle ore 16:00, nei settori agricolo, florovivaistico e dei cantieri edili stradali.
Il provvedimento sarà efficace fino al 31 agosto 2024 e sarà applicato nei giorni e nelle aree del territorio regionale indicate nella mappa del rischio disponibile sul sito Worklimate. Saranno fatti salvi i provvedimenti sindacali sul territorio comunale di competenza, purché non contrastino con i contenuti dell’ordinanza, e gli specifici accordi aziendali e sindacali che tutelino la salute dei lavoratori in modo migliorativo rispetto all’ordinanza stessa.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’adozione di un tavolo permanente sul caporalato e di ordinanze anti-caldo rappresenta un passo significativo per la tutela dei lavoratori nel settore agricolo e non solo. Questi provvedimenti non solo mirano a garantire condizioni di lavoro più sicure e dignitose, ma anche a creare un modello di collaborazione tra istituzioni, associazioni datoriali e sindacati che può essere replicato in altre regioni.
Nozione base di agricoltura: Il caporalato è una forma di sfruttamento lavorativo che coinvolge spesso lavoratori migranti, impiegati in condizioni di lavoro precarie e sottopagati. Combattere il caporalato è essenziale per garantire diritti e dignità a tutti i lavoratori.
Nozione avanzata di agricoltura: L’adozione di tecnologie di monitoraggio ambientale, come i bollettini dell’Arpa e gli alert dell’Inail, può aiutare a prevenire le patologie da calore e migliorare la gestione delle risorse umane in agricoltura. L’integrazione di queste tecnologie con pratiche agricole sostenibili può portare a un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro e della produttività.
In definitiva, questi sforzi congiunti rappresentano un esempio virtuoso di come la collaborazione tra diversi attori possa portare a soluzioni efficaci e sostenibili per problemi complessi come lo sfruttamento lavorativo e lo stress termico.