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- Il settore agricolo pugliese ha registrato un calo dell'8,2% nell'occupazione nel primo semestre del 2024.
- La regione necessita di circa 10.000 lavoratori per soddisfare la domanda stagionale di manodopera.
- Dal 2017 al 2023, la Puglia ha perso 32.817 braccianti, con un calo significativo nelle province di Lecce, Brindisi e Bari.
Nel primo semestre del 2024, l’occupazione agricola in Puglia ha subito una significativa contrazione dell’8,2%. Questo calo si inserisce in un contesto di crescente domanda di manodopera, con una carenza stimata di circa 10.000 lavoratori necessari per le operazioni di semina e raccolta, inclusa quella olivicola, un settore cruciale per la regione. La situazione è ulteriormente complicata dalle tensioni internazionali che minacciano la sovranità alimentare. Secondo i dati di Bankitalia, mentre l’occupazione generale in Puglia è aumentata, il settore agricolo ha visto una diminuzione, evidenziando una discrepanza significativa. La regione, che conta oltre 108.000 lavoratori agricoli, si affida in gran parte a manodopera straniera, con rumeni, indiani, marocchini, albanesi e senegalesi che rappresentano una parte considerevole della forza lavoro. Tuttavia, le attuali normative, come il sistema del “click day”, non riescono a soddisfare le esigenze stagionali, spesso portando i lavoratori a giungere quando le attività di raccolta sono già concluse.
Le Sfide Normative e le Proposte di Coldiretti
Coldiretti Puglia ha sottolineato la necessità di una gestione più diretta e controllata dei flussi migratori per rispondere alle esigenze del settore agricolo. Le recenti modifiche al decreto flussi rappresentano un passo avanti verso la semplificazione, ma richiedono ulteriori implementazioni con il coinvolgimento delle associazioni datoriali e dei consolati. Inoltre, l’esame dei rapporti sicurezza-sul-lavoro/agricoltura.html”>Inail riguardo alla sicurezza in agricoltura ha messo in luce la necessità impellente di aggiornare le macchine agricole e migliorare il percorso formativo obbligatorio, aprendo ai fondi interprofessionali di formazione continua. I cambiamenti climatici, con i loro effetti devastanti, rappresentano un ulteriore ostacolo, influenzando negativamente l’occupazione nel settore. Coldiretti propone misure strutturali per sostenere imprese e lavoratori, tra cui l’ammortizzatore unico e l’integrazione salariale per gli operai agricoli, nonché la flessibilità nell’uso della Cisoa per il settore agricolo.
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Trend di Decrescita e Dinamiche Demografiche
L’Osservatorio regionale Previdenza e Fondi della Flai Cgil Puglia ha rilevato un trend di decrescita costante dal 2017 nel numero degli operai agricoli. Nel 2023, la Puglia ha perso 32.817 braccianti rispetto al 2017, con un calo significativo nelle province di Lecce, Brindisi e Bari. Tuttavia, la provincia di Foggia ha registrato un lieve aumento. Le giornate lavorative complessive sono diminuite di circa 303.500 rispetto al 2022, ma il numero di lavoratori stranieri è aumentato, con 36.519 iscritti nel 2023. La manodopera femminile rappresenta il 38,1% del totale, con una maggiore concentrazione tra le 101 e le 150 giornate lavorate. Questi dati riflettono una crescente dipendenza dalla manodopera straniera e una riduzione della manodopera locale, influenzata da fattori come il sottosalario e le pratiche di caporalato.
Una Nuova Visione per il Futuro Agricolo
La situazione attuale richiede una riflessione profonda sulle strategie future per il settore agricolo pugliese. È fondamentale considerare l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse umane e naturali per garantire la continuità e la crescita del settore. La Coldiretti e altre organizzazioni devono collaborare per sviluppare politiche che supportino non solo l’occupazione, ma anche l’innovazione e la sostenibilità ambientale.
Nel contesto dell’agricoltura, una nozione di base fondamentale è la rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’accumulo di parassiti e malattie. Questa tecnica è essenziale per garantire una produzione agricola sostenibile e di alta qualità.
In termini di pratiche avanzate, l’adozione di tecnologie di precisione può rivoluzionare il settore, consentendo agli agricoltori di monitorare e gestire le colture con maggiore efficienza. L’uso di droni e sensori per raccogliere dati in tempo reale può ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare i rendimenti.
Riflettendo su questi aspetti, è chiaro che il futuro dell’agricoltura pugliese dipende dalla capacità di adattarsi e innovare, affrontando le sfide con una visione lungimirante e sostenibile.
- Comunicato stampa congiunto ABI Coldiretti sulla situazione dell'occupazione agricola in Puglia
- Rapporto della Banca d'Italia sull'economia della Puglia
- Sito ufficiale di Coldiretti, associazione agricoltori, per approfondire sulla gestione dei flussi migratori e sulle proposte per sostenere imprese e lavoratori del settore agricolo