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- Il prezzo del grano duro ha toccato i minimi dal 2020, con una diminuzione di 100 euro a tonnellata, attestandosi a 342€/tonnellata.
- Le importazioni di grano dalla Russia e dalla Turchia hanno visto un incremento rispettivamente del 1164% e del 798%, causando una perdita di valore del grano italiano del 60% rispetto ai costi di produzione.
- Le importazioni di grano dal Canada, trattato con glifosato secondo modalità vietate a livello nazionale, sono più che raddoppiate, superando il miliardo di chili.
Il settore agricolo sta affrontando una crisi senza precedenti con il prezzo del grano duro che continua a scendere, toccando i minimi dal 2020. In poco più di un mese, il grano fino ha visto una diminuzione di circa 100 euro a tonnellata, attestandosi a 342€/tonnellata. Questa drastica riduzione dei prezzi è attribuita principalmente all’importazione di grano da paesi extra europei come la Russia e la Turchia, che hanno visto un incremento rispettivamente del 1164% e del 798%. Questi prodotti di importazione, spesso di qualità inferiore e coltivati con prodotti chimici non ammessi in Italia, stanno avendo un impatto devastante sul grano italiano, causando una perdita di valore del 60% rispetto ai costi di produzione.
Le Conseguenze sul Mercato Locale e le Reazioni del Settore
La situazione attuale ha messo in ginocchio migliaia di aziende agricole italiane, con il prezzo pagato agli agricoltori che è sceso a soli 35 centesimi al chilo, in netta controtendenza rispetto all’aumento dei prezzi di vendita della pasta al dettaglio. Coldiretti Puglia ha denunciato l’import selvaggio di grano duro estero, sottolineando come le importazioni di grano dal Canada, trattato con glifosato secondo modalità vietate a livello nazionale, siano più che raddoppiate, superando il miliardo di chili. Questo fenomeno, mai registrato nella storia del nostro Paese, richiede un’azione immediata per salvaguardare la produzione locale.
Strategie e Proposte per Affrontare la Crisi
Per contrastare questa crisi, Coldiretti propone di utilizzare parte dei fondi UE messi a disposizione per l’emergenza ucraina per acquistare e stoccare in magazzini europei i prodotti cerealicoli, evitando così la destabilizzazione del mercato comunitario. Inoltre, è fondamentale fermare le importazioni sleali introducendo il principio di reciprocità, affinché tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard ambientali, sanitari e del lavoro. Ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione sono passi essenziali per il futuro del settore.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la crisi del prezzo del grano duro rappresenta una sfida significativa per l’agricoltura moderna, evidenziando la vulnerabilità del settore alle dinamiche di importazione e alle pratiche di mercato sleali. La nozione base di agricoltura correlata a questa tematica è l’importanza della sovranità alimentare, ovvero la capacità di un Paese di produrre cibo sufficiente per il proprio fabbisogno, riducendo la dipendenza da importazioni potenzialmente dannose. Un’ulteriore nozione di agricoltura avanzata applicabile è l’agricoltura di precisione, che attraverso l’uso di tecnologie avanzate può ottimizzare la produzione e ridurre i costi, rendendo il settore più resiliente a tali shock di mercato. Riflettere su queste tematiche è fondamentale per stimolare una consapevolezza maggiore sulle sfide che l’agricoltura moderna deve affrontare e sulle strategie necessarie per garantire un futuro sostenibile e prospero per il settore.
Per approfondire:
Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
