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- Perdite di valore che vanno dal -18% al -35% rispetto all'anno precedente, con una perdita netta annuale significativa per le aziende cerealicole di medie dimensioni stimata in quasi 23.000 euro.
- L'aumento esponenziale delle importazioni di grano russo e turco, con incrementi rispettivamente del +1004% e del +812%, ha segnato un fenomeno senza precedenti nella storia dell'agricoltura italiana.
- La necessità di introdurre meccanismi di salvaguardia dei prezzi delle derrate agricole strategiche è diventata impellente, per metterle al riparo dall'eccessiva volatilità dei mercati e dalle importazioni a basso costo.
La situazione dei cerealicoltori italiani è diventata particolarmente critica negli ultimi mesi, con una pressione crescente dovuta all’aumento dei costi di produzione e al contemporaneo crollo delle quotazioni di vendita delle materie prime. Un fenomeno che ha colpito duramente i produttori di mais, grano tenero, grano duro e soia, con perdite di valore che vanno dal -18% al -35% rispetto all’anno precedente. Questa situazione ha portato a una perdita netta annuale significativa per le aziende cerealicole di medie dimensioni, stimata in quasi 23.000 euro, cifra che si aggrava ulteriormente per superfici maggiori.
Il motivo scatenante di questa crisi è l’enorme aumento delle esportazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina, facilitato dalle agevolazioni concesse dall’Europa in seguito allo scoppio delle ostilità con la Russia. Sebbene queste misure avessero l’intento di sostenere il popolo ucraino, hanno avuto l’effetto collaterale di mettere in difficoltà i produttori europei, italiani in particolare, che ora si trovano a competere con un’offerta maggiore a prezzi più bassi.
La Risposta delle Associazioni Agricole
Di fronte a questa situazione, Confagricoltura ha sollevato la voce, chiedendo interventi immediati per proteggere i produttori nazionali. Tra le richieste, spiccano l’introduzione di un fondo emergenziale comunitario per sostenere i cerealicoltori colpiti e il rafforzamento della protezione dei prodotti agricoli ottenuti nell’Unione Europea. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di garantire trasparenza e tracciabilità del prodotto italiano, senza però aggravare ulteriormente il peso burocratico sulle aziende.
La situazione è stata definita “gravissima” anche da Confagricoltura Bologna, che ha evidenziato come il crollo delle quotazioni dei cereali stia mettendo a rischio la sopravvivenza di molte aziende agricole. La necessità di introdurre meccanismi di salvaguardia dei prezzi delle derrate agricole strategiche è diventata quindi impellente, per metterle al riparo dall’eccessiva volatilità dei mercati e dalle importazioni a basso costo.
L’Invasione del Grano Straniero e le Sue Conseguenze
L’aumento esponenziale delle importazioni di grano russo e turco, con incrementi rispettivamente del +1004% e del +812%, ha segnato un fenomeno senza precedenti nella storia dell’agricoltura italiana. Questo boom di grano straniero ha contribuito a deprimere ulteriormente i prezzi del prodotto nazionale, mettendo in luce la necessità di una politica più protettiva nei confronti dei produttori locali.
La Coldiretti ha denunciato l’arrivo massiccio di prodotti agroalimentari stranieri, spesso coltivati con l’uso di pesticidi vietati nell’Unione Europea, che rappresentano una minaccia non solo per la competitività delle imprese agricole italiane ma anche per la salute dei cittadini. La richiesta è quella di un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano gli stessi standard di sicurezza alimentare e ambientale.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la crisi che sta colpendo i cerealicoltori italiani è il risultato di un complesso intreccio di fattori, tra cui l’aumento dei costi di produzione, il crollo delle quotazioni di vendita e l’invasione di prodotti agricoli stranieri a basso costo. Le associazioni agricole chiedono interventi urgenti per proteggere i produttori nazionali, garantendo al contempo trasparenza e tracciabilità dei prodotti italiani. Questa situazione sottolinea l’importanza di una nozione base di agricoltura: l’equilibrio tra produzione locale e importazioni è fondamentale per la sostenibilità del settore. Inoltre, emerge la necessità di una nozione di agricoltura avanzata: l’innovazione e l’adozione di pratiche agricole sostenibili sono essenziali per aumentare la competitività dei prodotti nazionali sul mercato globale, riducendo al contempo l’impatto ambientale dell’agricoltura.
- Cambiamento rotte mondiali import di cereali
- Inflazione e quotazioni dei cereali in calo - CONFAGRICOLTURA
- Prezzi del grano e produzione in calo - Forlì Today
- Bilancio 2022 tra crisi di prezzi e produzione - Agrimercati ISMEA
- Affrontare la crisi del settore cerealicolo italiano - Cia-Agricoltori Italiani