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- Mary Cefaly ha fondato il Consorzio per la produzione e valorizzazione del pompelmo (Coppi), dando slancio all'economia agricola calabrese.
- Ha ottenuto l'indicazione geografica protetta per le "Clementine di Calabria" e sviluppato il "pompelmo rosso".
- La Cooperativa agricola Laconia, fondata nel 1968, ha introdotto l'olio extravergine di oliva a livello internazionale.
Mary Cefaly ha segnato profondamente l’ambito agricolo calabrese con la sua operosità. Nata a Roma il 19 marzo 1930, dopo aver interrotto una carriera diplomatica dalle ottime prospettive, ha dedicato ogni energia al recupero dell’antica azienda familiare situata ad Acconia di Curinga nella fertile piana di Lamezia Terme. Conseguita la laurea in scienze politiche, Mary Cefaly è riuscita ad amalgamare il suo bagaglio accademico con idee imprenditoriali innovative; questo le ha permesso di introdurre tecniche moderne nella gestione delle aziende agricole, concentrandosi su oliveti ed agrumeti. Dotata di lungimiranza e capace di immaginare scenari futuri, nel 1984 ha fondato il Consorzio per la produzione e valorizzazione del pompelmo (Coppi), dando così un rilevante slancio all’economia agricola regionale.
L’innovazione nel settore agrumicolo
La visione di Mary Cefaly non si è limitata alla gestione aziendale, ma ha abbracciato anche la ricerca e lo sviluppo di nuove varietà agricole. Nel comparto agrumicolo, ha ottenuto l’indicazione geografica protetta per le “Clementine di Calabria” e ha sviluppato una nuova varietà di pompelmo, il “pompelmo rosso”. La sua tenacia è stata evidente anche nella battaglia contro le importazioni di pompelmi da Israele negli anni ’80 e ’90, una sfida che ha affrontato con determinazione, nonostante le difficoltà incontrate. La sua capacità di innovare è stata riconosciuta a livello nazionale, con premi come il Premio Bellisario e il Premio Minerva, che hanno celebrato il suo contributo all’agricoltura meridionale.
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Il ruolo delle cooperative agricole
Mary Cefaly si è resa conto dell’importanza cruciale delle collaborazioni cooperative per il progresso dell’agricoltura contemporanea. Nel 1968, con la fondazione della Cooperativa agricola Laconia concentrata sulla valorizzazione dell’olio d’oliva, ha segnato una tappa essenziale nella creazione di un modello di crescita ecologicamente sostenibile. Fu proprio questa cooperativa a introdurre per prima l’olio extravergine di oliva al mondo intero, una conquista che ha avuto ripercussioni significative e durature nel settore olivicolo. Sotto la sua guida alla Confagricoltura Calabria, il suo ruolo da pioniere è stato ulteriormente rafforzato, rappresentando l’organizzazione sia a livello nazionale che internazionale e promuovendo sinergie tra gli agricoltori per rispondere alle sfide del mercato globale.
Un’eredità che ispira
Mary Cefaly concluse il suo cammino terreno a Roma nel 2002; tuttavia, il segno da lei lasciato ispira ancora oggi le giovani generazioni che si affacciano all’impresa agricola. La sua capacità di proiettarsi oltre gli scenari presenti ed immaginare un futuro prospero per l’agricoltura calabrese rimane un simbolo di leadership lungimirante. A tal proposito, la Confagricoltura della Calabria ha promosso la proposta di dedicare un’aula universitaria presso l’Università Mediterranea alla sua memoria, a testimonianza dell’incidenza del suo lavoro nel settore.
Nel mondo agricolo esiste una conoscenza basilare significativa: la rotazione delle colture, pratica strategica per preservare la fertilità dei terreni ed evitare lo sviluppo indesiderato di parassiti e patologie vegetali. Nonostante sia una tecnica millenaria, conserva tuttora validità nei moderni contesti come quello calabrese in cui variare le coltivazioni favorisce tanto la stabilità economica quanto quella ambientale.
Un approccio tecnologico progressista legato al contesto attuale prende forma attraverso l’agricoltura di precisione, la quale si avvale dell’utilizzo di sofisticati strumenti quali droni e sensori che controllano le condizioni colturali potenziando così l’efficienza nell’impiego delle risorse disponibili. Tale strategia ha il potenziale di ottimizzare la produttività e attenuare l’effetto sull’ambiente, uno scopo che Mary Cefaly avrebbe certamente abbracciato nella sua dedizione a promuovere un’agricoltura creativa e sostenibile. Riflettendo su tali metodologie, si percepisce come l’impatto perdurante dell’eredità di Cefaly plasmi ancora positivamente il panorama agricolo, spingendoci a considerare le modalità per implementare queste novità nell’affrontare le problematiche future.