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- Nel 2023, gli investimenti in tecnologie digitali per l'agricoltura hanno raggiunto 2,5 miliardi di euro, con un incremento del 19% rispetto al 2022.
- Il convegno di Cremona ha evidenziato l'importanza della tecnologia nel sistema agroalimentare, con interventi di esperti come Giuliano Noci e Filippo Renga.
- L'adozione dell'IoT permette un'agricoltura più intelligente, efficiente e sicura, ottimizzando processi e riducendo l'impatto ambientale.
L’agricoltura moderna sta vivendo una trasformazione senza precedenti grazie all’adozione delle tecnologie digitali. Il 2023 ha visto un investimento significativo nel settore, con le imprese che hanno destinato ben 2,5 miliardi di euro allo sviluppo tecnologico, registrando un incremento del 19% rispetto al 2022. Questo dato, emerso da una ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia, sottolinea l’importanza crescente delle tecnologie digitali nel sistema agroalimentare italiano.
Le tecnologie digitali stanno diventando centrali nei processi di coltivazione, determinanti per i sistemi di allevamento e fondamentali per migliorare l’efficienza e l’efficacia della trasformazione industriale. Tuttavia, è necessaria una maggiore consapevolezza da parte degli imprenditori agricoli riguardo all’importanza di queste tecnologie, soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici che impongono nuove sfide.
Il Convegno “Agritech: Nuovi Orizzonti per il Business Agroalimentare”
Il 26 giugno 2024, presso il quartiere fieristico di Cremona, si è tenuto il convegno “Agritech: Nuovi Orizzonti per il Business Agroalimentare”, organizzato da Cassa Padana in collaborazione con CremonaFiere e il Politecnico di Milano. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore, tra cui Roberto Biloni, presidente di Cremonafiere, Giandomenico Auricchio, commissario straordinario della Camera di Commercio, e Romano Bettinsoli, presidente di Cassa Padana.
Durante il convegno, sono stati discussi temi cruciali come le opportunità del sistema agroalimentare tra mercato e tecnologia, il ruolo della tecnologia al servizio del sistema agroalimentare, e gli impatti e i possibili sviluppi futuri del settore. Tra gli interventi più significativi, si sono distinti quelli di Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano e direttore scientifico dell’Hub della Conoscenza, Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio SmartAgrifood, e Gianni Ferretti, prorettore del Polo di Cremona.
Il Ruolo dell’Internet delle Cose (IoT) nell’Agricoltura
L’Internet delle Cose (IoT) sta rivoluzionando non solo le abitazioni, ma anche il settore agricolo. Grazie a una rete di dispositivi interconnessi che comunicano con il cloud, è possibile raccogliere e scambiare dati in tempo reale, migliorando significativamente i processi produttivi. Sensori, reti e cloud computing sono alla base di questa trasformazione, rendendo possibile un’agricoltura più intelligente, efficiente e sicura.
L’adozione dell’IoT in agricoltura offre numerosi vantaggi: automazione delle attività quotidiane, controllo remoto dei dispositivi, ottimizzazione del consumo energetico e miglioramento della sicurezza. Ad esempio, i termostati intelligenti possono regolare la temperatura delle serre in base alle condizioni meteorologiche, mentre le telecamere di sicurezza monitorano in tempo reale le aree di coltivazione, inviando notifiche in caso di eventi sospetti.
Prospettive Future e Sviluppi Tecnologici
Il futuro dell’agricoltura 4.0 appare promettente, con un potenziale di crescita enorme. Nei prossimi anni, si prevede un aumento significativo dell’adozione di dispositivi IoT, che renderanno le aziende agricole sempre più intelligenti, efficienti e sicure. La tecnologia non solo migliorerà i processi produttivi, ma contribuirà anche a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, un aspetto sempre più rilevante in un contesto di cambiamenti climatici.
Il convegno ha rappresentato un’occasione unica per comprendere come far leva sull’eccellenza del sistema-Cremona nell’Agritech e per riconoscere il valore degli agricoltori come attori chiave della filiera agroalimentare della Lombardia orientale. Gli interventi di imprenditori come Patrizia Facchi della società agricola Panizza e Tiziano Fusar Poli, presidente della Latteria Soresina, hanno fornito preziosi spunti su come le tecnologie digitali possano essere applicate con successo nel settore.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’agricoltura 4.0 rappresenta una svolta epocale per il settore agroalimentare, con investimenti crescenti e un’adozione sempre più diffusa delle tecnologie digitali. La consapevolezza degli imprenditori agricoli riguardo all’importanza di queste tecnologie è fondamentale per affrontare le sfide future, inclusi i cambiamenti climatici.
Una nozione base di agricoltura correlata al tema è l’importanza della rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’accumulo di parassiti e malattie. In un contesto di agricoltura 4.0, questa pratica può essere ottimizzata grazie all’uso di sensori e dati in tempo reale.
Una nozione avanzata è l’uso di sistemi di agricoltura di precisione, che permettono di monitorare e gestire le colture con una precisione senza precedenti, riducendo l’uso di risorse come acqua e fertilizzanti e aumentando la resa delle colture. Questi sistemi si basano su tecnologie avanzate come il GPS, i droni e l’analisi dei dati, e rappresentano il futuro dell’agricoltura sostenibile.
Riflettendo su questi sviluppi, è evidente che l’integrazione delle tecnologie digitali nell’agricoltura non è solo una tendenza, ma una necessità per garantire la sostenibilità e la competitività del settore nel lungo termine.