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- Il costo medio di un ettaro di terra in Italia è di 29.000 euro, rendendo difficile l'accesso per i giovani.
- Le aziende agricole condotte da giovani sotto i 40 anni hanno incassi medi di circa 82.500 euro per impresa, superiore alla media europea di 50.000 euro.
- L'implementazione della 'Agricoltura quattro punto zero' sta crescendo dell'8% ogni anno, migliorando la produttività.
La scena agricola in Italia sta vivendo una fase di cambiamento radicale con l’apparizione di nuove figure lavorative che stanno rivoluzionando il comparto agricolo. Non è più sufficiente possedere terreni per poter vantare il titolo di agricoltore; oggi il mercato richiede competenze specializzate in vari settori come data analysis e management ambientale, fino ad arrivare a ruoli come quelli del biodiversity champion o dell’agrinfluencer. Tali professionalità sono fondamentali per confrontarsi con le sfide moderne poste dall’agricoltura e sfruttare appieno le potenzialità delle tecnologie avanzate. Nel corso dell’incontro annuale promosso da AGIA, associazione appartenente a CIA dedicata agli imprenditori del settore agricolo, è emerso chiaramente che l’accesso alla terra costituisce una seria difficoltà soprattutto per i giovani desiderosi di entrare nel campo agricolo. Con un costo medio a ettaro sui 29 mila euro risulta necessario disporre di capitali iniziali considerevoli; inoltre, anche ottenere prestiti minimi è spesso difficile a causa delle stringenti garanzie richieste dalle istituzioni finanziarie. La situazione viene ulteriormente complicata dalla carenza cronica d’infrastrutture e servizi adeguati necessari all’avvio ed alla gestione efficiente di un’attività agricola.
La Situazione in Romagna
La regione della Romagna illustra chiaramente le difficoltà che incontrano i giovani nel settore agricolo. I dati forniti dalla CIA Romagna per l’annata agraria segnalano un declino del 3,7% nelle attività agricole dei giovani imprenditori. Entro il settembre del prossimo anno nella provincia di Ravenna si contavano solo più o meno 215 aziende gestite da giovani agricoltori – un decremento di nove imprese rispetto all’anno precedente – con simili diminuzioni riscontrabili nei territori di Forlì-Cesena e Rimini dove sono calate rispettivamente tre e otto attività giovanili nel campo dell’agricoltura.
Eppure vi sono spiragli positivi: le occasioni non mancano nell’agricoltura italiana. Infatti le aziende agricole condotte da under quaranta vantano prestazioni economiche superiori rispetto alla media continentale con incassi medi attestati su circa 82.500 euro per singola impresa contro i 50.000 dei loro omologhi in Europa. Notevole anche la resa produttiva riferita alle superfici che è doppia della media UE; ciò avviene poiché c’è più inclinazione verso la coltivazione specializzata ad elevato valore ed implementazione proattiva delle tecnologie come l’avanzata “Agricoltura quattro punto zero”. 0, che cresce dell’8% ogni anno.
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Nuove Figure Professionali e Opportunità
Nel panorama contemporaneo dell’agricoltura si affermano nuovi profili professionali che affrontano le sfide del settore con approcci moderni. Più di 20 mila laureati italiani under 40 guidano oggi aziende agricole. Questi giovani leader offrono una combinazione unica di competenze sia generaliste che specifiche: specialisti in sistemi satellitari avanzati, robotica d’avanguardia e intelligenza artificiale all’avanguardia; consulenti climatici eco-innovativi; agronomi impegnati nella conservazione del suolo; biologi combattivi contro lo spreco; nonché strategici social media marketer.
Matteo Pagliarani, figura chiave della CIA Romagna come vicepresidente nonché coordinatore della AGIA-CIA Romagna, ha enfatizzato l’urgenza di azioni innovative più temerarie per sostenere il settore agricolo. Egli ha rimarcato altresì che garantire un reddito congruo agli agricoltori insieme alla rivitalizzazione delle regioni interne è strettamente legato alla promozione del ricambio generazionale. Investimenti integrati nell’educazione avanzata insieme alla ricerca scientifica-tecnologica allineata con meccanica moderna ed information technology sono essenziali. Oltremodo, diventa cruciale indirizzare un incremento di fondi PAC, di sovvenzioni BEI e di risorse dedicate alla legge nazionale sull’imprenditoria agricola giovanile a favore delle nuove generazioni.
Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile
L’Italia si trova nel bel mezzo di una metamorfosi agricola dove i giovani sono invitati a diventare motore trainante del rinnovamento. Dotati delle giuste competenze e adeguatamente supportati, essi possono affrontare gli ostacoli imminenti ed esplorare le nuove prospettive che il domani ha in serbo per loro. La lotta per assicurare il reddito degli agricoltori insieme alla valorizzazione del territorio rurale va parallelamente con quella del necessario ricambio generazionale nei campi.
Nel contesto agricolo risulta imprescindibile comprendere le basi della rotazione colturale, prassi che non solo preserva la vitalità del terreno ma anche previene accumuli indesiderati di parassiti o patogeni. Tale pratica assume rilevanza crescente oggi quando la questione della sostenibilità diventa cruciale nello scenario internazionale.
L’ambito dell’agricoltura più avanzato vede nell’agricoltura di precisione uno sviluppo promettente all’orizzonte. Sfruttando dati acquisiti dai satelliti combinati con sensori presenti nei terreni coltivati, gli agricoltori hanno modo di ottimizzare consumi di risorse quali acqua e concimi minimizzando le ripercussioni ecologiche massimizzando però produzione vegetale. Pensando a queste pratiche, emerge chiaramente la necessità di adottare una strategia integrata, che sappia fondere l’antico sapere con le innovazioni moderne per promuovere un’agricoltura capace di coniugare sostenibilità e redditività.