E-Mail: [email protected]
- Danni stimati per oltre 1 miliardo di euro all'anno all'agricoltura italiana.
- Proliferazione di cavallette favorita da temperature elevate e mancanza di pioggia.
- Infestazioni particolarmente gravi in Emilia Romagna, devastando campi e frutteti.
Con l’arrivo del caldo record, l’Italia si trova a fronteggiare una nuova emergenza agricola: l’invasione delle cavallette. Questo fenomeno, che sta causando danni stimati per oltre un miliardo di euro all’anno, è particolarmente grave in Emilia Romagna, dove gli sciami di cavallette stanno devastando campi e frutteti. Le temperature elevate e la mancanza di pioggia hanno favorito la proliferazione massiva di questi insetti, creando una situazione di emergenza per gli agricoltori locali.
Monitoraggio dei focolai e interventi istituzionali
In risposta a questa calamità, Coldiretti ha avviato un monitoraggio approfondito dei focolai insieme alle aziende associate, con l’obiettivo di sollecitare l’intervento delle istituzioni locali per limitare i danni e prevenire la diffusione del problema ad altre zone. Le cavallette, essendo insetti polifagi, colpiscono una vasta gamma di coltivazioni, dagli orti ai giardini, provocando una catastrofe biologica che rischia di mettere in ginocchio centinaia di aziende agricole e allevamenti.
Danni al foraggio e alle colture
Le cavallette stanno causando danni significativi alle coltivazioni di erba medica, foraggi e frutta in maturazione sugli alberi, come pesche, susine e albicocche tardive. Questo fenomeno sta spingendo gli agricoltori ad accelerare le operazioni di raccolta per evitare di perdere l’intera produzione. Le aziende agricole, già provate dall’alluvione dello scorso anno, stanno cercando di rialzarsi in un contesto di crisi continua.
Le infestazioni di cavallette stanno interessando l’intera fascia collinare e pedecollinare della Romagna, da Castrocaro alla valle del Savio. Le popolazioni di Calliptamus italicus, una specie autoctona, stanno creando danni significativi alle coltivazioni di erba medica e orticole, oltre che ai nuovi impianti di vigneti, dove i germogli divorati comportano un rallentamento del ciclo produttivo per la successiva annata.
Richieste di intervento e mappatura delle aree colpite
La Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia-Romagna ha raccolto testimonianze di agricoltori che segnalano un numero elevato e una voracità impressionante di questi insetti, che stanno saccheggiando medicai, frutteti, vigneti e orti. Stefano Francia, presidente di Cia Emilia Romagna, ha sottolineato che se il fenomeno di proliferazione continua, in pochi giorni le cavallette arriveranno anche in pianura, causando ulteriori danni.
La Confederazione romagnola, rappresentata da Danilo Misirocchi, ha evidenziato come l’abbandono delle aree montane e collinari, non coltivate, aumenti la proliferazione delle cavallette, che non trovano antagonisti naturali. La Cia ha chiesto alla Regione di procedere alla delimitazione delle aree per la richiesta dello stato di calamità naturale, attivando la legge 102, e ha invitato gli agricoltori a segnalare gli attacchi delle cavallette per agevolare la definizione della mappatura delle aree colpite.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’invasione delle cavallette rappresenta una grave minaccia per l’agricoltura italiana, con danni stimati per oltre un miliardo di euro all’anno. Le temperature elevate e la mancanza di pioggia hanno favorito la proliferazione di questi insetti, che stanno devastando coltivazioni di erba medica, foraggi e frutta in Emilia Romagna. Coldiretti e Cia stanno lavorando insieme alle istituzioni locali per monitorare i focolai e limitare i danni, ma la situazione rimane critica.
Per chi non è esperto di agricoltura, è importante sapere che le cavallette sono insetti polifagi, ovvero si nutrono di una vasta gamma di piante, causando danni significativi alle colture. Un concetto avanzato correlato al tema è l’importanza della gestione integrata dei parassiti (IPM), che combina diverse tecniche di controllo biologico, chimico e culturale per ridurre al minimo l’impatto dei parassiti sulle colture, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale.
Questa situazione ci ricorda quanto sia fragile il nostro sistema agricolo e quanto sia importante adottare misure preventive e strategie di gestione sostenibile per proteggere le nostre colture e garantire la sicurezza alimentare.