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- La piovosità eccezionale di maggio e giugno ha aggravato le infezioni di peronospora e oidio.
- Le tecniche di difesa con rame a basso dosaggio e zolfo hanno migliorato l'efficacia contro la peronospora.
- La nuova tecnologia con spazzole rotanti ha ridotto la deriva rispetto alla tecnica convenzionale con ventilatore.
- Il curetage ha mostrato una remissione dei sintomi dell'89% nelle piante trattate contro il mal dell'esca.
Ieri, presso la Fondazione Mach a San Michele all’Adige, si è tenuto un incontro tecnico dedicato alla viticoltura biologica. L’evento ha visto la partecipazione di viticoltori e operatori del settore, che hanno avuto l’opportunità di visitare i campi sperimentali e approfondire le problematiche fitosanitarie della stagione. La giornata è stata organizzata dall’Unità Agricoltura Biologica e Qualità del Suolo in collaborazione con l’Unità Viticoltura del Centro Trasferimento Tecnologico della FEM.
Maurizio Bottura, Dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, e Daniele Prodorutti, responsabile dell’Unità Agricoltura Biologica e Qualità del Suolo, hanno aperto l’incontro presentando la situazione fitosanitaria delle aziende biologiche in Trentino. Roberto Lucin ha illustrato i risultati delle prove sperimentali di difesa in viticoltura, mentre Ewald Lardschneider del Centro di Sperimentazione Laimburg ha presentato una tecnologia innovativa per l’applicazione degli agrofarmaci.
Le sfide della stagione 2024 per la viticoltura biologica
L’annata 2024 è stata caratterizzata da una piovosità superiore alla media nei mesi di maggio e giugno, con gelate nella seconda decade di aprile che hanno provocato danni ai germogli nei vigneti della Vallagarina e della Valle dei Laghi. Le abbondanti precipitazioni hanno favorito infezioni gravi e frequenti di peronospora, con attacchi su foglia e grappolo. L’oidio si è manifestato precocemente, soprattutto in zone poco sensibili, e nel mese di luglio si è osservata una rapida crescita della malattia sui grappoli.
Le prove di difesa dalla peronospora e dall’oidio condotte nei vigneti della FEM hanno confrontato diverse strategie di difesa. Per la peronospora, sono state testate strategie con rame a basso dosaggio, utilizzato da solo o in miscela con formulati commerciali a base di zolfo. L’aggiunta di zolfo ha migliorato l’efficacia del rame contro la peronospora, sia su foglie che su grappoli. Per l’oidio, sono state impostate strategie a base di zolfo, confrontate con il bicarbonato di potassio in miscela con una bassa dose di zolfo. I prodotti testati hanno mostrato una riduzione delle infezioni rispetto al testimone non trattato, con la miscela di bicarbonato e zolfo che ha ridotto l’incidenza della malattia sui grappoli più efficacemente del solo zolfo.
Innovazioni nella distribuzione degli agrofarmaci
Durante l’incontro, è stata presentata una nuova tecnica di distribuzione dei prodotti fitosanitari che utilizza spazzole rotanti verticali, confrontata con la tecnica convenzionale basata sulla corrente d’aria da ventilatore. I test, condotti al Centro di Sperimentazione Laimburg contro la peronospora, hanno evidenziato differenze di efficacia tra le due tecniche. La tecnologia con spazzole rotanti ha mostrato una riduzione della deriva rispetto alla tecnica convenzionale, rappresentando un passo avanti significativo nella gestione sostenibile dei vigneti.
Difesa dalle malattie del legno della vite
Le malattie del legno della vite, come il complesso del mal dell’esca, sono tra le più difficili da gestire. Queste patologie, causate da funghi che degradano il legno, hanno un grande impatto sulla vita della pianta e sono presenti in molte aree viticole. Durante l’incontro, la Prof.ssa Laura Mugnai dell’Università di Firenze, una delle maggiori esperte internazionali su queste patologie, ha approfondito i sintomi dei funghi e i metodi di prevenzione e gestione delle malattie del legno della vite.
Uno dei metodi di contenimento del mal dell’esca è il curetage o dendrochirurgia, una tecnica che prevede la rimozione delle porzioni di legno colpite dalla carie attraverso una piccola motosega. In una prova sperimentale della FEM, sono state confrontate piante trattate con curetage con piante non trattate. Dopo sei anni, le piante trattate hanno mostrato una remissione dei sintomi dell’89%, mentre nelle piante non trattate la remissione si è limitata al 33%, con una maggiore percentuale di piante morte nella tesi non trattata.
Bullet Executive Summary
La giornata di ieri ha offerto una panoramica dettagliata sulle sfide e le innovazioni nella viticoltura biologica, con un focus particolare sulla difesa dalle malattie della vite e sull’applicazione sostenibile degli agrofarmaci. La piovosità eccezionale dell’annata 2024 ha reso ancora più cruciale l’adozione di strategie efficaci contro peronospora e oidio, mentre le nuove tecniche di distribuzione dei prodotti fitosanitari promettono di ridurre l’impatto ambientale. La gestione delle malattie del legno rimane una sfida complessa, ma i progressi nelle tecniche di curetage offrono speranze concrete per il futuro.
In agricoltura, la conoscenza delle malattie delle piante e delle tecniche di difesa è fondamentale per garantire raccolti sani e abbondanti. La viticoltura biologica, in particolare, richiede un approccio olistico che integri pratiche sostenibili e innovazioni tecnologiche. La dendrochirurgia, ad esempio, è una tecnica avanzata che può fare la differenza nella gestione delle malattie del legno, riducendo la necessità di interventi chimici e migliorando la salute complessiva del vigneto.
Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un’agricoltura sempre più consapevole e rispettosa dell’ambiente. Le innovazioni presentate durante l’incontro tecnico della FEM rappresentano passi significativi verso una viticoltura più sostenibile e resiliente, capace di affrontare le sfide climatiche e fitosanitarie del futuro.
- Fondazione Edmund Mach, strategie di difesa per le produzioni biologiche
- Comunicati stampa ufficiali della Fondazione Edmund Mach sul Centro Trasferimento Tecnologico
- Pagina eventi del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach, importante per approfondire le iniziative sulla viticoltura biologica
- Tecnologie alimentari e innovazioni per la viticoltura biologica del Centro di Sperimentazione Laimburg