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- 410 mila ettari dedicati all'agricoltura biologica in Sicilia, rappresentando una crescita del 6,7% rispetto al 2022.
- Il progetto Green Shift fornisce consulenza gratuita alle microimprese per adottare pratiche eco-friendly.
- Nonostante la produzione biologica siciliana, solo il 3,5% degli acquisti alimentari in Italia è costituito da prodotti biologici.
Il Progetto Green Shift: Un Futuro Sostenibile per le Microimprese Siciliane
Confeserfidi, in occasione del G7 Agricoltura e Pesca 2024 tenutosi a Siracusa, ha presentato il progetto Green Shift, un’iniziativa volta a sensibilizzare le microimprese siciliane sull’importanza di adottare pratiche sostenibili. Questo progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma EaSI del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), mira a formare i microimprenditori per un futuro più sostenibile, allineandosi alle sfide attuali legate alle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance). La Dott.ssa Consuelo Pacetto, esperta di europrogettazione di Confeserfidi, ha sottolineato l’importanza di integrare pratiche eco-friendly nelle strategie aziendali per rispondere alle esigenze di mercato e alle crescenti aspettative sociali e ambientali. Da febbraio, sono state avviate diverse iniziative, tra eventi e webinar, per offrire consulenza gratuita alle imprese sul tema della sostenibilità, rendendo il progetto un’opportunità unica per le microimprese siciliane di trasformare il proprio modello di business.
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Agricoltura Biologica in Sicilia: Un Paradosso di Produzione e Consumo
La Sicilia si distingue come leader nazionale nell’agricoltura biologica, con oltre 410 mila ettari dedicati a questa pratica su un totale di 2,4 milioni. Tuttavia, nonostante la sua posizione di rilievo, l’Isola affronta un paradosso significativo: la produzione biologica è destinata principalmente all’export, mentre i consumatori locali continuano a preferire alimenti convenzionali. Stando a uno studio diffuso da Asmea, quasi 4 miliardi di euro sono stati spesi nel 2023 in Italia per l’acquisto di prodotti biologici, tuttavia, la percentuale di questi prodotti tra il totale degli acquisti alimentari è scesa al 3,5%. Questo calo è attribuibile all’inflazione, che riduce il potere d’acquisto delle famiglie, spingendo i siciliani a optare per prodotti meno costosi e meno sostenibili. La Sicilia, con una produzione di eccellenze biologiche, si trova quindi a esportare i suoi prodotti di alta qualità, privando i suoi abitanti dei benefici diretti di un’alimentazione biologica locale.
Le Sfide dell’Agricoltura Biologica Siciliana
Nonostante l’aumento delle superfici biologiche del 6,7% rispetto al 2022, l’agricoltura biologica siciliana continua a scontrarsi con difficoltà burocratiche e ritardi nell’avvio di bandi legati ai fondi per l’agricoltura biologica nella programmazione 2023-27. Queste complicazioni rappresentano una delle principali barriere allo sviluppo del settore. Inoltre, la competizione internazionale, con l’ingresso sul mercato di prodotti biologici a prezzi inferiori ma di qualità discutibile, rappresenta una minaccia per l’espansione del biologico siciliano. L’Italia ha come obiettivo dedicare il 25% dei suoi terreni agricoli alla produzione biologica entro il 2030, seguendo il piano “Farm to Fork” dell’Unione Europea. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è necessario adottare misure concrete per sostenere il settore.
Un Futuro Sostenibile: Opportunità e Riflessioni
Il progetto Green Shift e l’espansione dell’agricoltura biologica in Sicilia rappresentano due facce della stessa medaglia: la necessità di un cambiamento verso pratiche più sostenibili. Mentre le microimprese siciliane sono incoraggiate a integrare pratiche eco-friendly, l’agricoltura biologica dell’Isola si trova a dover affrontare sfide significative per garantire che i suoi prodotti di alta qualità siano accessibili anche ai consumatori locali.
In agricoltura, una nozione fondamentale è la rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’accumulo di parassiti e malattie. Questa tecnica, applicata anche in contesti di agricoltura biologica, può contribuire a migliorare la resa e la sostenibilità delle coltivazioni. Un aspetto avanzato dell’agricoltura sostenibile è l’agroecologia, che integra principi ecologici nella progettazione e gestione dei sistemi agricoli. L’agroecologia promuove la biodiversità, l’uso efficiente delle risorse e la resilienza dei sistemi agricoli, offrendo soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali e sociali. Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un approccio integrato che consideri sia le esigenze economiche che quelle ambientali, per costruire un futuro più sostenibile per l’agricoltura siciliana e oltre.
- Sito ufficiale di Confeserfidi, l'ente promotore del progetto Green Shift, contenente informazioni dettagliate sull'iniziativa e le sue attività.
- Sito ufficiale della Direzione Generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Commissione Europea, fonte di informazioni sulla politica agricola comune e sui programmi di sostegno all'agricoltura biologica