Perché le zoonosi minacciano l’agricoltura moderna?

Nel 2015, il fondatore di Microsoft, Bill Gates, aveva già lanciato un allarme globale sul rischio di pandemie, predicendo che un virus avrebbe potuto causare milioni di morti nel prossimo futuro. La sua previsione si è avverata con la pandemia di Covid-19, che ha causato circa 18,2 milioni di vittime. Questo scenario ha spinto gli esperti a riflettere sullo stato di salute del nostro pianeta e delle sue creature. Il recente rapporto del Global Preparedness Monitoring Board (GPMB), intitolato “Il volto mutevole del rischio pandemico”, sottolinea come l’emergere e la diffusione di agenti patogeni non siano eventi casuali, ma piuttosto il risultato di cambiamenti nell’ecosistema globale. L’urbanizzazione crescente e il commercio internazionale hanno accelerato la diffusione delle malattie, in particolare delle zoonosi, che sono malattie trasmesse dagli animali all’uomo.

Le Epidemie del 2024 e il Fenomeno dello Spillover

Nel 2024, si sono già verificate 17 epidemie significative, tra cui l’influenza aviaria del ceppo H5N1, che ha colpito gli allevamenti di bovini e si è diffusa tra gli esseri umani. Nelle regioni dell’Africa centrale, l’epidemia di vaiolo delle scimmie, conosciuto anche come Mpox, ha spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a proclamare un’emergenza sanitaria di portata internazionale. Il fenomeno dello spillover, ovvero il salto di specie, è al centro di queste epidemie. Questo processo avviene quando gli esseri umani entrano in contatto con animali selvatici, spesso attraverso intermediari come gli animali d’allevamento. Gli allevamenti intensivi, con la loro alta densità di animali, offrono un ambiente ideale per la mutazione e la ricombinazione dei virus, aumentando le probabilità di spillover.

Il Ruolo dell’Agricoltura e degli Allevamenti Intensivi

Gli allevamenti intensivi e l’agricoltura moderna sono strettamente legati all’emergere di nuove malattie. Le aziende zootecniche, che consumano enormi quantità di terra per il pascolo e la produzione di foraggio, contribuiscono alla deforestazione e alla perdita di habitat per la fauna selvatica. L’espansione delle colture agricole a scapito degli habitat naturali aumenta il contatto tra esseri umani e animali selvatici, creando nuove opportunità per la diffusione di patogeni. Le comunità più vulnerabili, spesso prive di un adeguato sistema di welfare, sono le prime a subire le conseguenze di queste epidemie, come dimostrato dalla distribuzione ineguale di vaccini e trattamenti durante la pandemia di Covid-19.

Una Nuova Consapevolezza per il Futuro

Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, dove l’urbanizzazione, la mobilità crescente e i cambiamenti nell’uso del suolo hanno creato un terreno fertile per l’emergere di pandemie. L’interfaccia mutevole tra uomo, animali e ambiente, insieme ai cambiamenti climatici, amplifica queste minacce. Ignorare queste realtà non è più un’opzione. È fondamentale adottare un approccio integrato che consideri la salute umana, animale e ambientale come un unico sistema interconnesso.

In agricoltura, una nozione di base è l’importanza della rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’accumulo di parassiti e malattie. In un contesto avanzato, l’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie come i droni e i sensori per monitorare le colture, può ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto ambientale. Riflettendo su queste pratiche, possiamo comprendere come l’innovazione e la sostenibilità siano essenziali per affrontare le sfide future e garantire un equilibrio tra produttività agricola e salute globale.