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Perché la Coldiretti chiede una stretta sui grandi carnivori a Trento?

Oltre 1000 agricoltori in piazza Dante a Trento per protestare contro la proliferazione dei grandi carnivori e i cibi falsamente italiani. Quali sono le loro richieste e come potrebbero cambiare la Direttiva Habitat?
  • Oltre 1000 agricoltori si sono radunati in piazza Dante a Trento.
  • Richiesta di passare da un regime di conservazione a gestione della problematica dei grandi carnivori.
  • La Direttiva Habitat potrebbe essere modificata per rendere i lupi una specie protetta anziché rigorosamente protetta.

TRENTO. Oltre 1000 agricoltori si sono riuniti in piazza Dante a Trento, con trattori, bandiere e persino un paio di asini, per manifestare contro la proliferazione dei grandi carnivori e i “finti cibi italiani” che invadono gli scaffali dei supermercati. La manifestazione, organizzata dalla Coldiretti del Trentino-Alto Adige, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della Giunta provinciale e delle minoranze del Consiglio provinciale di Trento.

Il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi, ha dichiarato: «Chiediamo risposte concrete e immediate rispetto alla problematica dei grandi carnivori e dei cinghiali, che rappresentano una minaccia pressante per i nostri pascoli, per la sicurezza delle persone e per l’impatto sugli altri settori economici. Gli attacchi sempre più frequenti stanno creando difficoltà agli allevatori e agli agricoltori, compromettendo il lavoro e la tranquillità delle comunità montane».

Le Richieste della Coldiretti

Tra le richieste principali della manifestazione, vi è la necessità di passare da un regime di conservazione a un regime di gestione della problematica dei grandi carnivori. Barbacovi ha sottolineato: «Non abbiamo bisogno di soluzioni drastiche, ma dobbiamo essere più incisivi. Bisogna lavorare tutti insieme per gestire la questione a livello europeo e modificare la Direttiva Habitat, che pone il lupo tra le specie altamente protette».

L’assenza di interventi umani per la manutenzione dei versanti montuosi comporterebbe un aumento delle catastrofi idrogeologiche, come frane e alluvioni. Senza opere di drenaggio e consolidamento, le piogge intense erodono il terreno, provocando smottamenti e mettendo in pericolo le aree a valle. Inoltre, la perdita del tessuto sociale e culturale delle comunità montane porterebbe a un declino economico difficile da invertire.

La Direttiva Habitat e le Misure Proposte

La Coldiretti chiede la modifica della Direttiva comunitaria Habitat, affinché i lupi passino da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta”. Questo cambiamento di definizione avrebbe un risvolto importante per la conservazione e la gestione dei grandi carnivori, poiché consentirebbe una maggiore flessibilità nella gestione del fenomeno. Con una popolazione di oltre 25.000 lupi a livello europeo, non si può più parlare di un animale in via di estinzione.

L’assessore ai grandi carnivori, Roberto Failoni, ha affermato: «Siamo presenti con grande decisione. Essere presenti non è abbastanza, servono anche fatti. Stiamo informando e formando la comunità trentina sui comportamenti da adottare e mettendo in atto interventi concessi dalla Direttiva Habitat e dal Pacobace. Auguriamo di poter radiocollarare presto gli animali confidenti, che sono già cinque o sei».

Impatto sulla Zootecnia e Sull’Agricoltura

La tutela degli allevatori è fondamentale per difendere i presidi delle montagne e evitare lo spopolamento e l’abbandono delle zone marginali. Le malghe e i pascoli sono essenziali per salvaguardare le eccellenze delle produzioni legate alla nostra storia e tradizioni, con risvolti positivi anche per il settore turistico. La gestione delle malghe deve essere preservata con politiche concrete che evitino speculazioni e infiltrazioni della criminalità organizzata.

La sanità veterinaria deve tornare a essere un alleato del settore zootecnico, fornendo agli allevatori i consigli necessari per migliorare le condizioni dell’allevamento e le nuove linee guida dalla politica agricola comunitaria. Difendere la zootecnia significa riconoscere il ruolo che essa ha per l’intera collettività.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la manifestazione della Coldiretti a Trento ha messo in luce la necessità di interventi immediati e concreti per la gestione dei grandi carnivori e la protezione dei pascoli. La modifica della Direttiva Habitat è vista come un passo fondamentale per garantire una maggiore flessibilità nella gestione del fenomeno e per tutelare il lavoro e la sicurezza delle comunità montane.

Una nozione base di agricoltura correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della rotazione dei pascoli, che aiuta a prevenire il degrado del suolo e a mantenere la salute degli animali. Una nozione avanzata di agricoltura applicabile al tema è l’uso di tecnologie di monitoraggio avanzate, come i collari GPS per tracciare i movimenti dei grandi carnivori e prevenire attacchi agli allevamenti.

La riflessione personale che emerge da questa situazione è la necessità di trovare un equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e la protezione delle attività agricole. Solo attraverso un dialogo costruttivo e l’adozione di politiche flessibili e mirate, sarà possibile garantire un futuro sostenibile per le comunità montane e per l’intero settore agricolo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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