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- 50 pascoli in Valle Brembana e Valle Imagna colpiti da restrizioni di movimento
- In Sardegna, segnalati 360 focolai di Blue Tongue che coinvolgono oltre 10.000 animali
- La fiera di Sant'Alessandro di Bergamo, una delle più importanti in Italia, annullata per la prima volta in oltre 1000 anni
L’Italia sta affrontando una nuova emergenza sanitaria nel settore zootecnico a causa della diffusione del virus della febbre catarrale dei piccoli ruminanti, noto come Blue Tongue. Questo virus, che colpisce principalmente ovini e bovini, ha portato a misure restrittive senza precedenti, tra cui il blocco degli spostamenti degli animali e l’annullamento di importanti fiere zootecniche.
La Situazione in Valle Brembana e Valle Imagna
In Valle Brembana e Valle Imagna, circa 50 pascoli sono stati colpiti dalle restrizioni imposte dall’Ats Bergamo a seguito della scoperta di focolai di Blue Tongue. Gli allevatori sono costretti a rimanere in alpeggio per 60 giorni, senza poter spostare i loro animali entro un raggio di 20 chilometri dai focolai segnalati. Questa misura di contenimento è stata adottata per evitare la diffusione del virus, che, sebbene non pericoloso per l’uomo, può avere gravi conseguenze per gli animali infetti.
Franco Locatelli, presidente dell’associazione manifestazioni agricole di Serina, ha espresso preoccupazione per la mancanza di informazioni e supporto agli allevatori. “Chi è salito in alpeggio a giugno dovrebbe rientrare: cosa deve fare?” si chiede Locatelli, evidenziando l’incertezza che regna tra gli agricoltori. Giacomo Paganoni di Branzi ha aggiunto: “Io sono qui in alpeggio solo con gli animali e non ho intenzione di scendere finché non saprò di più”.
- 🔵 Importanza della vaccinazione per prevenire epidemie......
- ⚠️ Misure restrittive troppo pesanti per gli allevatori......
- 🤔 Collaborazione tra allevatori e autorità: una soluzione ideale?......
La Diffusione del Virus in Valle d’Aosta e Piemonte
La Valle d’Aosta sta affrontando una situazione simile, con otto sospetti focolai di Blue Tongue in vari comuni della bassa e media valle. Enrica Muraro, veterinario regionale, ha spiegato che il virus è trasmesso da moscerini e colpisce principalmente gli ovini con sintomi gravi come ulcere alla bocca, febbre alta e difficoltà respiratorie. Nei bovini, l’infezione può essere meno evidente ma gli animali possono comunque fungere da serbatoio per il virus.
In Piemonte, la situazione è altrettanto critica con numerosi focolai confermati di sierotipo BTV8. La Regione Piemonte ha diffuso indicazioni dettagliate per limitare la circolazione del virus, tra cui l’obbligo di vaccinazione e trattamenti con insetto repellenti per gli animali destinati a movimentazioni verso territori extraregionali.
Impatto Economico e Misure di Contenimento
L’impatto economico della diffusione del virus Blue Tongue è significativo. La fiera di Sant’Alessandro di Bergamo, una delle più importanti fiere zootecniche in Italia, non vedrà la partecipazione di mucche e pecore per la prima volta in oltre mille anni. Questo divieto eccezionale è stato istituito per limitare la diffusione del virus, che ha già creato problemi agli allevatori in diverse regioni italiane, tra cui Lombardia, Sardegna, Piemonte, Liguria, Calabria e Sicilia.
In Sardegna, sono stati segnalati 360 focolai di Blue Tongue, coinvolgendo oltre 10.000 animali, principalmente pecore. La malattia è considerata endemica nell’isola, con cinque sottospecie del virus individuate, alcune delle quali causano forme gravi e mortali. La Regione Lombardia ha promosso campagne di vaccinazione, fornendo gratuitamente dosi di vaccino agli allevatori, ma quest’anno gli allevatori dovranno pagarsele.
Bullet Executive Summary
La diffusione del virus Blue Tongue rappresenta una sfida significativa per il settore zootecnico italiano. Le misure di contenimento, sebbene necessarie, stanno creando notevoli difficoltà agli allevatori, che si trovano bloccati in alpeggio e impossibilitati a partecipare a fiere zootecniche cruciali per il loro sostentamento economico. La situazione richiede un monitoraggio costante e un supporto adeguato da parte delle autorità sanitarie e regionali.
In agricoltura, è fondamentale comprendere l’importanza della gestione sanitaria degli allevamenti per prevenire la diffusione di malattie infettive. La vaccinazione e l’uso di repellenti per insetti sono misure preventive essenziali che possono ridurre significativamente il rischio di epidemie. Inoltre, la collaborazione tra allevatori e autorità sanitarie è cruciale per garantire una risposta efficace e tempestiva alle emergenze sanitarie.
In conclusione, la diffusione del virus Blue Tongue ci ricorda l’importanza della prevenzione e della gestione sanitaria negli allevamenti. Gli allevatori devono essere supportati con informazioni chiare e risorse adeguate per affrontare le sfide sanitarie. Solo attraverso una collaborazione efficace e una gestione proattiva possiamo garantire la salute e il benessere degli animali e la sostenibilità economica del settore zootecnico.