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Abbattimento di 500 cervi in Abruzzo: scopri le motivazioni dietro la decisione della giunta Marsilio

La giunta regionale di Abruzzo ha autorizzato il prelievo selettivo di quasi 500 cervi per limitare i danni all'agricoltura e ridurre gli incidenti stradali. Scopri le reazioni di agricoltori e ambientalisti.
  • Il numero di cervi è raddoppiato rispetto al 2018, causando danni significativi alle colture.
  • Nel periodo 2019-2023, i danni all'agricoltura in Abruzzo sono stati pari a 895.340 euro, superando il milione con i danni del 2024.
  • Registrati 806 incidenti stradali causati dai cervi tra il 2019 e il 2023.

La giunta della Regione Abruzzo, guidata dal presidente Marco Marsilio, ha recentemente approvato una delibera che autorizza il “prelievo selettivo” di quasi 500 cervi. La decisione, motivata dai danni all’agricoltura e dai rischi per la sicurezza stradale, ha suscitato reazioni contrastanti tra agricoltori e ambientalisti. Secondo i dati del monitoraggio delle popolazioni di cervidi, il numero di capi è più che raddoppiato rispetto al 2018. Questo incremento ha portato a danni significativi alle colture e a un aumento degli incidenti stradali. La caccia, che inizierà il 14 ottobre e terminerà il 15 marzo 2025, sarà condotta esclusivamente da cacciatori abilitati.

Reazioni contrastanti: agricoltori e ambientalisti a confronto

La decisione della giunta regionale ha trovato il sostegno degli agricoltori e degli allevatori, che da anni lamentano i danni causati dai cervi alle loro colture. Marco Finocchio, presidente de “L’Abruzzo in agris”, ha dichiarato che questa misura era attesa da una decina di anni. Le aree interessate dall’intervento, non soggette a vincoli ambientali, erano coltivate principalmente a frumento, mais, patate e alberi da frutta, ma sono state abbandonate a causa dei danni provocati dai cervi.

D’altro canto, le associazioni animaliste, come il Wwf Abruzzo, hanno espresso una forte opposizione alla delibera, definendola “scellerata e dannosa per la biodiversità e l’immagine del territorio”. Filomena Ricci, delegata regionale del Wwf, ha sottolineato che la gestione della fauna è una questione complessa e che esistono molteplici alternative alla caccia per limitare i danni all’agricoltura e ridurre il rischio di incidenti stradali.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Una decisione necessaria per proteggere le colture agricole......
  • 🚫 Un grave errore che potrebbe danneggiare la biodiversità......
  • 💡 Ma perché non considerare metodi alternativi, come le recinzioni?... ...

Il contesto economico e ambientale

Nel periodo 2019-2023, i danni provocati dai cervi all’agricoltura in Abruzzo sono stati pari a 895.340 euro, cifra che supererà il milione di euro con l’aggiunta dei danni del 2024. Inoltre, sono stati registrati 806 incidenti stradali causati da cervi nello stesso periodo. Questi dati hanno spinto la giunta regionale ad adottare misure di contenimento per salvaguardare sia le colture che la sicurezza stradale.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha dichiarato che il contenimento del cervo è una misura necessaria per fronteggiare il sovrappopolamento della specie e per inaugurare un percorso virtuoso a favore della salvaguardia degli habitat naturali e delle popolazioni selvatiche presenti. Dopo oltre tre anni di studi di fattibilità, censimenti e monitoraggi, il Piano di Gestione del Cervo 2024-2025 ha ricevuto il parere positivo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Critiche politiche e alternative proposte

L’onorevole Daniela Torto del Movimento 5 Stelle ha criticato duramente la decisione della giunta Marsilio, definendola una priorità sbagliata. Secondo Torto, i veri danni all’agricoltura sono causati dalla mancanza di acqua e non dalla presenza dei cervi. La deputata ha sottolineato che la rete idrica regionale versa in condizioni precarie e che i raccolti degli agricoltori sono danneggiati principalmente dalla carenza idrica e dalle infrastrutture antiquate.

Torto ha accusato l’assessore Imprudente di ignorare le vere emergenze e di concentrarsi su un problema che non esiste, trascurando questioni ben più urgenti e impattanti sulla vita dei cittadini abruzzesi. Ha inoltre criticato la giunta per non aver attuato le promesse elettorali e per non aver fornito sostegni economici adeguati agli agricoltori.

Bullet Executive Summary

La decisione della giunta regionale di Abruzzo di autorizzare l’abbattimento di quasi 500 cervi ha suscitato reazioni contrastanti tra agricoltori e ambientalisti. Mentre i primi vedono nella misura una soluzione ai danni causati alle colture, i secondi la considerano una minaccia alla biodiversità e all’immagine del territorio. La gestione della fauna è una questione complessa che richiede un equilibrio tra la conservazione delle specie e la protezione delle attività antropiche.

In agricoltura, la gestione della fauna selvatica è fondamentale per garantire la sostenibilità delle colture e la sicurezza degli agricoltori. Tuttavia, è altrettanto importante considerare alternative alla caccia, come l’installazione di recinzioni e l’uso di dissuasori, per limitare i danni senza compromettere la biodiversità. La riflessione su queste tematiche può portare a soluzioni più equilibrate e sostenibili, che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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