Abbiamo analizzato la salinizzazione dei suoli: ecco l’impatto globale e le soluzioni

Il nuovo rapporto della FAO evidenzia un inquietante scenario: il 10,7% della superficie terrestre è soggetto alla salinizzazione che compromette fortemente l’agricoltura e mette a rischio la sicurezza alimentare globale. Questo fenomeno riguarda ben 1,4 miliardi di ettari ed è proiettato ad espandersi nei prossimi decenni, colpendo soprattutto i paesi emergenti. La salinità costituisce una ragione fondamentale per cui le terre perdono fertilità ed influisce negativamente sulle rese dei raccolti in maniera drastica. Nazioni come l’Afghanistan, l’Australia, l’Argentina, la Cina, l’Iran, il Kazakistan e l’Uzbekistan soffrono significativamente questo problema, rappresentando insieme il 70% delle superfici contaminate da sale nel mondo.
Tra i motivi predominanti ci sono il cambiamento climatico e le pratiche agrarie errate; infatti, il riscaldamento globale accelera l’aridità crescente mentre l’innalzamento dei livelli marini pone una diretta minaccia alle coste. Ulteriormente, l’abuso di acqua destinata all’irrigazione, insieme al taglio indiscriminato degli alberi e all’applicazione errata di fertilizzanti, peggiora lo scenario attuale. Il sovrautilizzo delle risorse sotterranee provoca l’inquinamento delle fonti d’acqua dolce con sostanze saline, un nodo cruciale che necessita di risposte tempestive.

La Crisi dei Suoli in Europa: Erosione e Inquinamento

Il rapporto “State of Soils in Europe” del 2024, redatto dal Centro comune di ricerca e dall’Agenzia europea dell’ambiente, ha evidenziato che un quarto del suolo europeo è a rischio erosione idrica. Ormai, una parte consistente delle terre coltivabili non riesce più a produrre oppure produce in modo scarso. Ogni anno, vengono erose un miliardo di tonnellate di suolo nel continente europeo, mettendo in pericolo la concorrenza nel settore agricolo, oltre a minacciare la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, la biodiversità e la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici. Il 24% delle terre europee attualmente soffre di erosione provocata dall’acqua, e si prospetta una crescente intensificazione tra il 13% e il 25% entro il 2050.
L’inquinamento dei terreni ha raggiunto livelli preoccupanti, con il surplus di azoto che può essere dannoso per la salute umana, le colture, gli ecosistemi e il clima. Inoltre, il carbonio organico del suolo, essenziale per mantenere il suolo sano, sta diminuendo nelle aree agricole. Tra il 2009 e il 2018, si ritiene che 70 milioni di tonnellate di composto carbonioso organico siano state perse attraverso i cambiamenti avvenuti nei suoli coltivati di tutta l’Unione Europea e del Regno Unito. Un’altra questione essenziale riguarda lo stato di conservazione delle torbiere, che svolgono il ruolo fondamentale di riserve naturali per il carbonio: attualmente, metà delle torbiere nell’UE versano in condizioni degradate, un fenomeno che aggrava le emissioni di gas a effetto serra.

Soluzioni e Prospettive Future

La gestione sostenibile dei suoli è una sfida formidabile ma cruciale per raggiungere gli obiettivi di una transizione verde europea. È imperativo, secondo la FAO, che siano implementate tecniche agricole ecosostenibili e che siano promosse strategie politiche finalizzate a tutelare il territorio e il patrimonio idrico. Nel caso in cui non si predispongano soluzioni immediatamente, le aree globali compromesse dalla concentrazione salina del suolo potrebbero aumentare dal 24% al 32% prima della metà di questo secolo. Eventi come l’International Soil and Water Forum 2024 di Bangkok rappresentano un passo fondamentale per implementare soluzioni concrete e fermare il degrado dei suoli.

La Commissione europea ha proposto una legge sul monitoraggio del suolo, sostenuta da iniziative di ricerca e innovazione come la missione “Horizon Europe: Un accordo sul suolo per l’Europa?”, per colmare le lacune nei dati sulla salute del suolo, soprattutto in merito all’inquinamento diffuso.

Verso un Futuro Sostenibile: Riflessioni e Conclusioni

L’attuale condizione dei terreni richiede interventi tempestivi e organizzati sia a livello mondiale che in Europa. La salinizzazione unita all’erosione costituisce una minaccia concreta non solo per l’ambiente ma anche per la sicurezza alimentare e per l’equilibrio economico di molte zone. Governanti, agricoltori e ricercatori scientifici devono collaborare strettamente nel formulare e applicare strategie sostenibili.
Un principio chiave nel mondo dell’agricoltura è quello della rotazione delle coltivazioni. Questo metodo semplice ma potente migliora la fertilità dei campi riducendo al tempo stesso i fenomeni di salinizzazione che compromettono i terreni. In termini di agronomia avanzata si rivelano cruciali le tecnologie di precisione volte a monitorare efficientemente le risorse idriche; ciò contribuisce a evitare il sovrasfruttamento delle falde sotterranee scongiurando così ulteriori problemi legati alla salinità del terreno.

Considerate queste problematiche si conclude inevitabilmente come puntare sulla sostenibilità agricola non sia facoltativo ma imprescindibile. È solamente con uno sforzo comune che si può assicurare un avvenire in cui i suoli continuino a mantenere la vita sulla Terra. Sebbene l’impresa sia enorme, le occasioni per introdurre innovazioni e perfezionamenti sono altrettanto importanti.