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- Il patto rurale europeo mira a integrare agricoltura, ambiente e giustizia sociale, promuovendo investimenti e rafforzando i fondi per le aree rurali.
- La Nature Restoration Law prevede il ripristino di almeno il 30% degli habitat entro il 2030 e il 90% entro il 2050.
- Pratiche agricole rigenerative sono essenziali per proteggere suoli e biodiversità, garantendo la qualità dei prodotti e supportando la transizione ecologica.
L’Europa si trova di fronte a una sfida cruciale: riconoscere l’agricoltura come un bene pubblico e affrontare la questione della giustizia sociale e ambientale. Claudio Risso, Presidente nazionale di Terra Viva, ha sottolineato l’importanza di un patto rurale europeo durante il Congresso dell’Effat a Valencia. Questo patto dovrebbe integrare agricoltura, ambiente e giustizia sociale, promuovendo investimenti nel settore agricolo e rafforzando i fondi per le aree rurali. L’obiettivo è quello di garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che le comunità rurali non siano lasciate indietro nella transizione ecologica.
Il Cambiamento Climatico: Una Minaccia Globale
Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia diretta per milioni di lavoratori agricoli e le loro famiglie. Risso ha evidenziato come la giustizia climatica sia intrinsecamente legata alla giustizia sociale. Le comunità rurali, già marginalizzate, rischiano di essere ulteriormente impoverite se non si adottano misure adeguate. È fondamentale promuovere pratiche agricole rigenerative che proteggano i suoli e la biodiversità, garantendo al contempo la qualità dei prodotti. Gli agricoltori, essendo i primi custodi del territorio, giocano un ruolo chiave nella transizione ecologica.
- 🌱 Un bel passo avanti per l'Europa unita......
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- 🔄 Vedere l'agricoltura come custode anziché distruttrice......
La Legge sul Ripristino della Natura: Opportunità e Sfide
L’approvazione della Nature Restoration Law da parte del Consiglio Europeo rappresenta un passo avanti nella strategia europea sulla biodiversità. Tuttavia, secondo Risso, gli obiettivi posti dalla legge sono troppo vincolanti e rischiano di mettere in contrapposizione il Green Deal con il mondo agricolo. Gli agricoltori devono essere visti come alleati dell’ambiente, non avversari. La legge prevede il ripristino di almeno il 30% degli habitat entro il 2030 e il 90% entro il 2050, un obiettivo ambizioso che richiede una governance europea più partecipata e meno ideologica.
Verso un Futuro Sostenibile
La necessità di un’Europa più partecipata e inclusiva è evidente. Gli agricoltori chiedono un impegno concreto e un linguaggio di verità, rifiutando ogni forma di populismo. La transizione ecologica non può avvenire senza il contributo di chi lavora la terra. È essenziale che le istituzioni europee ascoltino le parti sociali e riconoscano il valore degli agricoltori come custodi del territorio.
In agricoltura, una nozione fondamentale è quella della rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’erosione. Questa tecnica, se applicata correttamente, può migliorare la resa delle colture e ridurre la necessità di fertilizzanti chimici. Un concetto avanzato correlato è l’agroecologia, che integra principi ecologici nella gestione agricola, promuovendo la biodiversità e la sostenibilità. Riflettendo su queste pratiche, possiamo comprendere l’importanza di un’agricoltura che sia non solo produttiva, ma anche rispettosa dell’ambiente e delle comunità che la sostengono.
- Sito ufficiale di Navdanya International, organizzazione che sostiene l'iniziativa Terra Viva, un percorso verso un futuro sostenibile attraverso l'agricoltura rigenerativa e la tutela del suolo e della biodiversità.
- Sito ufficiale della Commissione Europea sulla sostenibilità ambientale in agricoltura e cambiamento climatico
- Sito ufficiale di EFFAT, organizzazione che si occupa di agricoltura e lavoratori del settore, fondamentale per approfondire il Congresso di Valencia