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- L'incontro alla FAO ha sottolineato l'importanza dei sistemi agricoli tradizionali per affrontare le sfide ambientali e sociali.
- Il progetto 'GIAHS Building Capacity' ha formato oltre 75 studenti da 18 paesi per gestire sistemi agricoli tradizionali.
- Esempi come il sistema di irrigazione di 91 canali del Marakwet in Kenya dimostrano la resilienza di tecniche agricole tramandate da 500 anni.
Un Nuovo Approccio all’Agricoltura Resiliente
Il recente incontro tenutosi a Roma, presso la sede della FAO, ha messo in luce l’importanza di un’agricoltura che trae le sue radici dal passato per affrontare le sfide del presente e del futuro. Questo evento, organizzato dalla Cattedra UNESCO sui Paesaggi del Patrimonio Agricolo, ha visto la partecipazione di figure chiave come il Vice-Direttore generale della FAO Maurizio Martina e l’Ambasciatore Bruno Archi. L’obiettivo principale è stato quello di presentare proposte per la valorizzazione di sistemi agricoli a rischio di abbandono, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa.
Il progetto “GIAHS Building Capacity”, co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), si propone di sviluppare capacità manageriali per la gestione di sistemi agricoli tradizionali. Questi sistemi, oltre a garantire biodiversità e continuità culturale, sono in grado di resistere ai cambiamenti socio-economici e ambientali. La giornata di studi ha rappresentato la conclusione di un percorso pluriennale, culminato con la creazione di un Master internazionale che ha coinvolto oltre 75 studenti provenienti da 18 Paesi.
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Il Valore dei Sistemi Agricoli Tradizionali
Durante l’incontro, sono stati presentati esempi concreti di paesaggi agricoli che rappresentano un patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore. Tra questi, il paesaggio agricolo di Konso in Etiopia, dove l’agricoltura funge da collante sociale e perpetua sistemi tradizionali da oltre 400 anni. Un altro esempio significativo è il sistema di irrigazione del Marakwet in Kenya, dove la popolazione locale ha creato una rete di 91 canali di irrigazione che copre 300 km, utilizzando tecniche tramandate da circa 500 anni.
In Italia, esempi di paesaggi unici includono gli oliveti di Vallecorsa, dove gli olivi sono piantati in nicchie scavate a mano nella roccia, e i pistacchieti di Bronte, che crescono sulla lava vulcanica dell’Etna. Questi paesaggi non solo rappresentano un adattamento a climi e ambienti diversi, ma sono anche una risorsa multifunzionale per i territori rurali, offrendo sostenibilità, produzione agroalimentare di qualità e attrattività turistica.
Il Piano Mattei e la Cooperazione con l’Africa
Il Piano Mattei, proposto dal Governo Meloni, rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le relazioni tra Europa e Africa. Durante la 12° Riunione dei Ministri dell’Agricoltura dei Paesi Membri del CIHEAM, tenutasi a Rabat, in Marocco, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza della cooperazione con l’Africa per promuovere lo sviluppo agricolo, la sicurezza alimentare e la sostenibilità su scala globale.
Gli obiettivi del Piano includono la facilitazione dell’accesso a moderne tecnologie nel campo agricolo e il trasferimento di conoscenze per aumentare l’autosufficienza dei Paesi africani nella produzione agroalimentare. Questa strategia si prefigge di migliorare l’ottimizzazione delle risorse naturali, favorendo così un’agricoltura più sostenibile e resistente.
Conclusioni: Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura
Il progetto presentato a Roma evidenzia come l’agricoltura tradizionale possa essere una risposta efficace alle sfide globali legate al cambiamento climatico e alle trasformazioni socio-economiche. Valorizzare le produzioni di qualità e il loro rapporto con l’ambiente e il paesaggio crea un valore aggiunto non replicabile altrove, dimostrando che l’innovazione non è l’unica via per il progresso.
In agricoltura, una nozione di base fondamentale è la rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’erosione. Questo metodo, utilizzato da secoli, è ancora oggi rilevante per garantire una produzione agricola sostenibile.
Per chi è interessato a un approccio più avanzato, la permacultura offre un modello di agricoltura sostenibile che si basa sulla progettazione di ecosistemi agricoli che imitano i modelli e le relazioni presenti in natura. Questo approccio non solo migliora la resilienza delle colture, ma promuove anche la biodiversità e la salute del suolo.
Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un’agricoltura che non si limiti a produrre cibo, ma che contribuisca anche alla conservazione del patrimonio culturale e ambientale. In un mondo in continua evoluzione, la capacità di adattarsi e innovare senza perdere di vista le tradizioni può rappresentare la chiave per un futuro più sostenibile e giusto.