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Rivoluzione agricola in Basilicata: gli scarti trasformati in oro verde

Scopri come il progetto 'Spia' mira a valorizzare gli scarti agricoli in Basilicata, con un potenziale economico di 81 milioni di euro e soluzioni innovative per la sostenibilità.
  • Il progetto "Spia" punta a un potenziale economico di 81 milioni di euro grazie alla valorizzazione degli scarti agricoli.
  • Innovazioni come la biotransformazione degli scarti tramite mosche soldato producono farine proteiche per agricoltura.
  • La Regione Basilicata ha allocato 131 milioni di euro dai fondi europei per il Programma di sviluppo rurale.
  • L'export agroalimentare regionale è cresciuto del 34%, sostenendo l'economia locale e la sostenibilità.

La Basilicata si trova di fronte a un’opportunità straordinaria: trasformare gli scarti agricoli in una risorsa economica di grande valore. Il progetto “Spia”, focalizzato sulla valorizzazione dei sottoprodotti agroalimentari, ha rivelato che il potenziale economico di questa filiera potrebbe raggiungere gli 81 milioni di euro. Questo progetto, che coinvolge l’Università degli Studi della Basilicata, il Crea, il Cnr, la Regione e alcune aziende locali, si concentra su tre filiere chiave: cerealicola, olivicola e vitivinicola. L’iniziativa mira a invertire una tendenza che vede questi sottoprodotti come un’occasione persa, trasformandoli invece in una risorsa preziosa. Il progetto sarà presentato il 29 ottobre a Venosa, in un incontro che vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali.

Innovazioni Tecnologiche e Sostenibilità

Il progetto “Spia” non si limita a identificare il potenziale economico degli scarti agricoli, ma propone anche soluzioni innovative per il loro utilizzo. Ad esempio, i sottoprodotti della filiera olivicola, come foglie e acque di vegetazione, possono essere valorizzati per le loro proprietà antiossidanti. I residui della filiera vitivinicola, come potature e vinacce, possono essere trasformati in fonti naturali di antiossidanti. Inoltre, i resti derivanti dalla lavorazione del grano, come la paglia e il rivestimento del farro, sono stati usati per ideare un approccio ecologico che tratti le acque residuate dall’olio d’oliva rendendole utili per l’irrigazione. Un ulteriore sviluppo riguarda l’impiego dei residui attraverso un processo di biotransformazione, che avviene grazie all’allevamento della mosca soldato a partire dai rifiuti organici, risultando in farine ricche di proteine per il mangime e per l’uso agricolo. Le società partecipanti all’iniziativa hanno testato l’impiego di tecnologie all’avanguardia, quali l’uso di strumenti per la previsione e mappe specifiche, al fine di contenere gli sprechi durante la produzione agricola.

Cosa ne pensi?
  • Affascinante vedere come gli scarti diventino risorse verdi... 🍃...
  • Che delusione sprecare soldi pubblici per vecchie soluzioni... 😒...
  • E se questi scarti potessero alimentare una nuova economia locale?... 🤔...

Fondi Europei per lo Sviluppo Agricolo

Parallelamente al progetto “Spia”, la Regione Basilicata ha impegnato 131 milioni di euro dal Programma di sviluppo rurale 2014-2022 e dal Complemento di sviluppo rurale 2023-2027. L’assessore alle Politiche Agricole, Alessandro Galella, ha sottolineato l’importanza di accelerare le procedure di impegno e spesa delle risorse residue del PSR 2014-2022, garantendo continuità finanziaria alle imprese biologiche. L’export agroalimentare è cresciuto del 34%, e per la prima volta sono state finanziate interamente le richieste degli agricoltori lucani per misure a forte impatto ambientale. Tra i bandi emanati, il programma “Leader” assegna 26 milioni di euro ai cinque Gruppi di azione locale della Basilicata, favorendo la vitalità delle zone rurali e contrastando lo spopolamento e il degrado ambientale.

Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Lucana

La Basilicata si trova a un bivio cruciale per il suo futuro agricolo. La valorizzazione degli scarti agricoli e l’uso strategico dei fondi europei rappresentano un’opportunità unica per promuovere la sostenibilità e l’innovazione nel settore. La collaborazione tra istituzioni, aziende locali e associazioni di categoria ha creato un terreno fertile per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, attirando giovani agricoltori e promuovendo metodi di coltivazione di qualità. La sfida ora è mantenere questo slancio, continuando a investire in tecnologie avanzate e pratiche agricole sostenibili.

In agricoltura, una nozione fondamentale è quella della rotazione delle colture, una pratica che permette di mantenere la fertilità del suolo e ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. Questa tecnica, se applicata correttamente, può migliorare la resa delle colture e ridurre la necessità di fertilizzanti chimici. Un concetto avanzato correlato è l’uso di biostimolanti, sostanze naturali che migliorano la crescita delle piante e la loro resistenza agli stress ambientali. Questi strumenti possono essere particolarmente utili nella gestione degli scarti agricoli, trasformandoli in risorse preziose per un’agricoltura più sostenibile. Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un approccio integrato e innovativo per affrontare le sfide dell’agricoltura moderna, promuovendo un equilibrio tra produttività e sostenibilità.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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