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- Le precipitazioni annuali a Castelletto d'Orba sono aumentate da una media storica di 635,9 millimetri a 1.468 millimetri, causando ritardi nelle semine.
- Dal 2019 al 2024, il numero di aziende agricole in Piemonte è diminuito del 18%, passando da 43.246 a 35.241.
- Le aziende agricole gestite da donne rappresentano ora il 25,8% del totale in Piemonte, con 1.599 unità nella provincia di Alessandria.
Il 2024 si è rivelato un anno particolarmente arduo per l’agricoltura in Piemonte e nella provincia di Alessandria. Stando alle informazioni fornite da Confagricoltura Piemonte, i mesi passati sono stati segnati da eventi meteorologici estremi insieme a un aumento dei costi produttivi, elementi ulteriormente complicati dall’instabilità del contesto internazionale. Questi fattori hanno causato un impatto considerevole sul settore agricolo a livello regionale e provinciale, come illustrato nel rapporto presentato durante la tradizionale chiusura dell’annata agraria di San Martino.
Clima e Impatti sulle Colture
Le condizioni climatiche del 2024 hanno rappresentato una sfida senza precedenti per gli agricoltori piemontesi. Le piogge intense, concentrate principalmente in primavera e autunno, hanno portato a ritardi nella semina e a gravi problemi fitosanitari. Federico Spanna, della sezione agrometeorologica, ha classificato l’anno tra quelli con condizioni caldo-umide, contraddistinti da un significativo incremento delle giornate piovose e quantità di precipitazioni nettamente superiori rispetto alla media storica. Ad esempio, a Castelletto d’Orba, si è osservato che le precipitazioni annuali sono balzate da una media storica di 635,9 millimetri a ben 1.468 millimetri. Queste condizioni hanno compromesso le colture, causando ritardi produttivi e nuove sfide fitosanitarie.
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Declino delle Aziende Agricole
Dal 2019 al 2024, il numero delle aziende agricole piemontesi è sceso del 18%, passando da 43.246 a 35.241 aziende. Anche la provincia di Alessandria ha registrato un forte calo, con una contrazione del 17,44% nel numero di aziende e una riduzione della superficie agricola coltivata pari a circa il 7,66%. Una caratteristica rilevante è il fatto che le aziende agricole dirette da donne, che costituiscono ora il 25,8% di tutte le aziende del Piemonte. In provincia di Alessandria, le aziende condotte da donne ammontano a 1.599 unità. Anche le attività agricole avviate e gestite da giovani al di sotto dei 40 anni hanno registrato una diminuzione del 16% rispetto al 2019.
Costi Crescenti e Sfide Burocratiche
Il 2024 è stato caratterizzato da un incremento dei costi di produzione, che non sempre si riflette sul prezzo finale di vendita, con conseguente impatto negativo sui profitti delle aziende. Oltre ai ritardi climatici, gli agricoltori hanno dovuto affrontare nuove patologie, come la Peste Suina Africana e la Blue Tongue. Paola Sacco, leader di Confagricoltura Alessandria, ha evidenziato come le complessità burocratiche fungano da freno all’innovazione e rendano più difficoltoso l’accesso ai finanziamenti europei, come quelli previsti dalla PAC. Queste sfide richiedono un’attenzione particolare per garantire la sopravvivenza e la competitività del settore.
Verso un Futuro Sostenibile
Intervenendo alla conclusione dell’incontro, Luca Brondelli di Brondello, vice leader nazionale di Confagricoltura, ha evidenziato la necessità di adottare politiche audaci e a lungo termine. “È fondamentale,” ha dichiarato, “mettere gli agricoltori nelle condizioni di salvaguardare il potenziale produttivo e favorire un’equa competizione internazionale.” Anche Paolo Balocco, direttore della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, ha rimarcato il ruolo cruciale delle politiche pubbliche per sostenere il settore agricolo.
In agricoltura, una nozione fondamentale è la rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. Questa tecnica, se applicata correttamente, può contribuire a migliorare la resilienza delle colture agli eventi climatici estremi. Un concetto avanzato correlato è l’uso di tecnologie di precisione, che permettono agli agricoltori di monitorare e gestire le risorse in modo più efficiente, riducendo i costi e migliorando la sostenibilità. Riflettendo su queste pratiche, è evidente che l’innovazione e l’adattamento sono essenziali per affrontare le sfide future dell’agricoltura.