Quali sfide affronta l’agricoltura moderna di fronte al cambiamento climatico?

L’agricoltura, uno dei settori maggiormente esposti ai cambiamenti climatici, si trova a fronteggiare una rete complessa di problematiche ambientali e socio-economiche. Secondo il report “Città Clima – speciale Agricoltura” di Legambiente, in collaborazione con il Gruppo Unipol, dal 2015 al 2024, l’Italia ha vissuto 146 eventi meteorologici estremi che hanno arrecato danni significativi al settore agricolo. Questi rappresentano il 7,4% di tutti gli eventi estremi documentati nel paese. Le regioni più colpite sono Piemonte, Emilia-Romagna e Puglia, con gravissime perdite nelle coltivazioni di frutta, ortaggi, mais e cereali.

Negli ultimi due anni, si è registrato un notevole incremento degli eventi estremi, con 79 fenomeni che hanno impattato il settore agricolo, rappresentando oltre la metà degli episodi rilevati nell’arco del decennio. Simili eventi comprendono uragani di grandine, lunghi periodi di aridità, venti impetuosi, tornado, inondazioni e piena dei fiumi. La situazione è resa più critica dai ritardi nell’attuazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), che prevede 361 misure, tra cui 28 specifiche per il comparto agricolo.

Il Degrado del Suolo e le Sue Implicazioni

Il suolo rappresenta una risorsa fondamentale per affrontare il cambiamento climatico e garantire la sicurezza alimentare. Tuttavia, il deterioramento del suolo sta crescendo a causa di pratiche agricole insostenibili, uso eccessivo di acqua, pesticidi e diserbanti, deforestazione e incendi. Questo deterioramento riduce la capacità del suolo di assorbire carbonio, amplificando la crisi climatica e l’insicurezza alimentare.

Secondo l’IPCC, il settore agricolo è accountable per circa il 21% delle emissioni globali di gas serra, mentre la distruzione delle foreste contribuisce con un ulteriore 11%. Ciononostante, i suoli agricoli e forestali possono potenzialmente catturare circa 2,6 gigatonnellate di CO2 ogni anno. Per massimizzare questo potenziale, è indispensabile impiegare pratiche di agricoltura conservativa, come la diversificata rotazione delle colture e la minimizzazione dell’uso di antiparassitari.

Insicurezza Alimentare e Soluzioni Sostenibili

Il cambiamento climatico contribuisce alla desertificazione e al declino della produttività agricola, mettendo a rischio la sicurezza alimentare mondiale. Oltre 500 milioni di individui risiedono in territori feriti dalla desertificazione, e più di 800 milioni sperimentano una cronica mancanza di nutrimento. Le previsioni indicano che ulteriori incrementi delle temperature potrebbero minacciare la produzione alimentare, esponendo milioni di persone a carenze alimentari più gravi.

Abbattendo le emissioni del sistema alimentare attraverso una diminuzione delle perdite e degli sprechi e promuovendo diete sostenibili e bilanciate, si può ottenere una significativa riduzione delle emissioni. Inoltre, la gestione sostenibile del terreno e delle risorse è cruciale per mitigare il riscaldamento globale e conservare la biodiversità.

Verso un Futuro Resiliente e Sostenibile

L’adattamento dell’agricoltura ai cambiamenti climatici è una sfida complessa, ma realizzabile. È necessario un approccio sistemico che consideri le interazioni tra le differenti componenti del sistema agroalimentare. Pratiche agricole sostenibili, innovazione tecnologica e supporto istituzionale sono essenziali per trasformare il settore agricolo in un pilastro di resilienza climatica.

In conclusione, l’agricoltura si trova davanti a difficoltà senza precedenti da affrontare, ma anche a un’opportunità unica di guidare la transizione verso un futuro sostenibile. Consapevolezza e azione collettiva sono essenziali per salvaguardare la sicurezza alimentare e la salute ambientale del nostro pianeta.

Nozione di base: L’agricoltura conservativa è una pratica che mira a migliorare la salute del suolo e la sostenibilità delle colture attraverso tecniche come la rotazione delle colture e la riduzione dell’uso di fitofarmaci. Queste pratiche aiutano a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Nozione avanzata: L’integrazione tra allevamento del bestiame, silvicoltura e coltivazioni è una strategia avanzata per migliorare la resilienza del sistema agroalimentare. Questa pratica, nota come agroforestazione, consente di ottimizzare l’uso del suolo e di aumentare la capacità di sequestro del carbonio, contribuendo così alla mitigazione del cambiamento climatico.