E-Mail: [email protected]
- La produzione di grano in Puglia è calata del 40-45% quest'anno a causa della siccità prolungata.
- Nonostante il calo della produzione, la qualità del grano è eccellente, con un peso specifico medio di 85 e un contenuto proteico del 14%.
- Il costo di produzione per ettaro è aumentato di 300 euro a causa della siccità e delle gelate.
La campagna cerealicola nel Foggiano e nel resto della Puglia è agli sgoccioli, con pochi campi di grano ancora da trebbiare. Questa mattina a Ordona, a bordo di una mietitrebbia, è stato fatto il punto della situazione con CREA e Coldiretti. La produzione di grano in Puglia, secondo Mario De Matteo, presidente di Coldiretti Foggia, è stimata quest’anno in calo del 40-45% a causa della prolungata siccità che ha stretto la regione per mesi, causando un drastico taglio delle rese. Tuttavia, la qualità del grano risulta straordinaria, con una media di 85 di peso specifico e 14 di proteine. De Matteo ha lanciato un appello per riconoscere giuste remunerazioni a un prodotto di alta qualità e ha esortato a comprare sempre made in Italy.
La Turchia ha annunciato un divieto all’importazione di grano estero dal 21 giugno 2024 fino a metà ottobre 2024. Nei primi due mesi del 2024, la Turchia ha esportato 35 milioni di chili di frumento duro, quasi la stessa quantità registrata nel 2022. La decisione è motivata dalla necessità di proteggere la produzione nazionale dalle diminuzioni di prezzo durante il periodo di raccolta. Questa misura avrà un impatto significativo sulle esportazioni di grano dalla Russia, principale fornitore della Turchia, e si attendono effetti sul mercato europeo.
Costi di Produzione e Dipendenza dall’Estero
La produzione di grano in Puglia è stimata in calo del 40-45% a causa della prolungata siccità, che ha stretto la regione per mesi. La qualità del grano risulta straordinaria, con una media di 85 di peso specifico e 14 di proteine. Tuttavia, coltivare grano in Puglia è costato agli agricoltori 300 euro in più per ettaro a causa dei problemi causati dalla siccità e dalle gelate. La qualità del grano è ottima, ma non si accetterà una politica al ribasso dei prezzi del grano made in Italy, ha spiegato Mario De Matteo, presidente di Coldiretti Foggia.
Il taglio dei raccolti causato dalla siccità e l’incremento dei costi rischiano di aumentare la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari. L’Italia importa il 64% del grano per il pane, il 44% per la pasta, il 16% del latte, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale. I raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, coprono appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.
Richiesta di Fondi di Ristoro e Valorizzazione del Prodotto Locale
Confagricoltura Foggia ha chiesto un fondo di ristoro per le aziende cerealicole nelle zone colpite dalla siccità. La campagna cerealicola 2024 è stata caratterizzata dalla siccità e dal caldo anomalo fuori stagione. La qualità del grano prodotto nel Foggiano è elevatissima, ma le rese per ettaro sono scarse, preoccupando gli agricoltori per gli equilibri economici aziendali. Confagricoltura Foggia ha sottolineato la strategicità dell’economia del grano per il territorio e ha sollecitato interventi per valorizzare e tipizzare il prodotto locale.
Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia e componente della Giunta nazionale di Confagricoltura, ha spiegato che è necessario scongiurare un’offerta eccessiva di prodotto. L’immissione regolata sulle reali esigenze della filiera può determinare un prezzo adeguato per la qualità del prodotto locale. L’organizzazione di categoria ha rinnovato l’invito ai cerealicoltori a conferire il grano alle Organizzazioni di prodotto e alle Cooperative di agricoltori per ottenere il massimo risultato.
Quotazioni del Grano e Controlli sulle Importazioni
Con la campagna di raccolta in pieno svolgimento, è necessario che le Borse Merci di Bari e Foggia quotino regolarmente il grano duro. La siccità ha ridotto i quantitativi dal 40 a oltre il 50%, ma il grano duro raccolto dai cerealicoltori è di qualità eccellente, con valori superiori al 13% di contenuto proteico e un peso specifico di 82-83 kg/hl. Le ultime quotazioni del grano duro alla Borsa Merci di Bari risalgono al 28 maggio, con una valutazione di 349-354 euro alla tonnellata per il “fino” e 333-338 euro per il “buono mercantile”. Alla Borsa Merci di Foggia, l’ultima quotazione risale al 29 maggio, con 350-355 euro per il “fino” e 320-325 per il “buono mercantile”.
Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale, ha sottolineato l’importanza di tutelare il frumento duro italiano attraverso misure come il pacchetto di Granaio Italia, il registro telematico e controlli sistematici sul grano importato. La trasparenza sui mercati e il riconoscimento dei costi ai cerealicoltori italiani sono fondamentali per la sopravvivenza della cerealicoltura italiana.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la campagna cerealicola in Puglia ha subito un drastico calo della produzione a causa della prolungata siccità, con una riduzione stimata del 40-45%. Nonostante ciò, la qualità del grano è straordinaria, con un peso specifico medio di 85 e un contenuto proteico del 14%. La situazione ha portato a un aumento dei costi di produzione e a una maggiore dipendenza dalle importazioni. Le organizzazioni agricole chiedono interventi per valorizzare il prodotto locale e fondi di ristoro per le aziende colpite. È necessario che le Borse Merci di Bari e Foggia tornino a quotare regolarmente il grano duro e che vengano attuati controlli sistematici sulle importazioni per tutelare la cerealicoltura italiana.
*Nozione base di agricoltura: La rotazione delle colture è una pratica agricola fondamentale che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre la pressione delle malattie e dei parassiti.
Nozione avanzata di agricoltura:* L’agricoltura di precisione utilizza tecnologie avanzate come i droni, i sensori del suolo e i sistemi GPS per monitorare e gestire le colture con maggiore precisione, ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando la resa e la qualità dei raccolti.