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- La stagione del pomodoro è durata 113 giorni, con inizio il 18 luglio e fine l'8 novembre.
- La resa media è stata di 57,8 tonnellate per ettaro, al di sotto della media quinquennale di 74,3 tonnellate per ettaro.
- Circa 850 ettari di pomodori non sono stati raccolti a causa del clima avverso.
- La produzione cinese di pomodori è aumentata del 31% rispetto al 2023, creando timori per il mercato italiano.
La Campagna del Pomodoro 2024: Un Anno di Sfide e Opportunità
La coltura e la lavorazione del pomodoro industriale nel 2024 hanno presentato sfide significative per il settore agricolo in Italia, particolarmente nel settentrione. Questa stagione fruttuosa, durata 113 giorni, ha avuto inizio anticipatamente il 18 luglio e si è conclusa tardivamente l’8 novembre. Ad ogni modo, le condizioni climatiche sfavorevoli, caratterizzate da piogge incessanti, hanno provocato frequenti sospensioni sia nella raccolta che nella successiva trasformazione del raccolto. Questo ha comportato un incremento delle spese industriali, essendo le linee produttive sfruttate meno delle loro capacità ottimali. Le rese agricole si sono mantenute a livelli storicamente bassi, con una media di produzione pari a 57,8 tonnellate per ettaro, che risulta significativamente inferiore alla media quinquennale che era di 74,3 tonnellate per ettaro. Anche la produzione che integra metodi convenzionali e biologici ha subito una complessione simile, portando a rese rispettivamente di 58,6 e 50,3 tonnellate per ettaro. Benché l’estensione coltivata sia vasta, pari a 41.618 ettari, il volume complessivo raggiunto è stato solamente di 2.405.967 tonnellate, segnando un record negativo storico per il distretto Nord.
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Impatto Economico e Richieste di Supporto
Le avversità climatiche hanno avuto una significativa ripercussione sull’economia del comparto agricolo nel 2024, con gli agricoltori che hanno dovuto far fronte a alti costi per mantenere elevati gli standard qualitativi richiesti. Il prezzo negoziato per il pomodoro era compreso tra i 135 e i 140 euro per tonnellata, tuttavia la scarsità di resa ha causato mancate entrate reddituali a molte aziende agricole. In risposta alla situazione difficile, l’Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria Nord Italia ha sollecitato l’intervento delle autorità ministeriali e regionali, richiedendo dei sostegni economici per le aziende colpite. Circa 850 ettari di pomodori sono rimasti non raccolti per via del clima inclemente, ulteriormente afflitto dalle alluvioni che hanno interessato più aree. Il settore aspetta risposte dalle istituzioni, necessarie per pianificare gli investimenti da effettuare nella campagna del 2025.
La Competizione Internazionale e le Sfide Future
Su scala mondiale, l’Italia conserva una posizione di primo piano nella trasformazione del pomodoro, piazzandosi al terzo posto a livello globale subito dopo Cina e USA. Tuttavia, l’accrescimento della produzione cinese, aumentata del 31% rispetto al 2023, crea timori per il mercato italiano. L’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (Anicav) ha rimarcato l’esigenza di azioni a livello europeo, volte a garantire equità di regolamenti nella produzione e una tutela sostenibile. La gestione delle risorse idriche costituisce un’altra sfida chiave, risolvibile anche tramite azioni infrastrutturali rafforzative per prevenire future crisi legate alla scarsità d’acqua. Interventi come la costruzione dello sbarramento di Vetto e il collegamento tra le dighe situate a Occhito e Liscione sono visti come soluzioni practicabili.
Un Futuro di Collaborazione e Innovazione
In presenza delle sfide, la campagna del pomodoro 2024 ha offerto anche momenti di celebrazione e gratitudine nei confronti del lavoro enorme svolto dagli agricoltori. Iniziative come “Di campo in tavola,” promosse da Rodolfi Mansueto, hanno messo in luce l’importanza della cooperazione fra coltivatori e aziende che operano nella trasformazione. Resilienza e cooperazione sono stati temi centrali, con l’azienda che ha premiato gli agricoltori per l’eccezionale dedizione in un periodo certamente ostile. In un mercato in continua evoluzione, innovare e rinnovare il marchio sono stati elementi cruciali delle strategie aziendali, con un focuS sostenibile sempre dedicato alla qualità.
Il percorso intrapreso per la campagna del pomodoro del 2024 sottolinea l’importanza dell’adattamento rispetto alle condizioni climaticamente oscillanti e evidenzia la necessità di un metodo sinergico tra agricoltura e industria. Una pratica agricola fondamentale correlata a tutto questo riguarda la rotazione delle colture, metodo capace di rigenerare la fertilità dei suoli e ridurre incidenze di malattie. Nell’agricoltura 4.0, l’impiego di tecnologie di precisione, per monitorare e gestire efficacemente le risorse idriche, può segnare un significativo passo in avanti considerando le difficoltà che verranno. Riflettendo su questi principi, si comprende quanto sia determinante il riuscire a puntare verso modelli di agricoltura sostenibili e adattabili, che possano confrontarsi con problemAtiche longitudinari globali affidandosi all’innovazione ed alla cooperazione.