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- Circa 50 trattori hanno attraversato Milano il 12 febbraio 2025 per chiedere il riconoscimento dello stato di crisi.
- Calamità naturali hanno ridotto la produzione agricola negli ultimi 3 anni, con piogge in Lombardia e siccità in Sicilia.
- La concorrenza estera e la richiesta di una moratoria sui mutui sono viste come misure essenziali per evitare la chiusura di aziende agricole.
Nel cuore di Milano, sotto le imponenti mura del Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia, si è svolta una manifestazione di grande impatto. Circa cinquanta trattori, partiti dal presidio di Binasco, hanno attraversato la città il 12 febbraio 2025, per portare un messaggio chiaro e urgente: il settore agricolo italiano è in crisi. Gli agricoltori, riuniti sotto il movimento “Riscatto Agricolo Lombardia”, hanno chiesto con forza il riconoscimento dello stato di crisi per l’intero comparto agricolo, della pesca e dell’allevamento. Questo appello è stato ribadito da Enrico Chioetto, agricoltore di Lungavilla, che ha sottolineato la necessità di misure straordinarie per sostenere un settore che rischia di scomparire.
Le Ragioni della Protesta: Calamità Naturali e Concorrenza Estera
Le motivazioni alla base della protesta sono molteplici e complesse. Gli agricoltori denunciano una serie di calamità naturali che hanno messo in ginocchio la produzione agricola. Le piogge incessanti in Lombardia e la siccità in Sicilia hanno ridotto drasticamente i raccolti negli ultimi tre anni. Filippo Goglio, uno dei referenti del movimento, ha evidenziato come la produzione sia ormai così scarsa da non riuscire più a nutrire adeguatamente gli animali. A complicare ulteriormente la situazione, vi è la concorrenza dei prodotti d’importazione, che rende insostenibile la competizione per le aziende locali. La richiesta di una moratoria sui mutui è vista come una misura essenziale per evitare che molte aziende finiscano all’asta.
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Un Appello alle Istituzioni: La Necessità di un Intervento Immediato
La protesta non è solo un grido di dolore, ma anche un appello alle istituzioni affinché intervengano con urgenza. Gli agricoltori chiedono che il governo riconosca lo stato di crisi e che le regioni facciano da tramite con l’esecutivo centrale. Durante l’audizione con la Commissione Agricoltura, Montagna e Foreste, è stato ribadito che, prima ancora dei ristori, è fondamentale ottenere il blocco dei mutui. La situazione è drammatica: molte aziende hanno già chiuso e altre sono sull’orlo della chiusura. La speranza è che il movimento, che ora conta 27 presidi attivi in tutta Italia, riesca a sensibilizzare l’opinione pubblica e a ottenere il supporto necessario per la sopravvivenza del settore.
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Un Futuro Incerto: La Sfida di Salvare l’Agricoltura Italiana
La protesta dei trattori a Milano rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’agricoltura italiana. La richiesta di misure straordinarie non è solo una necessità immediata, ma anche una riflessione sul modello agricolo del paese. La sostenibilità economica e ambientale deve diventare una priorità per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la sicurezza alimentare. La sfida è grande, ma la determinazione degli agricoltori dimostra che il cambiamento è possibile.
In agricoltura, una nozione base importante è la rotazione delle colture, una pratica che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre le malattie delle piante. Questo metodo tradizionale può essere una risposta efficace alle sfide attuali, migliorando la resilienza delle aziende agricole.
Un concetto avanzato che si sta affermando è l’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie avanzate per monitorare e gestire le colture in modo più efficiente. Sensori, droni e sistemi di gestione dei dati possono aiutare gli agricoltori a ottimizzare l’uso delle risorse e a ridurre l’impatto ambientale. Riflettendo su questi approcci, ci si rende conto che l’innovazione e la tradizione possono coesistere per creare un’agricoltura più sostenibile e resiliente.