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- Perdite tra il 50% e il 70% del raccolto previsto.
- Superficie coltivata cresciuta da 15.000 a quasi 28.000 ettari in un decennio.
- Regione Piemonte stanzia 750.000 euro per la ricerca.
Allarme nel cuore del Piemonte: la produzione di Nocciola Piemonte IGP in grave crisi
Il comparto corilicolo piemontese, rinomato per la produzione dell’eccellente Nocciola Piemonte IGP, si trova ad affrontare una congiuntura critica senza precedenti. Dopo un decennio di crescita considerevole, che ha portato la superficie coltivata a estendersi da 15.000 a quasi 28.000 ettari, gli agricoltori si trovano oggi a fronteggiare un drammatico calo dei raccolti. Le cause principali di questa disfatta sono da ricondursi ai mutamenti climatici, alle avverse condizioni meteorologiche persistenti e all’incremento degli attacchi di parassiti.
La situazione è particolarmente allarmante nelle zone di produzione più vocate, come l’Alta Langa (Cuneo) e le province di Asti e Alessandria, fulcro della coltivazione della Tonda Gentile Trilobata. Alcune aziende agricole hanno subito perdite comprese tra il 50% e il 70% del raccolto previsto, mentre altre non sono nemmeno riuscite ad iniziare la raccolta.
Le cause del declino: un mix di fattori ambientali ed economici
Le ragioni di questo tracollo produttivo sono svariate e complesse. In primo luogo, le annate 2022 e 2023 sono state segnate da una siccità estrema, caratterizzata da un’alternanza insolita delle precipitazioni e da una distribuzione irregolare durante l’anno. A ciò si aggiunge un trend di innalzamento delle temperature, che ha messo a dura prova le piante di nocciolo, provocando stress fisiologico, rallentamento del metabolismo e, di conseguenza, una diminuzione della produzione. Un ulteriore elemento di preoccupazione è la cascola precoce, ovvero la caduta anticipata dei frutti, le cui cause sono tuttora oggetto di studio.

Oltre alle problematiche ambientali, i produttori devono fare i conti con l’aumento dei costi di produzione, in particolare quelli legati all’irrigazione, ai trattamenti fitosanitari e alla manodopera. Questi costi crescenti non sono compensati da un adeguato aumento dei prezzi delle nocciole, mettendo a rischio la redditività delle aziende agricole. La concorrenza dei grandi Paesi produttori di nocciole, che possono contare su costi di manodopera inferiori, rende ancora più difficile per i produttori piemontesi competere sul mercato globale.
Richiesta di intervento: ricerca scientifica e nuove strategie
Di fronte a questa situazione critica, i coltivatori piemontesi invocano con forza un intervento immediato da parte delle istituzioni. In particolare, è stata sollecitata la promozione di una ricerca scientifica approfondita, con l’obiettivo di analizzare le cause del calo produttivo e di individuare soluzioni concrete per salvaguardare il settore. *Si invoca, pertanto, l’assegnazione di risorse economiche ed umane per focalizzarsi sugli aspetti cruciali della gestione del noccioleto, coinvolgendo i diversi istituti di ricerca e diffondendo con efficacia i risultati conseguiti.*
La Regione Piemonte ha già stanziato 750.000 euro per la ricerca, destinando 250.000 euro all’anno alla Fondazione Agrion per la creazione, entro tre anni, di una nuova varietà di nocciola Tonda Gentile IGP resistente a malattie, siccità e umidità eccessiva. Tuttavia, i produttori sottolineano che la corilicoltura non può attendere così a lungo e chiedono misure immediate, come l’autorizzazione di nuovi agrofarmaci, seguendo l’esempio di altre regioni come Lazio e Campania.
Prospettive future: tra innovazione, cooperazione e valorizzazione del territorio
La crisi della Nocciola Piemonte IGP rappresenta una sfida complessa, che richiede un approccio multifattoriale. Da un lato, è fondamentale investire nella ricerca scientifica per sviluppare varietà di nocciolo più resistenti ai cambiamenti climatici e alle fitopatie. Dall’altro, è necessario sostenere il reddito dei coricoltori e incentivare l’adozione di tecniche di irrigazione più sostenibili e innovative.
Un altro aspetto cruciale è la valorizzazione del territorio e della qualità della Nocciola Piemonte IGP. È importante che i produttori vengano remunerati in modo adeguato per il loro lavoro e per la qualità del loro prodotto, superando la logica del mercato globale che tende ad appiattire i prezzi. In questo senso, la cooperazione tra i produttori, come quella promossa dalla società agricola cooperativa Corifrut, può svolgere un ruolo fondamentale per aumentare il potere contrattuale e garantire una maggiore stabilità economica.
Un Futuro Corilicolo Sostenibile: Oltre la Crisi, Verso la Resilienza
Il futuro della corilicoltura piemontese dipende dalla capacità di affrontare le sfide attuali con un approccio integrato e lungimirante. La combinazione di ricerca scientifica, innovazione tecnologica, sostegno istituzionale e valorizzazione del territorio può consentire al settore di superare la crisi e di costruire un futuro più sostenibile e resiliente. La Nocciola Piemonte IGP rappresenta un patrimonio unico, che va tutelato e valorizzato per le generazioni future.
Parlando di agricoltura, una nozione base fondamentale è l’importanza della rotazione delle colture. Nel caso dei noccioleti, alternare la coltivazione con altre specie può aiutare a migliorare la salute del suolo, ridurre la diffusione di parassiti e malattie e aumentare la biodiversità. Una nozione più avanzata riguarda l’utilizzo di tecniche di agricoltura di precisione, come il monitoraggio satellitare e l’analisi dei dati, per ottimizzare l’irrigazione, la fertilizzazione e i trattamenti fitosanitari, riducendo l’impatto ambientale e aumentando l’efficienza produttiva.
Riflettiamo un attimo: cosa possiamo fare, come consumatori, per sostenere i produttori di Nocciola Piemonte IGP in questo momento difficile? Forse scegliere i loro prodotti, anche se leggermente più costosi, può fare la differenza. Oppure informarci sulle pratiche agricole sostenibili e premiare le aziende che le adottano. Ogni piccolo gesto può contribuire a preservare un’eccellenza del nostro territorio e a garantire un futuro più prospero per chi lo coltiva.
- Portale ufficiale della Regione Piemonte, possibile fonte di finanziamenti per la ricerca.
- Il sito descrive un progetto a sostegno della corilicoltura piemontese.
- Approfondimenti sulle criticità produttive e avversità naturali che colpiscono la nocciola.
- Sito ufficiale del Consorzio per la tutela della Nocciola Piemonte IGP.