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- Dal 2015 al 2024, l'Italia ha subito 146 eventi climatici estremi, rappresentando il 7,4% del totale degli eventi nazionali.
- Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia, Veneto e Sardegna sono le regioni più colpite, con danni significativi alle colture e infrastrutture.
- Legambiente ha proposto 10 azioni per un'agricoltura più resiliente, inclusa l'implementazione del PNACC e l'incentivo all'agricoltura biologica.
L’agricoltura italiana si trova a fronteggiare una crisi senza precedenti, aggravata da un decennio di eventi meteorologici estremi che hanno colpito duramente il settore. Dal 2015 al settembre 2024, un totale di 146 eventi climatici avversi ha arrecato danni considerevoli, costituendo il 7,4% del totale degli eventi estremi documentati in Italia nello stesso intervallo. Ciò che desta maggiore preoccupazione è l’accelerazione di tali fenomeni: oltre la metà degli eventi si è verificata negli ultimi due anni, tra il 2023 e il 2024. Questi eventi non sono distribuiti uniformemente sul territorio nazionale, con regioni come il Piemonte, l’Emilia-Romagna, la Puglia, la Sicilia, il Veneto e la Sardegna particolarmente colpite. Le colture, dai frutteti ai vigneti, hanno subito danni spesso irreparabili, compromettendo raccolti e infrastrutture.
Il Rapporto di Legambiente e l’Urgenza di Interventi
Durante il VI Forum sull’Agroecologia Circolare, Legambiente ha presentato un rapporto dettagliato che mette in luce la gravità della situazione. Tra gli eventi estremi che hanno devastato l’agricoltura italiana, si contano 64 grandinate, 31 episodi di siccità prolungata, 24 trombe d’aria, 15 allagamenti e 10 esondazioni fluviali. Questi eventi hanno avuto un impatto devastante sulle risorse idriche, sulla resa delle colture e sulle infrastrutture agricole. Legambiente denuncia il ritardo nell’attuazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC), che prevede 361 misure, di cui 28 specifiche per l’agricoltura. Se non vengono messe in atto azioni efficaci, il settore agroalimentare in Italia potrebbe subire perdite economiche annue fino a 12,5 miliardi di euro entro il 2050. Inoltre, una ricerca pubblicata su Nature sottolinea che l’incremento delle temperature mondiali potrebbe portare a un aumento annuo dei prezzi alimentari del 3% entro il 2035, con conseguenze sul costo della vita delle famiglie.
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Proposte di Legambiente per un’Agricoltura Resiliente
Per affrontare questa emergenza, Legambiente ha elaborato un documento con 10 proposte al Governo Meloni, sottolineando l’importanza dell’agroecologia come chiave per un’agricoltura resiliente e di qualità. Oltre all’implementazione del PNACC con finanziamenti sufficienti, la promozione dell’agricoltura biologica, il fermo del consumo di suolo e il supporto alle aree interne e montane figurano tra le richieste principali. L’associazione suggerisce l’integrazione del cibo biologico nelle mense scolastiche e ospedali come parte di un piano straordinario per il biologico. Inoltre, si chiede di incentivare l’uso di colture meno idroesigenti e di promuovere l’allevamento sostenibile. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo cruciale, con investimenti per l’economia circolare e l’agricoltura sostenibile, e progetti come il Parco Agrisolare e l’agrivoltaico.
Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Italiana
Legambiente ha premiato dieci aziende virtuose con il Premio Ambasciatori dell’Agroecologia 2024, dimostrando che un’agricoltura sostenibile è possibile. Tra queste, la veneta AD.APE e l’apicoltura Nazario Fania di Molise, che promuovono la tutela della biodiversità attraverso pratiche apicolturali sostenibili, e le aziende toscane InCandia Bio e La Mursa, che si dedicano alla viticoltura eroica. Queste imprese dimostrano che è possibile coniugare l’innovazione con la tutela ambientale, offrendo soluzioni reali per un’agricoltura di pregio. Sebbene l’agricoltura italiana fronteggi sfide significative dovute ai cambiamenti climatici, possiede la potenzialità di trasformarsi in un modello di eccellenza sostenibile. È giunto il momento di imprimere un nuovo slancio seguendo la strada del Green Deal europeo per assicurare una prosperità duratura al settore.
In agricoltura, una nozione di base importante è la rotazione delle colture, una pratica che consiste nell’alternare diverse colture nello stesso campo per migliorare la fertilità del suolo e ridurre la pressione dei parassiti. Questa tecnica, sebbene antica, è ancora oggi fondamentale per mantenere la salute del suolo e garantire raccolti sostenibili. In un contesto avanzato, l’integrazione dell’agrivoltaico rappresenta una soluzione innovativa, combinando la produzione agricola con quella energetica. Questo approccio non solo ottimizza l’uso del suolo, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di carbonio. Riflettendo su queste pratiche, emerge l’importanza di un’agricoltura che sappia adattarsi ai cambiamenti climatici, sfruttando tecnologie moderne e metodi tradizionali per costruire un futuro più sostenibile e resiliente.