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- Fiera di Lanciano: 30.000 metri quadrati di superficie espositiva.
- Oltre 250 espositori presenti alla fiera agricola.
- Fondo rotativo a tasso zero per investimenti in agricoltura.
L’edizione numero 63 della Fiera dell’Agricoltura di Lanciano ha ufficialmente aperto i battenti, trasformando il polo fieristico regionale dell’Iconicella in un vivace crocevia per il settore primario del centro-sud Italia. L’evento, inaugurato l’11 aprile 2025, si protrarrà fino a domenica, promettendo di essere un punto di riferimento cruciale per gli operatori del settore.
Un’Inaugurazione Ricca di Autorità e Promesse
Il taglio del nastro ha visto la partecipazione del sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, e del governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a testimonianza dell’importanza strategica che la fiera riveste per il territorio e per l’intero comparto agricolo nazionale. Ombretta Mercurio, presidente di Lancianofiera, ha fatto gli onori di casa, accogliendo un parterre di autorità tra cui il vicepresidente della giunta regionale con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, e numerosi altri rappresentanti istituzionali.
Marsilio ha sottolineato la crescita esponenziale della fiera, evidenziando come la mancanza di spazi espositivi sufficienti per accogliere tutte le richieste di partecipazione sia un chiaro segnale del suo successo. Ha inoltre rimarcato l’importanza del supporto regionale, sia in termini finanziari che di programmazione, che ha permesso all’Ente Fiera di superare un periodo di difficoltà economica e di intraprendere un percorso virtuoso di miglioramento infrastrutturale. Il governatore ha posto l’accento sulla necessità di affrontare seriamente le sfide poste dal cambiamento climatico, evitando di scaricare i costi dell’innovazione sui produttori.
Imprudente ha evidenziato l’introduzione di strumenti finanziari innovativi a sostegno dell’agricoltura regionale, citando un fondo rotativo che consente alle aziende di accedere a prestiti a tasso zero per gli investimenti. Questo modello, unico in Italia, è stato riconosciuto a livello europeo, con l’Abruzzo invitato a presentarlo a Madrid.
Mercurio ha descritto la fiera come un luogo di incontro tra la cultura contadina e la comunità, un ponte tra la tradizione e il futuro. Ha sottolineato l’importanza dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità ambientale e della digitalizzazione per garantire produttività, qualità e rispetto per l’ambiente.
Un’Offerta Espositiva Ampia e Diversificata
La Fiera dell’Agricoltura di Lanciano si estende su una superficie espositiva di 30.000 metri quadrati, di cui 8.500 coperti, distribuiti su tre padiglioni. Ospita oltre 250 espositori e 500 referenze, provenienti da tutta Italia, con una significativa presenza di aziende da Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Puglia e Piemonte.
Sotto i riflettori, spiccano le eccellenze del comparto agroalimentare italiano, con un occhio di riguardo alle specificità del territorio e alle imprese che hanno investito nella cosmesi a partire dai derivati zootecnici.

Eventi e Iniziative Collaterali
Oltre all’esposizione, la fiera offre un ricco programma di eventi e iniziative collaterali. Tra questi, la presentazione del volume “Una lunga storia tutta bianca” di Giacomo Di Giustino, dedicato alla civiltà pastorale abruzzese, e il laboratorio “Euforie inconsce. Il vino come non l’ha mai pensato il tuo cervello”, promosso dal Consorzio di tutela e Citra Vini.
Un appuntamento di rilievo è stato quello promosso da Anbi Abruzzo sul valore della risorsa idrica, con la partecipazione del direttore generale di Anbi nazionale, Massimo Gargano. A conclusione degli incontri, Coldiretti Chieti ha organizzato un tavolo di discussione incentrato sulle interazioni tra le variazioni climatiche e le tecniche agricole di precisione.
D’Eramo ha sottolineato come la fiera, con i suoi 63 anni di storia, rappresenti una vetrina d’eccellenza per il settore primario italiano, capace di coniugare tradizione e innovazione. Ha ribadito l’importanza di valorizzare la biodiversità e la ricchezza dei prodotti tipici italiani, puntando sulla certificazione di origine (DOP e IGP) come garanzia di qualità e sicurezza alimentare. Il sottosegretario ha inoltre evidenziato l’impegno del governo nel sostenere il settore primario, anche attraverso interventi per la sicurezza idrogeologica.
Il Futuro dell’Agricoltura Abruzzese: Sostenibilità e Innovazione
La 63esima edizione della Fiera dell’Agricoltura di Lanciano si conferma un appuntamento imperdibile per il settore agricolo del centro-sud Italia. L’evento non solo celebra la tradizione e la cultura contadina, ma offre anche una piattaforma per discutere le sfide e le opportunità del futuro, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. La presenza di numerosi espositori provenienti da diverse regioni italiane testimonia la vitalità del settore e la sua capacità di attrarre investimenti e talenti. La fiera rappresenta un’occasione unica per gli operatori del settore per confrontarsi, scambiare idee e scoprire le ultime novità in termini di prodotti, tecnologie e servizi.
Amici, parliamoci chiaro: l’agricoltura è molto più che zappare la terra. È un’arte, una scienza, una passione che si tramanda di generazione in generazione. Una nozione base, ma fondamentale, è la rotazione delle colture. Avete presente quando il nonno diceva: “Quest’anno qui ci mettiamo le patate, l’anno prossimo il grano”? Ecco, quella è la rotazione delle colture, una pratica antica che serve a non impoverire il terreno e a prevenire le malattie delle piante.
Ma l’agricoltura non si ferma qui. Oggi si parla sempre più di agricoltura di precisione, ovvero l’utilizzo di tecnologie avanzate come sensori, droni e software per monitorare le condizioni del terreno e delle piante e intervenire in modo mirato, ottimizzando l’uso di acqua, fertilizzanti e pesticidi. Un po’ come un medico che fa una diagnosi precisa prima di prescrivere una cura.
E allora, cosa ne pensate? Siete pronti a sporcarvi le mani e a scoprire i segreti dell’agricoltura moderna? Forse, tra un drone e un sensore, ritroveremo il gusto autentico dei sapori di una volta.