Emergenza: l’agricoltura alessandrina travolta da eventi climatici estremi

La provincia di Alessandria sta vivendo un anno particolarmente difficile per il settore agricolo, segnato da una serie di eventi meteorologici estremi che hanno messo a dura prova le colture locali. La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Alessandria ha richiesto ufficialmente lo stato di calamità naturale, sottolineando la necessità di un intervento straordinario da parte della Regione Piemonte. *Le condizioni climatiche avverse, tra cui un inverno insolitamente caldo seguito da gelate primaverili, piogge torrenziali e grandinate devastanti, hanno causato danni ingenti alle colture, in particolare nel Casalese e nell’Alessandrino.

Le conseguenze di questi eventi sono state drammatiche: la produzione di pomodori ha subito un calo del 40%, i cereali del 30%, e le uve del 30%. Il settore apistico è stato particolarmente colpito, con una riduzione del 70% nella produzione di miele. Anche il riso ha registrato un calo produttivo tra il 10% e il 15%. Le fitopatie fungine, come la peronospora e il marciume, hanno ulteriormente aggravato la situazione, rendendo necessarie ulteriori spese per i trattamenti.

Grandine e Danni alle Colture

La grandine ha colpito duramente la provincia di Alessandria, con danni particolarmente gravi nei vigneti delle zone di Casale Monferrato, Ovada e Tortona. Le perdite nei vigneti sono state stimate tra il 50% e il 70%, con alcune aree che hanno registrato perdite totali. La grandine, accompagnata da forti venti, ha danneggiato le strutture dei vigneti, abbattendo pali e filari. Anche le colture orticole, come i pomodori da industria e i meloni, hanno subito danni significativi. La Cia di Alessandria ha sottolineato la necessità di riconoscere lo stato di calamità naturale per poter accedere a eventuali aiuti, anche se le colture colpite rientrano tra quelle assicurabili.

Il Settore del Pomodoro da Industria in Crisi

Il settore del pomodoro da industria è stato particolarmente colpito dalle prolungate piogge primaverili, che hanno reso impossibile la realizzazione dei trapianti programmati. Le condizioni meteorologiche avverse hanno compromesso la campagna, già penalizzata da un accordo quadro inadeguato e da prezzi di riferimento non equi. La stima attuale indica una perdita del 50% della produzione di pomodoro. Le fabbriche di trasformazione, che dipendono da questa materia prima, stanno affrontando ritardi nell’apertura e difficoltà nella programmazione della lavorazione, con ripercussioni sull’intero indotto.

Riflessioni e Prospettive Future

La situazione attuale evidenzia la necessità di ripensare il sistema agricolo nel suo complesso, tenendo conto dei cambiamenti climatici in atto. L’adozione di pratiche assicurative più efficaci, come quelle adottate negli Stati Uniti, potrebbe offrire una maggiore protezione ai redditi degli agricoltori. La Cia Alessandria propone misure concrete come la sospensione dei finanziamenti e dei contributi Inps, oltre alla creazione di crediti d’imposta specifici per le perdite di fatturato.

In agricoltura, una nozione di base fondamentale è la rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. In un contesto avanzato, l’adozione di tecnologie di agricoltura di precisione* può ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare la resilienza delle colture agli eventi climatici estremi. Riflettere su queste pratiche può stimolare una maggiore consapevolezza sull’importanza di un’agricoltura sostenibile e resiliente, capace di affrontare le sfide future con innovazione e adattabilità.