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- L'agricoltura abruzzese ha subito un calo di produzione del 60% nel comparto olivicolo e del 35% nei vigneti.
- La Cia Abruzzo richiede interventi strutturali urgenti, come il miglioramento delle infrastrutture idriche e la creazione di sovvenzioni per i danni del 2023 e 2024.
- La gestione della fauna selvatica e la carenza di manodopera sono identificati come problemi critici che richiedono soluzioni immediate.
Una Crisi Senza Precedenti
Nel 2024 l’agricoltura in Abruzzo si è trovata a fronteggiare uno degli anni più complicati mai vissuti, contraddistinto da una siccità estrema e dall’impennata dei costi produttivi. Questa combinazione letale ha pesantemente influito sul settore primario della regione, danneggiando profondamente diverse colture chiave. Stando ai dati forniti dall’associazione Cia, il drastico calo di produzione è stato particolarmente evidente nel comparto olivicolo con un impressionante meno 60%, così come nei vigneti che hanno visto diminuire la resa del 35%. Le produzioni ortofrutticole e cerealicole non sono rimaste immuni dai contraccolpi negativi registrando sostanziali riduzioni; nel contempo la scarsità di foraggi ha creato seri problemi agli allevatori della zona.
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Richieste di Intervento Immediato
Nicola Sichetti, presidente di Cia Abruzzo, ha lanciato un appello urgente per interventi strutturali e immediati volti a salvare il settore agricolo regionale. “La nostra agricoltura è al collasso”, ha dichiarato Sichetti, sottolineando l’importanza di riconoscere la crisi come un’emergenza straordinaria che richiede risposte rapide e incisive. Tra i suggerimenti proposti dalla Cia, si trova l’idea di incrementare le infrastrutture legate alla gestione delle acque, includendo investimenti per rinnovare i sistemi di irrigazione e per costruire nuovi bacini d’acqua. Inoltre, l?associazione richiede la creazione di sovvenzioni non rimborsabili per compensare i danni registrati nel 2023 e nel 2024.
Gestione della Fauna Selvatica e Manodopera
Tra i problemi urgenti si segnalano i danni arrecati dalla fauna selvatica, con particolare riferimento agli ungulati, che inaspriscono ulteriormente le condizioni già precarie. Cia suggerisce l’implementazione di un piano speciale per il controllo della popolazione animale e la creazione di un fondo destinato al supporto degli agricoltori danneggiati. Inoltre, la carenza di operai agricoli rappresenta una sfida addizionale per la ripresa del comparto. L’associazione richiede strategie atte a incentivare i giovani a scegliere tale carriera e interventi per agevolare l’inclusione della forza lavoro straniera.
Un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Abruzzese
La Cia Abruzzo sottolinea la necessità di un cambio di rotta nella gestione delle risorse regionali, evidenziando l’importanza della digitalizzazione dei processi amministrativi, come l’erogazione del gasolio agricolo agevolato, e del sostegno alla ricerca per sviluppare colture resistenti alla siccità. “L’agricoltura abruzzese non può più aspettare”, ribadisce Sichetti, “La Regione deve convocare subito un tavolo tecnico per mettere in campo soluzioni concrete. Non è solo una questione economica, ma di salvaguardia dell’identità e del futuro del nostro territorio”.
In un contesto così complesso, è fondamentale comprendere che l’agricoltura non è solo un’attività economica, ma un pilastro della nostra cultura e del nostro paesaggio. Una nozione base di agricoltura correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della rotazione delle colture, una pratica che può aiutare a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre la pressione degli agenti patogeni. All’interno del quadro dell’agricoltura d’avanguardia, l’utilizzo delle tecnologie di precisione permette di ottimizzare la gestione delle risorse e ridurre notevolmente le perdite inutili, favorendo una maggiore sostenibilità in ambito agricolo. Esaminando questi aspetti, siamo in grado di valorizzare meglio quanto sia fondamentale il contributo dell’agricoltura per il nostro ambiente naturale e la nostra società moderna, sottolineando altresì quanto sia cruciale mantenerla intatta a beneficio delle future generazioni.