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Come sta influenzando l’ordinanza anti-caldo i lavoratori agricoli in Piemonte?

Scopri le nuove misure di sicurezza implementate per proteggere i lavoratori agricoli dalle ondate di calore e le reazioni delle organizzazioni del settore.
  • L'ordinanza anti-caldo della Regione Piemonte è attiva dal 5 agosto 2024 al 31 agosto 2024.
  • Vieta il lavoro all'aperto tra le 12:30 e le 16:00 se la mappa del rischio indica un livello “alto”.
  • Le organizzazioni agricole affermano che queste misure erano già adottate nel 99% delle realtà cuneesi.

Il clima cambia, le temperature si alzano e le aziende agricole del Cuneese si adattano. La nuova ordinanza “anti-caldo” della Regione Piemonte, attiva dal 5 agosto 2024 al 31 agosto 2024, ha posto paletti e linee guida per garantire la sicurezza dei lavoratori nelle ore più calde della giornata. Questa misura è stata adottata anche in altre dodici regioni italiane.

Secondo Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, “l’ordinanza va verso quella che è la tutela del lavoratore, il clima si sta modificando e bisogna prenderne atto. La Regione ha dato indicazioni chiare, ma solo applicandola si può capire come migliorarla. Bisogna tenere conto però che quello che ci viene chiesto di fare, in realtà, la maggioranza delle aziende già lo fa”.

Scendendo nel dettaglio, l’ordinanza stabilisce che “dal 5 agosto 2024 al 31 agosto 2024 […] sull’intero territorio regionale è vietato il lavoro in condizioni di esposizione diretta e prolungata al sole […] per attività classificabili come ‘attività fisica intensa’ sul sito web Worklimate […] tra le 12:30 e le 16:00” quando la mappa del rischio indica un livello “alto”.

Riassumendo, i lavori pesanti sotto il sole sono vietati nella fascia oraria tra le 12:30 e le 16 se la temperatura è molto elevata, ma non in tutti i casi. Nelle FAQ pubblicate sul sito della Regione, infatti, si legge che il lavoro può essere svolto se si introducono “misure di riduzione del rischio”, cioè “predisposizione di protezioni dal sole, riduzione della durata dei turni di lavoro all’aperto”, utilizzo di abbigliamento leggero, idratazione frequente.

Le Opinioni delle Organizzazioni Agricole

Le reazioni delle organizzazioni del settore agricolo sono state variegate. Igor Varrone, presidente provinciale di Cia, ha definito l’ordinanza una “trovata pubblicitaria”, sottolineando che le norme di sicurezza sul lavoro sono già contenute nel decreto 81, l’ex legge 626. “Mi sembra una trovata pubblicitaria. Stiamo facendo passare tutta l’agricoltura come schiavista, quando penso sia normale dare l’acqua a chi lavora o stare all’ombra se fa troppo caldo. Tutti quegli accorgimenti già esistevano prima dell’ordinanza”, ha commentato Varrone.

Fabiano Porcu, direttore provinciale di Coldiretti, ha affermato che queste norme erano già in vigore nel 99% delle realtà cuneesi: “Sono state messe per iscritto indicazioni che già esistevano, oggi questa novità incide poco. Certo, se un domani aiuterà qualcuno che lavora male ben venga”.

All’inizio la norma aveva creato polemica nel settore agricolo, soprattutto a causa della disinformazione e per via del fatto che la stagione di raccolta in Piemonte sta entrando nel vivo proprio in questi giorni. “Subito c’è stata un po’ di apprensione perché normare troppo spaventa e una nuova norma suscita sempre scompiglio”, ha continuato Porcu. “In realtà, ad oggi non abbiamo ricevuto grosse lamentele”, merito anche delle FAQ, che spiegano e rendono più comprensibile la norma.

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L’Esperienza di un Agricoltore in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, l’agricoltore Andrea Taddia, 48 anni, ha condiviso la sua esperienza con l’ordinanza anti-afa. “È una ordinanza giusta e ovvia, ma molte volte succede che gli operai che trovi non siano molto d’accordo. E allora ho deciso per ora di arrangiarmi, aiutato da mio figlio. Poi, quando ci sarà bisogno assumerò, sperando che le temperature si abbassino”.

Taddia ha dovuto affrontare l’ostinazione di alcuni lavoratori che non volevano fermarsi dalle 12:30 alle 16:00, nonostante le prescrizioni regionali. “A noi imprenditori la sosta lunga per il caldo, riprendendo a lavorare nel tardo pomeriggio, va benissimo. Del resto, ci siamo anche noi a fianco dei lavoratori, durante gli orari di lavoro, e di rischiare non ci va”, ha spiegato.

Di conseguenza, Taddia ha deciso di non assumere nessuno per evitare problemi o sanzioni: “Al momento, riesco a fare da solo, mi arrangio, tanto stiamo parlando di una sfiorita veloce alle mele. Poi tra venti giorni, quando il carico di lavoro sarà più pesante, qualcuno lo assumerò, sperando che le temperature siano diverse”.

Taddia ha lanciato un forte appello alla Regione Emilia-Romagna affinché “la responsabilità non sia scaricata sul datore di lavoro, che già fatica a trovare persone da impiegare. Si sta instaurando quello che è un problema tra l’impresa e l’operaio. Spesso tocca a noi dover far applicare la legge, ma non vogliamo imporre niente a nessuno. Devono però capire che se cadono a terra perché collassano, poi ne rispondiamo noi”.

Il Ruolo degli Ispettori del Lavoro

Per garantire il rispetto dell’ordinanza, gli ispettori del lavoro sono stati mobilitati in tutto il territorio regionale. Il loro compito è quello di monitorare le condizioni di lavoro nei settori agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili e affini, verificando che le attività fisiche intense non vengano svolte nelle ore più calde della giornata senza le dovute precauzioni.

Le raccomandazioni diffuse dal Ministero della Salute e dall’Inail ricordano infatti il rischio e la necessità di prevenire le patologie derivanti dall’esposizione ad elevate temperature ambientali, nei momenti della giornata – dalle ore 12:30 alle 16:00 – caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura. Per questo motivo la Regione ha stabilito l’astensione dal lavoro nei giorni in cui la mappa del rischio messa a disposizione dall’Inail segnala un livello di rischio alto.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno dichiarato: “Sulla base dei rischi sanitari per chi, durante l’attività di lavoro intenso, è esposto in maniera diretta e prolungata al sole, la Regione ha stabilito una serie di limitazioni a tutela della salute”. Hanno inoltre ringraziato “le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali per il contributo e la disponibilità manifestati nei giorni nei quali abbiamo lavorato insieme alla stesura dell’ordinanza”.

Il testo completo dell’ordinanza è disponibile sul sito della Regione Piemonte.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’ordinanza “anti-caldo” rappresenta un tentativo di adattamento alle mutate condizioni climatiche, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei lavoratori nei settori agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili. Le reazioni delle organizzazioni del settore agricolo sono state variegate, con alcuni che la considerano una misura necessaria e altri che la vedono come una trovata pubblicitaria. Tuttavia, l’importanza di queste misure è indiscutibile, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico che rende sempre più frequenti le ondate di calore.

Nozione base di agricoltura: La rotazione delle colture è una pratica agricola che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre le malattie delle piante.

Nozione avanzata di agricoltura: L’agricoltura di precisione utilizza tecnologie avanzate come i droni, i sensori e i sistemi di informazione geografica (GIS) per monitorare e gestire le colture in modo più efficiente, riducendo l’uso di risorse e aumentando la produttività.

Riflettendo su queste nozioni, appare evidente come l’adozione di pratiche innovative e l’attenzione alla sicurezza dei lavoratori siano fondamentali per un’agricoltura sostenibile e resiliente. La sfida è trovare un equilibrio tra produttività e benessere, un compito che richiede impegno, collaborazione e una visione a lungo termine.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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