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- La riduzione della disponibilità idrica del 18% ha causato gravi difficoltà per le coltivazioni e gli allevamenti.
- L'inizio del 2024 è stato il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica.
- Il calo del 68% dei livelli d'acqua negli invasi in Sicilia rappresenta un'emergenza senza precedenti.
La situazione della siccità in Italia, in particolare nelle regioni meridionali come la Basilicata, la Sicilia, la Puglia e la Sardegna, ha raggiunto livelli critici. Secondo i dati forniti da Coldiretti, l’Italia ha perso circa un litro d’acqua su cinque nell’ultimo anno, con una riduzione della disponibilità idrica del 18%. Questo calo ha avuto un impatto devastante sulle coltivazioni e sugli allevamenti, con gravi difficoltà nel garantire l’alimentazione degli animali e la crescita delle colture.
L’inizio del 2024 è stato il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica. Questa situazione ha portato Coldiretti a lanciare un allarme durante un incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma, alla presenza di figure di spicco come il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo.
Il Piano Invasi: Una Soluzione Necessaria
Coldiretti ha rilanciato la proposta di un piano invasi, un progetto immediatamente cantierabile per la creazione di una rete di bacini di accumulo. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana, garantendo così la disponibilità per usi civili, agricoli e per la generazione di energia pulita idroelettrica. Questo piano è stato accolto positivamente nell’ultimo Decreto Agricoltura, ma necessita di ulteriori sviluppi e implementazioni.
Ettore Prandini ha sottolineato l’importanza di questo piano, spiegando che esso non solo contribuirebbe alla regimazione delle piogge in eccesso, prevenendo i rischi di esondazioni, ma fornirebbe anche una risposta strutturale alla fragilità dei territori nel garantire una quantità sufficiente di acqua per coprire le esigenze dei settori produttivi, come l’agricoltura.
La Situazione nelle Regioni Meridionali
La situazione è particolarmente grave nelle regioni meridionali. In Sicilia, ad esempio, mancano circa 670 milioni di metri cubi d’acqua negli invasi, un calo del 68% rispetto ai livelli normali. Anche in Puglia, i pozzi artesiani sono a secco, con gravi danni agli alberi da frutto, agli orti e alle stalle. La provincia di Foggia, in particolare, sta affrontando una riduzione della produzione di grano tra il 20% e il 30%.
La Basilicata ha richiesto lo stato di calamità, e per domani, 16 maggio, è stato convocato un tavolo dalla Regione per contrastare questa situazione drammatica. Anche in Sardegna, la siccità ha colpito duramente, con gravi danni alla produzione agricola.
Le Proposte di Coldiretti e le Politiche Europee
Coldiretti ha chiesto politiche lungimiranti e la manutenzione dei bacini esistenti. Ettore Prandini ha incontrato il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per discutere della necessità di superare le politiche ideologiche che demonizzano l’agricoltura. Prandini ha sottolineato che le promesse della Commissione non sono sufficienti e che è necessario un impegno concreto per affrontare la crisi idrica.
Tra le proposte di Coldiretti vi è lo sviluppo di soluzioni di “agricoltura 4.0”, che includono strumenti di precisione e l’intelligenza artificiale per l’irrigazione, consentendo una riduzione del consumo di acqua tra il 30% e il 40%. Inoltre, Coldiretti ha chiesto che i pannelli fotovoltaici non occupino terreni coltivabili, ma siano installati sulle coperture delle strutture e dei fabbricati.
Bullet Executive Summary
La crisi idrica che sta colpendo il Sud Italia è un problema di estrema gravità che richiede interventi immediati e strutturali. Coldiretti ha proposto un piano invasi per raddoppiare la raccolta di acqua piovana e garantire la disponibilità idrica per usi civili e agricoli. La situazione è particolarmente critica in regioni come la Sicilia, la Puglia, la Basilicata e la Sardegna, dove la siccità ha causato gravi danni alle coltivazioni e agli allevamenti. Le politiche europee devono essere più lungimiranti e meno ideologiche per supportare il settore agricolo in questa crisi.
In agricoltura, una nozione base correlata al tema dell’articolo è l’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche. Utilizzare tecniche di irrigazione efficienti e conservare l’acqua piovana sono pratiche fondamentali per garantire la sostenibilità delle colture.
Una nozione avanzata è l’uso dell’agricoltura di precisione, che sfrutta tecnologie come i sensori e l’intelligenza artificiale per ottimizzare l’uso delle risorse idriche. Queste tecnologie possono ridurre significativamente il consumo di acqua, migliorando al contempo la produttività e la sostenibilità delle colture.
Riflettendo su queste informazioni, è evidente che la crisi idrica non è solo una questione di emergenza, ma richiede una pianificazione a lungo termine e l’adozione di tecnologie avanzate per garantire la sostenibilità dell’agricoltura.
- Sito ufficiale di Coldiretti, associazione degli agricoltori italiani, per approfondire sulla situazione della siccità in Italia e le proposte della stessa associazione
- Sito ufficiale della Regione Basilicata, fonte di informazioni sulla gestione della siccità e delle risorse idriche nella regione.
- Comunicato stampa della Commissione Europea sulla conferenza sull'acqua dell'ONU, importante per capire le posizioni ufficiali dell'UE sulla gestione delle risorse idriche